È di lunedì 2 marzo la notizia che L'altra Liguria (raggruppamento locale della – in verità piuttosto confusa – lista nazionale L'Altra Europa con Tsipras) ha avanzato la candidatura di Giorgio Pagano, ex sindaco di Spezia, con un passato nel PCI e nei DS, distante da alcuni anni dalla politique politicienne, che nella lettera in cui annuncia la propria candidatura afferma la necessità che a suo sostegno non ci debba essere “una coalizione di piccoli partiti” ma viceversa “un grande schieramento popolare, civico e di cambiamento, aperto alla società”. 

Una candidatura che parte titubante, lo stesso Pagano in chiusura della propria dichiarazione di disponibilità afferma “il candidato può anche essere un altro, io non ho ambizioni di sorta”.

Una prudenza che potrebbe dimostrarsi utile, visto che dal principale raggruppamento formatosi a sinistra del PD in Liguria – la Rete a Sinistra, comprendente SEL, Sinistra Lavoro ed i civatiani locali in rotta con il proprio partito dopo le tormentate primarie che videro sconfitto Sergio Cofferati – giunge una dichiarazione non di chiusura ma nemmeno di entusiasmo, rispetto ad una proposta alla quale, in tutta evidenza, non hanno partecipato: “abbiamo appreso dalla stampa che Giorgio Pagano sarebbe il candidato anti-Paita proposto da Don Farinella. Per quanto ci riguarda, la consultazione è nelle fasi finali ma non ancora ultimata. Il tentativo è di trovare una figura che possa esprimere al meglio i contenuti della ‪Rete a Sinistra‬, che porti in sé oltre i tratti della discontinuità con l’attuale giunta regionale anche elementi di innovazione e possa fare da collante delle diverse anime della sinistra” si legge sul profilo facebook del coordinamento.

Quel che è certo è che in politica il tempo non è una variabile indipendente: riuscirà la sinistra ligure a riunirsi in un'unica lista che possa intercettare i consensi dei bei tempi andati?