Intanto nella regione del Kanto, ma anche ad Hokkaido, si sono contati parecchi danni ed interruzioni alla circolazione di treni ed aerei, lo scorso 22 agosto, a causa nono tifone della stagione. A Yokohama, oltre 6.000 persone sono state precauzionalmente evacuate dalle proprie abitazioni.
A Kumamoto, Prefettura colpita dal terremoto di aprile, è invece sceso sotto 1.800 il numero degli sfollati.
In ambito internazionale, in attesa della visita del marito, più volte evocata dalla stampa internazionale, la consorte del premier Abe, Akie, si è recata a Pearl Harbor, rendendo omaggio alle vittime dell'attacco sferrato dalla marina nipponica nel 1941 e raccogliendosi brevemente in preghiera.
Nessun commento ufficiale è arrivato dal Segretario Generale del Gabinetto, Yoshihide Suga, per il quale la visita ha avuto carattere privato, così come dall'Ambasciata giapponese di Washington.
È stallo invece sul fronte del trattato di libero commercio per l'area del Pacifico (TPP la sua sigla in inglese) nonostante il Presidente statunitense Obama sia intenzionato ad arrivare alla sua definitiva approvazione prima di lasciare il proprio incarico. A complicare la ratifica del trattato, firmato dai capi di governo ma ancora in attesa di ratifica da parte dei parlamenti nazionali, vi è l'atteggiamento di forte ostilità manifestato dal Partito Repubblicano, il quale controlla il Congresso, che teme per la sorte dell'industria automobilistica USA. Complice la campagna elettorale sia Trump, che ha definito il trattato “una rapina”, sia Hillary Clinton, hanno manifestato la loro contrarietà all'accordo.
Intanto, nonostante un attivo, a luglio, sulla bilancia dei pagamenti di circa 5 miliardi di dollari, le esportazioni si attestano ad un -14% rispetto allo scorso anno, calo compensato da un -25% nelle importazioni, segno di una debole domanda interna ma conseguenza anche del leggero e recente rafforzamento dello yen sul dollaro, fattore che ha contribuito alla riduzione dei costi per l'importazione di petrolio e gas (le due principali commodities importate dal Sol Levante).
Condanna e preoccupazione è stata invece espressa per il nuovo lancio, questa volta il 23 agosto, di un missile balistico da parte della Corea del Nord, dai ministri degli Esteri di Cina, Giappone e Corea del Sud, durante un trilaterale svoltosi a Tokyo. “Vogliamo lavorare a fianco affinché Giappone, Cina e Corea del Sud svolgano un ruolo di primo piano nella comunità internazionale” ha affermato il titolare degli Esteri nipponico, Fumio Kishida, il quale ha chiesto alla Cina di “trattare con forza il tema dei missili in veste di membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.
“La Cina si oppone ad ogni sviluppo nucleare e missilistico così come a dichiarazioni provocatorie da parte del Nord. Saremo fedeli al nostro tradizionale atteggiamento volto al mantenimento della pace e della stabilità nella regione” ha affermato il ministro cinese Wang.
Wang e Kishida hanno convenuto anche sulla necessità di allentare la tensione sulla vicenda delle contese isole Diaoyutai/Senkaku. Su questo tema potrebbe svolgersi, al G20 di settembre, un incontro bilaterale tra Abe ed il Presidente cinese Xi.
In tema militare unità delle Forze di Autodifesa, che saranno dispiegate nel Sudan del Sud, hanno iniziato l'attività di formazione necessaria ad attività di recupero e scorta nell'ambito delle missioni di peacekeeping che le vedono impegnate all'estero. Tali attività erano escluse dalla legislazione, strettamente pacifista, in tema e sono state rese possibili dopo le modifiche legislative approvate dai conservatori lo scorso anno.
Il periodico comunista Akahata, frattanto, ha reso note le preoccupanti posizioni ultranazionaliste di Shigeru Kitamura, Direttore dei Servizi di Informazione ed ex capo dell'Ufficio Sicurezza dell'Agenzia Nazionale di Polizia. Kitamura, grande sponsor della contestatissima legge sul Segreto di Stato, scrisse nel 2014 un saggio che tesseva le lodi dell'attività anticomunista svolta dalla polizia dopo il 1917 e che lamentava l'assenza, nella politica postbellica del Sol Levante, di attività di controspionaggio. “Non troviamo revisionisti che tengono le redini di un governo nelle nazioni occidentali. Il Giappone è l'unica nazione nel mondo nel quale ciò si verifica” ha affermato Atsushi Koketsu, professore emerito dell'Università di Yamaguchi.
Sul fronte lavoro, il tasso di disoccupazione, ottenuto incrociando dati governativi, sarebbe, per il trimestre gennaio-marzo, molto più alto del 3,2% ufficialmente stimato. Sommando a tale dato i lavoratori part-time “involontari” e quanti hanno cessato di cercare un lavoro, il tasso di disoccupazione raggiungerebbe l'8,4%.
Un incontro dei professori precari si è, intanto, svolto a Yokkaichi, dal 12 al 14 agosto. Nel meeting sono state messe in luce le cattive condizioni nelle quali i docenti sono costretti ad operare (mancanza materiale di cattedre, atteggiamenti offensivi da parte dei dirigenti scolastici etc.).
Per la libertà d'insegnamento si sono invece proclamati i docenti riunitisi dal 19 al 21 agosto nella Prefettura di Shizuoka, per il Meeting Nazionale di Studi sull'Istruzione, il quale ha visto la partecipazione di circa 5.000 lavoratori. L'incontro è stato organizzato da un insieme di 24 realtà civiche ed ha visto la partecipazione del Sindacato Giapponese dei Docenti e Personale Scolastico (Zenkyo).
(con informazioni di Japan Press Weekly 17 – 23 ago. 2016; asahi.com; the-japan-news.com)