Timida appare infatti la posizione dei bersaniani che con Cuperlo si dicono “feriti” per l'importante defezione ma che nulla lasciano traspirare su una loro possibile fuoriuscita. Diversa pare essere la decisione dei civatiani – sempre in bilico tra la permanenza nel partito ed il suo abbandono – che proprio dalla Liguria potrebbero far iniziare l'eternamente ritardata scissione.
"Non lasciamo il partito ma ci manderanno via" ha dichiarato l'onorevole Luca Pastorino, portavoce dei civatiani liguri. Questa la naturale conseguenza della nuova lista che sarà promossa, prosegue il sindaco di Bogliasco "a partire da Rete a Sinistra", coordinamento che vede tra i propri aderenti i partiti della sinistra ligure e, per l'appunto, i civatiani di Liguria Possibile.
Se Cofferati sembra dunque rimpolpare - anche se non da candidato, possibilità che ha escluso - le fila della sinistra anti-renziana, spostamenti di segno opposto avvengono in direzione della spezzina Paita: è di ieri infatti la notizia che l'assessore uscente al Lavoro e Trasporti Enrico Vesco ha abbandonato il PdCI - partito del quale è stato massimo esponente in Liguria fino a pochissimo tempo fa - e potrebbe confluire, insieme ad alcuni degli ultimi amministratori locali del partito di Procaccini in Liguria, in una lista a sostegno dell'attuale collega di giunta.
Preoccupata la reazione del Presidente uscente Burlando: "se il partito non si ricompatta c'è il rischio di perdere le regionali". Ipotesi non improbabile qualora Forza Italia e Lega dovessero ricompattarsi (l'una propone la candidatura dell'imprenditore Garaventa, l'altra il vice di Salvini Rixi).
Spostandosi oltre i confini liguri l'uscita di un rappresentante importante della sinistra del PD potrebbe rappresentare un fatto politico di primaria importanza per quanti sono impegnati nella costruzione di un unico soggetto a sinistra del PD, e che di pezzi del PD ha vitalmente bisogno per ottenere adeguate dimensioni numeriche.