Domenica, 26 Marzo 2017 00:00

Pillole dal Giappone #178 – Tour diplomatico di Abe in Europa

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Tour europeo per il premier Abe dal 19 al 21 marzo. Prima tappa del capo dell'esecutivo nipponico è stata la Germania. Abe ha visitato l'importante fiera tecnologica CeBIT di Hannover che ha visto la partecipazione di 3.000 espositori (tra essi 118 giapponesi) provenienti da 70 Paesi e che quest'anno ha visto il Giappone come Paese partner ufficiale.
Nel colloquio bilaterale, durato circa 90 minuti, Merkel ed Abe si sono augurati una rapida conclusione delle trattative per un accordo commerciale nippo-europeo. “Il Giappone è nostro amico, ma ovviamente anche un concorrente che si confronta con le opzioni aperte dalla digitalizzazione” ha dichiarato la Cancelliera tedesca al termine dell'incontro. Siglato tra i due Paesi anche una dichiarazione congiunta volta a riaffermare la cooperazione nel settore tecnologico.

 

La seconda tappa è stata in Francia: “il Giappone è il nostro secondo partner in Asia e il primo investitore asiatico in Francia. Rafforzeremo ulteriormente i nostri scambi ed il nostro sostegno allo sviluppo dei Paesi terzi” ha sottolineato il Presidente Hollande che si augurato che venga “posto l'acceleratore sulla cooperazione per il nucleare civile” e per un rapido ingresso della multinazionale nipponica Mitsubishi Heavy Industries nel capitale del gigante nucleare francese Areva (azienda a quasi totale partecipazione statale).

Terzo incontro del presidente giapponese è stato quello col Presidente della Commissione Europea Junker, svoltosi a Bruxelles. “Crediamo che questo accordo sia necessario. E' necessario perchè crediamo in un commercio libero, leale e basato sulle regole. Continueremo a guardare al mondo non richiudendoci nell'isolazionismo” ha affermato l'ex premier lussemberghese circa il cuore del meeting, cioè per l'appunto, l'accordo commerciale tra l'UE ed il Sol Levante. “I nostri negoziati sono ora in una fase decisiva e speriamo finale” ha aggiunto Junker.

Abe è poi giunto in Italia per incontrare Paolo Gentiloni. Il Presidente del Consiglio italiano si è augurato che il prossimo G7 di Taormina affermi con nettezza l'importanza di un commercio libero (con un accenno, sia pur non esplicito, alle politiche commerciali statuntensi) e che si giunga rapidamente alla firma dell'accordo commerciale Europa-Giappone.
Possibile sintonia tra i due Paesi per l'avvio di un rinnovato rapporto con la Federazione Russa, partner strategico tanto per Roma quanto per Tokyo. Solidarietà da Gentiloni al proprio omologo sulle questioni inerenti il Mar Cinese Meridionale: “spingiamo per soluzioni equilibrate e per evitare azioni unilaterali e di forza in quella regione”.
L'augurio per un G7 “come forza trainante di un ordine libero e basato sulle regole” è venuto dal premier nipponico che tenta con ogni evidenza di uscire dall'angolo in cui Trump lo ha confinato dopo la morte dell'accordo di libero commercio per l'area del Pacifico.

Giappone e Russia, frattanto, lo scorso 18 marzo hanno avviato il primo tavolo di discussione per la promozione di attività economiche congiunte nelle Curili meridionali. L'incontro, che si è concentrato su alcuni aspetti legati ai visti, ha visto la partecipazione di Takeo Akiba ed Eiichi Hasegawa (rispettivamente viceministro degli Esteri e consigliere di Abe per la politica estera) per la parte nipponica e del viceministro agli esteri russo Igor Morgulov.

Sempre in politica estera, cinque soldati delle Forze di Autodifesa sono stati arrestati da forze governative del Sudan del Sud e subito rilasciati lo scorso 18 marzo. Ad annunciarlo il Ministero della Difesa di Tokyo. I cinque, rilasciati dopo appena un'ora a seguito del pronto intervento dell'Ambasciata nipponica nel Paese, non hanno subito ulteriori conseguenze. Le autorità sudsudanesi si sono subito scusate per l'accaduto che esprime, al di là del fatto in sé, lo stato di enorme confusione nel quale si trova la giovane nazione africana.

Rimane alta, intanto, la tensione nell'Asia del Nord-Est dopo l'annuncio da parte del governo di Pyongyang di un test legato alla propulsione per missili intercontinentali. “Un grande successo per l'industria missilistica basata sulla Juche” il commento dell'agenzia ufficiale della RPDC. “Un evento storico” per il leader nordcoreano Kim.
Il test appare quasi un avvertimento agli Stati Uniti dato che è stato effettuato lo stesso giorno della visita del ministro degli Esteri USA Tillerson in Cina. Sulla questione Pechino si è augurata la ripresa del dialogo a 6 (che nel 2005 portò alla sospensione dei test missilistici nordcoreani) e la creazione di un “meccanismo di pace parallelo” e dunque di una riduzione delle attività militari tanto nordcoreane quanto nippo-statunitensi.

In politica economica, si è concluso con un nulla di fatto il G20 di Baden Baden (basta guardare in tal senso la morbidissima dichiarazione finale). Di diverso avviso il ministro delle Finanze edochiano Taro Aso secondo il quale “nessuno al summit ha espresso contrarietà rispetto al libero commercio”.

Sulla spinosissima vicenda legata al trasferimento del mercato del pesce di Tsukiji (uno dei più importanti al mondo) presso il sito, inquinatissimo, di Toyosu, il Governatore Metropolitano all'epoca della decisione, il conservatore Shintaro Ishihara, sentito dalla comissione d'indagine dell'Assemblea Metropolitana non ha fornito ulteriori dettagli dicendo di essersi “interamente fidato” del suo vicegovernatore, Takeo Hamauzu, non avendo ricevuto “nessun rapporto dettagliato riguardante le trattative” dell'acquisto dell'area dalla Toyosu Gas.
Nel contempo il 71% dei 553 grossisti di Tsukji ha firmato una petizione che chiede alla Governatrice Koike di cancellare definitivamente il progettato trasferimento.

Sempre in ambito di commissioni d'indagine, lo scorso venerdì, il premier ha chiuso la porta ad ogni possibilità che la moglie sia chiamata dal parlamento a testimoniare sulla vicenda del terreno demaniale svenduto ad un'associazione ad essa vicina. Il Senato ha già ascoltato il Presidente dell'associazione, Yasunori Kagoike, e convocato due alti funzionari (tra essi Hidenori Sakota, attualmente a capo dell'Agenzia delle Entrate).

Sul fronte nucleare, a pochi giorni dal sesto anniversario del terremoto del Tohoku, la Corte Distrettuale di Maebashi ha condannato lo Stato e TEPCO al risarcimento di 137 cittadini (per un totale di 38.500.000 yen) per non aver previsto la possibilità che l'incidente di Fukushima avrebbe potuto verificarsi. Allo stato attuale sulla vicenda vi sono altre trenta cause (per un totale di 12.000 ricorrenti) pendenti nei tribunali nipponici.
Sempre a Fukushima, secondo quanto emerge da dati resi noti dalla stessa Prefettura, circa l'80% delle 4.673 famiglie che potrebbero ritornare in alcune municipalità cui il bando che vietava la residenza a causa della contaminazione radioattiva sarà rimosso ad aprile, hanno comunicato che non intendono risiedere nuovamente in quelle aree. Intanto TEPCO ha annunciato che anche il secondo robot predisposto per ottenere immagini del nocciolo ha fallito la sua missione.

(con informazioni di Japan Press Weelkly 15 – 21 mar. 2017; europa.eu; bundesregierung.de; elysee.fr; governo.it; mof.go.jp; fmprc.gov.cn; asahi.com; the-japan-news.com; kcna.kp)

Ultima modifica il Sabato, 25 Marzo 2017 14:25
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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