L’anno scorso, fra il primo turno delle primarie e il ballottaggio fra Bersani e Renzi, incontrai alla stazione di Rifredi una esponente del Pd che vedendomi mi disse: “Ecco uno di quelli che faranno vincere quegl’altri”. Un po’ sorpreso le chiesi chi erano “quegl’altri” e lei mi rispose che “quegl’altri” erano Renzi e i suoi sostenitori, i quali avrebbero vinto per colpa dei comunisti che non andavano in massa a votare per Bersani.
Stanotte ho fatto un sogno. Uno di quei sogni che mischiano fatti della realtà quotidiana e speranze, che soprattutto nel sonno più profondo talvolta capita di fare. Uno di quei sogni che vanno veloci, che si vedono come una vecchia pellicola da 24 fotogrammi al secondo proiettata ad una velocità superiore, con quell’effetto tipico di movimenti rapidi e scattosi da comica finale.
Dall'alleanza con il PdL alle vicende interne al PD passando per la costruzione di un campo largo del centro-sinistra, temi oggetto di un ampio dibattito tra le varie aree di quella che una volta (sembra passato un secolo) era l'Unione: di seguito le opinioni dell'ex Segretario generale della CGIL ed oggi europarlamentare Sergio Cofferati.
Il tema dei grandi giacimenti di ricchezza esistenti in Italia, celato fino a poco tempo fa dalle forze politiche di governo nella loro totalità, sta affiorando da qualche giorno nel dibattito politico e sui media. Le ragioni sono subito dette. La prima è l'inconsistenza assoluta del governo Letta, capace solo di campagne pubblicitarie sull'occupazione giovanile, vantando i quattro soldi ottenuti dall'Unione Europea, gran parte dei quali si vedrà spartito tra il 2014 e il 2015. La seconda ragione, a sua volta, è che tutte le previsioni degli economisti seri, e addirittura dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e del Fondo
In imperii mutatione civibus domini nomen solum mutat. (Nei cambi di governo per il popolo cambia solo il nome del padrone). Gaio Giulio Fedro, 20/15 a.C. circa – 51 d.C. ca., favolista latino di origine macedone.
Questo è l’unico governo possibile per il Paese ed è nato in una cornice istituzionale. Giorgio Napolitano, 1925, favolista italiano di origine partenopea.
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