Intervista ad Alberto Ziparo, professione Associato UniFi
1) La regione Toscana ha approvato il PIT, quali sono i cambiamenti principali in gioco? E come cambia il ruolo dei progettisti e urbanisti dopo questa approvazione?
Gran parte del territorio toscano è tutelato, adesso: gli interventi devono seguire regole precise; inoltre si limiterà il consumo di suolo e si eviteranno peggiori disastri ambientali, anche con l’avvio del programma di risanamento idrogeologico. Ancora si supera la contrapposizione tra sviluppo e ambiente: oggi lo sviluppo può essere solo ecologico o sostenibile. Gli urbanisti devono saper assumere le dominanti paesaggistiche quali elementi distintivi e strutturanti del progetto. Per chi esce dalla scuola di Empoli questo non è certo un problema. Ma molti tecnici, anche già formati, devono rivedere e aggiornare il proprio background alla luce di tali innovativi caveat.
Niscemi (CL): Il MUOS (mobile user objective system) è un nuovo sistema di telecomunicazione satellitare della marina militare statunitense, dotato di quattro stazioni di terra e cinque satelliti geostazionari.
Le stazioni di terra sono costituite da tre grandi mega antenne dal diametro di 18,4 metri e due antenne UHF alte 149 metri.
Il MUOS, la cui attivazione è prevista nel 2015, consentirà di trasmettere ordini e informazioni tra le truppe americane sparse sui vari fronti internazionali e il comando centrale del Pentagono. Il sistema satellitare permetterà di guidare i droni, pericolosi aerei da guerra senza pilota per le guerre di prossima generazione e di trasmettere le informazioni tra le truppe sparse sui vari fronti ed il Pentagono.
I lavori dell'alta velocità ferroviaria nel sottosuolo di Firenze sono fermi da molti mesi, nonostante il dissequestro a fine giugno della maxi-fresa “Monna Lisa". Invece non si sono fermati i tentativi di far pagare alla collettività i faraonici costi della grande opera. Su queste basi il giudice Angelo Antonio Pezzuti ha deciso l'arresto di alcuni indagati eccellenti dell'inchiesta sulla Tav nel capoluogo toscano.
Il trasporto come risorsa centrale per l’uscita dalla crisi. E' questo il tema del convegno organizzato dal Gruppo Regionale Federazione della Sinistra - Verdi per venerdì 10 maggio a Firenze. Il perché di questo evento nelle parole del capogruppo Sgherri, che afferma che ”al di là di polemiche sterili, l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale sia la priorità strategica su cui puntare”
Come uscire, a Firenze e in Toscana, da una polemica sterile e stereotipata - Tav sì tav no - e rispondere con efficacia ai problemi di sviluppo del nostro territorio?
Si è svolta sabato la manifestazione nazionale NO MUOS, chiude “Difendiamo la nostra terra..difendiamo il nostro futuro”, il marzo di lotta dedicato a tre grandi appuntamenti contro le grandi opere infrastrutturali o militari e per un futuro diverso, convocate dai movimenti No Ponte, No Tav e No Muos.
Troppo gravi le ipotesi di reato, troppo approfondite le indagini della magistratura sul passante ferroviario dell'alta velocità ferroviaria. Qualcosa si doveva fare. Così torna in vita l'Osservatorio ambientale, che dovrebbe vigilare sulla correttezza dei lavori della grande opera. L'annuncio è stato dato in consiglio comunale dall'assessore all'urbanistica Elisabetta Meucci: “I ministri allo sviluppo economico Corrado Passera e all'ambiente Corrado Clini hanno firmato l'integrazione dell'accordo sulla riattivazione dell'organismo, necessaria affinché il rinnovo diventasse effettivo”.
Sabato 19 gennaio. Un boomerang mediatico si abbatte sul progetto della TAV di Firenze, ovvero sui lavori per il sottoattraversamento fiorentino dei treni ad Alta Velocità. Tutti i giornali riportano a caratteri cubitali la notizia che la magistratura ha bloccato il cantiere procedendo ad una serie di sequestri tra cui quello della cosiddetta “Monna Lisa”, l’enorme fresa che, da lì a pochi giorni, avrebbe dovuto iniziare a scavare un doppio tunnel lungo 6 km da Rifredi a Campo di Marte.
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