Nel caricare articoli sul sito del Becco, ci si trova a dover scegliere immagini di pubblico dominio o con licenze di diffusione "copyleft" per illustrarli (poiché questa piccola realtà non ha i mezzi per acquistare licenze di stock di immagini coperte da copyright). Scorrendo perciò i risultati del motore di ricerca si incontrano prevedibilmente le immagini utilizzate da Wikipedia, le fotografie più o meno amatoriali condivise su Flickr e, non sempre altrettanto prevedibilmente, immagini di pubblico dominio pubblicate da enti governativi.

Pubblicato in Società
Martedì, 01 Gennaio 2019 00:00

Finito il 2018, annus horribilis per Facebook

Il 2018 è stato davvero un “annus horribilis” per Facebook e per il suo fondatore Mark Zuckemberg: scandali, accuse di spionaggio, crolli in borsa e addii di dirigenti vari.

Pubblicato in A Dieci Mani
Lunedì, 17 Settembre 2018 00:00

La riforma europea del copyright su internet

Rimandata dopo una prima votazione in luglio, lo scorso 12 settembre il Parlamento Europeo ha votato a maggioranza la proposta di Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale; il testo approvato sarà oggetto di contrattazione con gli Stati membri fino al voto definitivo previsto in gennaio e successivamente, in caso di approvazione, la direttiva sarà recepita nelle normative nazionali dei singoli Stati. 

Pubblicato in Società

Dare valore (di scambio) a fiducia e verità nell’economia del XXI secolo

In queste note cerco di connettere alcune letture e considerazioni fatte di recente, pur senza essere del tutto sicuro del filo che le lega. Per prima cosa, sulla testata on line Pambianconews.com, che si occupa di moda, del 25 luglio, ho letto un servizio che annunciava il lancio sul mercato di una certificazione blockchain applicata al settore agroalimentare da parte di una, dicono, promettente startup romana (pOsti), funzionale non solo alla trasmissione di una serie di informazioni di supporto su specifici “piatti”, ma anche alla tracciabilità dei prodotti di alta ristorazione.

Pubblicato in Società
Mercoledì, 09 Maggio 2018 00:00

Internet dopo Cambridge Analytica

Internet dopo Cambridge Analytica

Quasi due mesi fa, l’uscita allo scoperto di alcuni “pentiti” dell’azienda Cambridge Analytica faceva esplodere lo scandalo della raccolta non autorizzata di dati degli utenti dei social network, nello specifico Facebook, e dell’utilizzo di tali dati per far arrivare agli utenti propaganda politica “mirata” che ne condizionasse il voto – il Becco ne ha già parlato. Da quel momento il mondo di Internet e della circolazione dei nostri dati è in rapido mutamento. O forse no.

Pubblicato in Società

La Rete in cui siamo caduti

Venticinque anni fa entrava in funzione il World Wide Web. Oggi, dopo un quarto di secolo, possiamo fare qualche considerazione. Le date fondamentali della storia solitamente ci restano ben impresse nella mente: 14 Luglio 1789, 25 Aprile 1945, 20 Luglio 1969. Eppure sono sicuro che pochi sanno cosa è successo il 30 aprile 1993, nonostante sia l’evento che sta cambiando più a fondo, e cambierà sempre più, il nostro modo di vivere.

Pubblicato in Società

Dalla violazione della privacy alla manipolazione del pubblico – appunti sul caso Cambridge Analytica

Generazioni di bambini hanno imparato dai cartoni animati a non lasciar entrare in casa il primo estraneo che si presenta alla porta: sotto le sembianze di improbabili tecnici della società elettrica potrebbero nascondersi scagnozzi intenzionati a rapire tutti i cuccioli di dalmata.

Pubblicato in Società

Club del libro su Twitter: tra cultura e nuove tecnologie

È uno stereotipo molto comune, specialmente associato a preoccupazioni sul comportamento e la cultura di gruppo delle generazioni più giovani, che internet, e i social media in particolare, rappresentino una forza particolarmente deleteria quando si tratta dello sviluppo di una formazione culturale. Tutti quanti abbiamo a un certo punto letto l'inevitabile articolo di costume in cui si opponeva, come fosse un bivio senza altra possibile uscita, il tempo trascorso su internet a quello trascorso a leggere, giungendo alla conclusione che le interazioni di gruppo sui social media, oltre a essere un pericoloso covo di bullismo e diseducazione, stiano gradualmente accentuando il distacco degli adolescenti e post-adolescenti dalle attività tradizionalmente culturali, prima fra tutte proprio la lettura.

Pubblicato in Società
Venerdì, 24 Novembre 2017 00:00

Genesi dell'anti-scienza

Genesi dell'anti-scienza

Negli ultimi tempi ha preso piede una nuova modalità di approcciarsi ai temi che riguardano la propria salute: sempre più persone mettono in dubbio le diagnosi dei medici e pretendono di trovare strade alternative per interpretare il malessere che li affligge, e spesso anche per porvi rimedio. Da questo atteggiamento nasce un clima di sempre maggiore sfiducia fra pazienti e medici. Per questo, se da una parte i primi sono sempre sul chi vive, pronti a sottolineare e sanzionare qualsiasi errore dei camici bianchi, i secondi sempre più spesso adottano la cosiddetta "medicina difensiva", tesa non a fare il bene del paziente, ma a cautelarsi il più possibile da eventuali errori. Quindi aumentano le richieste di esami diagnostici, talvolta non necessari, e di conseguenza le spese per il SSN.

Pubblicato in Divulgazione scientifica
Martedì, 29 Agosto 2017 00:00

E-book e libri: la morte di entrambi?

E-book e libri: la morte di entrambi?

Negli Stati Uniti il numero di e-book venduti è calato drasticamente, mentre è aumentato quello dei volumi cartacei. Gli ultimi due anni vengono letti da parte della stampa internazionale come l'attestazione di una mancata rivoluzione: il digitale non sostituirà la cellulosa. Altri tentano di descrivere un futuro di armonia tra diverse offerte dei contenuti narrativi.

Le nuove tecnologie godono di almeno due principali filoni narrativi, a livello diffuso. Da una parte la favola dell'emancipazione, di un infinito ventaglio di possibilità aperte al futuro e destinate a liberarci dal peso del passato (con qualche nostalgia vintage, persino per le audiocassette, come attesta la fortunata saga cinematografica dei Guardiani delle Galassia). Dall'altra l'ombra dell'oppressione e del controllo sembra allungarsi a banda larga verso di noi. Si passa da un'attestazione assoluta ad uno slogan eclatante, confondendo chi prova a stare al passo della stampa tradizionale e del frammentato mondo dell'informazione web. 

Restano però i dati: Amazon ha acquistato Whole Fods (catena di negozi statunitense, fisicamente radicata sul territorio), mentre Walmart ha risposto con un accordo assieme a Google.

Pubblicato in A Dieci Mani
Pagina 1 di 2

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.