Domenica, 24 Giugno 2018 00:00

Pillole dal Giappone #243 – Un violento terremoto ha colpito la Prefettura di Osaka

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Settimana iniziata con un forte terremoto che ha colpito la Prefettura di Osaka. Il 18 giugno alle ore 7,58 un terremoto di intensità 6 nella scala sismica giapponese ha infatti colpito la popolosa Prefettura e, con intensità minore, anche quella di Kyoto. Il bilancio è stato di 5 morti e 408 feriti. Sospesa in 110.000 case la fornitura di gas mentre in circa 170.000 abitazioni per alcune ore è stata sospesa l'erogazione di energia elettrica. Il rischio di eventuali frane, possibili alla luce delle forti piogge segnalate dall'Agenzia Meteorologica, ha portato all'evacuazione di oltre 1.700 persone.
Il 23 giugno, frattanto, tecnici della Prefettura di Osaka hanno ritenuto che in 15 scuole elementari e medie alcuni muri in cemento non presentavano le caratteristiche di solidità richieste dalla normativa. Le scuole ispezionate sono state in totale 59 ed in una di esse una bambina di 9 anni è deceduta nel corso della scossa di lunedì a causa proprio del crollo di un muro.

In ambito nucleare entro fine mese la Commissione per l'Energia Atomica, ufficio che dipende dal governo, presenterà un piano per ridurre le scorte di plutonio presenti nel Paese. La mossa è conseguenza dei richiami di alcune nazioni, tra esse gli USA, affinché il Giappone vada incontro alle disposizioni contenute negli accordi di non proliferazione nucleare.
Il Sol Levante possiede 47 tonnellate di plutonio delle quali 10 in patria mentre 37 si trovano tra Francia e Gran Bretagna, Paesi con i quali sono in essere dei contratti per il riprocessamento del combustibile atomico esaurito. Le scorte aumenteranno nei prossimi anni in conseguenza della chiusura del reattore di riprocessamento di Monju, struttura pubblica il cui smantellamento venne deciso nel 2016.
Parte del lavoro di Monju secondo i piani sarà assorbito dall'impianto in costruzione di Rokkasho (il cui costo finale di realizzazione si aggirerà intorno ai 26 miliardi di dollari). In forse la possibilità di rinnovo dell'accordo trentennale per il riprocessamento con gli Stati Uniti che scadrà il 16 luglio.

Sugli scandali che stanno agitando la maggioranza sono giunte la scorsa settimana le dichiarazioni di Kotaro Kake, presidente del Kake Educational, il quale si è scusato pubblicamente per “aver causato problemi e preoccupazione” negando però allo stesso tempo qualsiasi coinvolgimento del premier nel processo di approvazione della facoltà di Medicina Veterinaria.
Sull'altro affaire, quello del terreno svenduto a Moritomo Gakuen, il Consiglio di Controllo, il più alto organo che si occupa di indagini sull'operato del governo e della pubblica amministrazione, ha annunciato lo scorso martedì la riapertura del caso. La nuova indagine si è resa necessaria alla luce dei documenti falsificati da funzionari del Ministero delle Finanze e sottoposti, così alterati, alla commissione d'inchiesta parlamentare.
Il giorno precedente due nuovi documenti provenienti dal Ministero delle Infrastrutture sono stati presentati dal parlamentare comunista Kotaro Tatsumi. Il primo dei due documenti riguarda un intervento fatto da Saeko Tani, funzionario incaricato di assistere la moglie del Primo Ministro, datato 12 novembre 2015, e vi è contenuta una richiesta di abbassamento del canone di affitto del terreno (prima ipotesi esplorata da Moritomo Gakuen) rivolta al Ministero delle Finanze. Il documento sarebbe stato prodotto dall'Ufficio per l'Aviazione Civile del Giappone Occidentale dopo uno scambio di contatti con l'Ufficio delle Finanze del Kinki e menziona il ruolo di Akie Abe quale presidentessa onoraria dell'associazione. Nell'altro documento si riporta una riunione tra funzionari del Ministero delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture durante la quale un rappresentante del dicastero guidato Aso avrebbe dichiarato che “le comunicazioni tra l'Ufficio del Kinki e l'Ufficio Finanziario centrale saranno negate anche se ciò dovesse condurre ad una battaglia legale in Corte Suprema”.

La Camera dei Rappresentanti ha frattanto votato in plenaria la legge che autorizza l'apertura dei casinò nei resort turistici. Il testo, fortemente contrastato dall'opposizione, è stato inviato il 19 giugno alla Camera dei Consiglieri per l'approvazione finale. Preoccupazione per il fatto che le società proprietarie dei resort potranno essere coinvolte nel prestito di denaro a coloro che si rovineranno dentro le case da gioco è stata espressa da Kentaro Genea intervenuto a nome del Partito Democratico per il Popolo. Estesa all'uopo di 32 giorni, e cioè fino al 22 luglio, tra le forti proteste dell'opposizione, la scadenza della sessione della Dieta.
Tra i disegni di legge che la maggioranza spera di approvare con l'estensione dei lavori anche la riforma dei collegi della Camera dei Consiglieri.

La promozione delle case da gioco, che ha ottenuto, con molti mal di pancia interni, anche il voto favorevole del Nuovo Komeito, si lega alla strategia di attrazione del turismo straniero che però sembra funzionare benissimo anche senza il gioco d'azzardo. Nel mese di maggio, stando a dati resi noti lo scorso mercoledì dall'Agenzia per il Turismo, gli stranieri che hanno visitato il Giappone sono stati 2.675.000 (+16,6% rispetto allo stesso mese del 2017). In totale nei primi cinque mesi del 2018 i turisti stranieri sono stati 13.194.000 (+15,6% rispetto all'anno precedente).
Sempre in tale settore si registra il record nel numero di compagnie operanti all'Aereoporto Internazionale di Narita. Il prossimo 3 luglio, con i voli di Fiji Airways, le compagnie aeree che lavoreranno sullo scalo saranno 100. Erano 68 nel 2002.

In economia affari all'estero per Saisan Corporation, società nipponica che opera nella vendita di GPL. L'azienda ha costituito in joint venture con un'azienda locale, la Gas One Nepal Private, per operare nel mercato della nazione himalayana. La domanda di gas è cresciuta nell'ultimo anno del 10% in conseguenza del recupero del Paese dalle conseguenze del terremoto di tre anni fa toccando la cifra di 300.000 tonnellate l'anno. La società nipponica che gestisce la rete di Saitama sta investendo sempre più all'estero (nel 2016 in Cambogia e Bangladesh) per fronteggiare la restrizione della domanda interna dovuta al calo della popolazione.

In crescita a maggio, nonostante le tensioni, le esportazioni verso gli Stati Uniti. Comparato con lo stesso periodo dell'anno precedente l'export è salito del 5,8%. In aumento, del 19,9%, anche le importazioni (crescita dovuta in gran parte al settore aeronautico). Globalmente le importazioni sono aumentate dell''8,1% e del 14% le esportazioni. In termini assoluti il deficit commerciale è stato pari a 578,3 miliardi di yen.
Le aziende nipponiche sono comunque preoccupate per la politica commerciale statunitense. Stando ad una ricerca condotta dal quotidiano Asahi Shimbun 51 grandi società (erano 27 a novembre dello scorso anno quando venne effettuata un'altra rilevazione simile) si sono dichiarate in ansia per le politiche messe in atto dal governo USA. “Qualora lo scontro commerciale USA-Cina diventasse totale il suo impatto, indirettamente, si estenderebbe” ha sostenuto Hideki Kobori, presidente dell'azienda chimica Asahi Kasei. “È poco probabile che la nostra azienda sarà colpita direttamente ma siamo preoccupati che il dissidio commerciale possa smorzare la voglia di consumo della gente” gli ha fatto eco Hitoshi Ochi, presidente di Mitshubishi Chemical Holding.

Una piccola buona notizia è arrivata da Washington lo scorso mercoledì. In quella data infatti è stata annunciata l'esenzione dall'aumento dei dazi per alcune produzioni in alluminio provenienti dal Giappone. “Questa prima lista di esclusioni dimostra quanto affermammo sin dall'inizio e cioè che stiamo tenendo un approccio bilanciato che tenga conto delle esigenze delle industrie e che riconosca altresì le minacce alla nostra sicurezza nazionale causate dalle importazioni” ha dichiarato il ministro per il Commercio degli USA Wilbur Ross. “Chiederemo altre esenzioni” è stato il commento del portavoce del governo di Tokyo Suga per il quale “le importazioni di alluminio ed acciaio dal Giappone non pongono nessuna minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti ma anzi contribuiscono alla loro industria e creano posti di lavoro”.

In tema sociale sono 100.000 i giapponesi che incontrano difficoltà a curare le proprie patologie a causa di un inadeguato sostegno finanziario del governo al comparto sanità: a renderlo noto una ricerca del quotidiano Mainichi. Si tratta in gran parte di cittadini le cui condizioni di salute non sono state ritenute così gravi da meritare l'aiuto da parte del pubblico. I livelli assistenziali sono stati rivisti nel 2015 con un periodo di tre anni (terminato per l'appunto a gennaio 2018) nel quale sarebbero valsi i vecchi criteri. In totale 56.000 persone hanno ricevuto dalle commissioni mediche locale un giudizio circa la loro patologia di “non grave” perdendo così il diritto ad una copertura di parte dei costi. In 40.000 hanno invece rinunciato a presentare domanda.
“Ogni paziente con condizioni non gravi ha comunque necessità di trattamenti affinché la sua condizione di salute non peggiori. Queste persone debbono ricevere il supporto e probabilmente ricorreremo in tribunale per cambiare la situazione” ha dichiarato Yukiko Mori, a capo dell'Associazione Giapponese dei Pazienti.
Frattanto lo scorso martedì i rappresentanti dell'opposizione (comunisti, socialdemocratici, liberali, PCD e PDP) hanno presentato tre disegni di legge congiunti. Il primo testo mira a stabilire un salario minimo per infermieri ed assistenti sociali, il secondo mira ad aumentare i salari degli insegnanti delle scuole materne ed il terzo punta alla creazione di centri di assistenza postnatale.

Se la sanità piange la cultura non ride. L'Università del Kyushu ha dovuto ricorrere alla beneficenza per restaurare dei mobili antichi presenti nel museo del Campus di Hakozaki. Si tratta di circa 400 tra sedie e scrivanie antiche raccolte dall'istituzione scolastica negli ultimi dieci anni per iniziativa della professoressa Misako Mishima.

Sul fronte lavoro sei grandi società sono pronte ad usufruire della normativa sulle “professionalità elevate” che consentirà di slegare per alcune categorie lavorative il salario dall'orario di lavoro. La normativa è attualmente in discussione in parlamento e se ne prevede l'approvazione entro questa sessione – estesa non a caso – della Dieta. Il dato emerge da un sondaggio del quotidiano Asahi Shimbun su 100 grandi aziende.

In ambito militare velata preoccupazione circa la sospensione delle esercitazioni militari congiunte per mostrare la propria buona volontà ai nordcoreani è stata espressa dal Segretario Generale del Gabinetto Yoshihide Suga. “In ogni caso crediamo che gli Stati Uniti non cambieranno il loro impegno nell'ambito dell'alleanza Giappone-USA e la struttura della loro presenza militare in Giappone” ha dichiarato con una rassicurazione che è più un avvertimento il portavoce dell'esecutivo. Le prime esercitazioni a saltare sanno quelle denominate Ulchi Freedom Guardian previste per agosto e che avrebbero coinvolto truppe americane e sudcoreane. “Non c'è nessun cambiamento sulle esercitazioni fuori dalla Penisola coreana” ha rassicurrato da Washington la portavoce della Difesa Dana White. Rassicurazioni anche dall'Ammiraglio Philip Davidson, comandante delle forze armate statunitensi nella regione dell'Asia del Pacifico: “la nostra allenza rimane decisiva per la pace e la sicurezza della regione. Sono impegnato in questa mutua alleanza e nella difesa del Giappone” ha dichiarato l'alto ufficiale al termine di un incontro con Onodora svoltosi il 21 giugno.

Nel contesto delle servitù militari lo scorso sabato, in occasione del settantatreesimo anniversario della battaglia di Okinawa il Governatore della Prefettura, l'antimilitarista Takeshi Onaga, ha dichiarato che “la questione delle basi è un tema di sicurezza e l'onere va ripartito tra tutti i giapponesi”.
Fissata intanto la data delle elezioni per il rinnovo della carica di Governatore: esse si terranno il prossimo 18 novembre ma non è ancora chiaro se il sessantasettenne Onaga si ripresenterà a causa delle precarie condizioni di salute. L'ex libera-democratico diventato poi portabandiera dei progressisti locali sta infatti affrontando un tumore al pancreas.

(con informazioni di defense.gov; dpfp.or.jp; asahi.com; mainichi.jp; japantimes.co.jp)

 

Immagine ripresa liberamente da zh.wikipedia.org

Ultima modifica il Sabato, 23 Giugno 2018 19:15
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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