Oggi, con la crisi economica devastante, con l’assottigliarsi fino all’esaurimento delle risorse pubbliche, con una rete ferroviaria tra le più ricche d’Italia per chilometri ma ormai invecchiata, inefficiente (in alcuni casi ad un binario solo), con locomotori vecchi, lenti e inquinanti, il punto è comprendere e valutare attentamente i bisogni prioritari di mobilità del nostro territorio e dare risposte concrete.
E quindi la domanda è: ha senso perseverare a sostenere – per il nodo fiorentino dell’Alta Velocità - un progetto ventennale, estremamente costoso e che comunque non darà risultati prima di dieci anni, per problemi di natura tecnica e tecnologica così come per il lavoro della magistratura, o sarebbe più sensato invece dare la priorità alla realizzazione di una piccola stazione di superficie (che si realizza in 3 anni!) e destinare le risorse risparmiate a un piano straordinario di ammodernamento di convogli, locomotori e stazioni?
Noi crediamo che oggi, ancora di più, si debbia cambiare rotta e investire sulla qualità e l’ammodernamento della rete ferroviaria regionale, come infrastruttura strategica allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.
Per discutere in dettaglio di questi temi e offrire il nostro contributo alla riflessione regionale, abbiamo organizzato per venerdì 10 maggio, presso il Consiglio regionale della Toscana (sala Affreschi Palazzo Panciatichi, Via Cavour, 4 Firenze), un convegno dal titolo “Trasporto sostenibile. Motore della ripresa economica toscana”. Saranno con noi, Francesco Alberti, Alberto Ziparo e Giorgio Pizziolo dell’Università di Firenze, Domenico Gattuso, dell’Università della Calabria e rappresentanti di alcuni comitati: No Tav Firenze, il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Comitato pendolari del Mugello e il Comitato per il no alla chiusura della stazione di Borgo a Buggiano.
Immagine tratta da: www.visitmugello.com