Sul rossobrunismo (II)
[La prima parte qui]
Mentre mi accingo a scrivere questa seconda parte di una riflessione dedicata al rossobrunismo, mi viene spontanea una domanda: “Ma è davvero così importante scrivere su/di esso?” Mi faccio questa domanda perché risulta evidente che i problemi comuni a noi italiani sono altri: il lavoro, il razzismo, l’incapacità delle opposizioni di saper contrastare le derive xenofobe e populiste delle destre. Nondimeno credo che spingere i compagni a riflettere sul pericolo di sottostare alla confusione ideologica non possa esser sottovalutato.
Il Becco presenta:
Di Marco Fantechi
"Stato terrorista", "Paese dell'asse del male", "Stato canaglia". Questi sono gli aggettivi che i media occidentali riservano a numerosi paesi nel mondo, da Cuba alla Nord Corea, dall'Iran al Venezuela, Siria, Libia, Serbia, Iraq, Afghanistan.
Gli USA sono stretti tra una politica estera imperiale, volta a tagliare il più possibile fuori i paesi che non si sottomettono alle regole del libero mercato a gestione multinazionale in cui loro svolgono un ruolo guida e una consapevolezza, tra gli ambienti più ragionevoli, politici e militari, che i principali problemi di attacchi, militari e/o terroristici, vengono da ambienti interni alle loro alleanze. Attacco 11 settembre 2001 al World Trade Center e al Pentagono - tutti gli attentatori erano musulmani sunniti, quasi tutti cittadini sauditi, il mandante Osama Bin Laden è sunnita e di origine yemenita-saudita.
Intervista a Tommaso Nencioni, storico e collaboratore de Il manifesto
1) Ti occupi talvolta dei paesi del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) su il manifesto, quotidiano schierato a sinistra ma poco attento a queste questioni. Partiremmo dagli articoli in cui hai affrontato la questione della nuova banca tra questi paesi.
A luglio 2014 si sono svolti una serie di vertici tra i paesi latino-americani e i BRICS. Ci sono due questioni che vanno sciolte e poi riunificate: quella geopolitica e quella economica. Il punto di vista geopolitico è la risposta multipolare da dare al ventennio che abbiamo vissuto, cioè quello degli Stati Uniti. Le nazioni in via di sviluppo hanno voluto dare risposte a delle esigenze legate ad un contesto formalmente multipolare per l'esistenza dell'ONU, ma sostanzialmente unilaterale, perché il potere di polizia mondiale è affidato agli Stati Uniti. Questo secondo aspetto è venuto meno negli ultimi anni, con l'emergere di altre potenze. Queste non sono nazioni socialiste, ma hanno governi progressisti, come il Brasile e l'India (quando nacquero i BRICS, ora la situazione è cambiata). L'aspetto più indigeribile per un pezzo della sinistra europea è quello della Russia. La strutturazione di un contropotere, di cui si può discutere a livello qualitativo ma non quantitativo, ad oggi, per il solo fatto di esistere,
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).