Domenica, 10 Novembre 2013 00:00

Slow water: irrigazione sostenibile

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In un momento storico in cui riuso, riciclo e risparmio diventano più che mai imperanti, e non solo di moda, fa il suo ingresso “ Slow Water”.

“Slow Water” è un progetto articolato che guarda al passato ma soprattutto strizza l’occhio al futuro, in una dimensione in cui il tempo torna ad essere l’attore principale. Il suo obiettivo è il risparmio idrico, adesso che la risorsa acqua è sempre più nel mirino dell’ inquinamento e della siccità.

La tecnica adoperata è quella della sub-irrigazione, antichissima e usata ancora oggi in Cina, Messico, Pakistan e India. Si basa sull’utilizzo di anfore in terracotta che, una volta sepolte nel terreno, lo idratano dall’interno, consentendo così un notevole risparmio idrico.

Le anfore usate sono costruite secondo precisi studi e tecniche. Il composto utilizzato per la loro costruzione è una miscela d’argilla capace di dare la giusta porosità alle anfore irrigatrici affinché siano in grado di rilasciare, nella giusta misura, acqua nel terreno. E’ proprio la porosità del materiale a consentire la fuoriuscita costante e regolare dell’acqua, la quale andrà a nutrire le radici delle piante circostanti senza alcuna dispersione ed evaporazione, in modo da permettere un risparmio idrico fino al 70%, e una crescita più rapida e vigorosa delle piante.

Questo sistema dichiarano i creatori di “Slow Water” è ottimo per orti e giardini domestici e per la coltivazione in contenitore; il tutto comporta una crescita costante e regolare senza alcuno stress per la pianta.

Ma cosa succede quando la terra circostante è satura di acqua e l’anfora è vuota? L’acqua in esubero tende a rifluire all’interno dell’anfora stessa secondo un processo autoregolatore.

Le anfore irrigatrici possono essere impiegate secondo diversi schemi, che tengono conto del tipo di piante e dello spazio a disposizione. La cosa più importante è porre dei tappi sulle anfore, per far sì che l’acqua non evapori e che non entri sporcizia; non di minor rilievo è pacciamare il terreno, più a lungo il terreno rimarrà umido e meno frequentemente si dovranno riempire le anfore.

Le ampolle di “Slow Water” hanno un costo che va dai 15 ai 25 euro e sono acquistabili preso il vivaio Mondo Rose e al Community Garden in via Borgo Pinti. Quest’ultimo è stato pre-innagurato lo scorso Ottobre al numero 76 di Borgo Pinti a Firenze in una vecchia pista di atletica. “ Slow Water” ha scelto di collaborare con il progetto Community Garden, un orto condiviso che utilizza le ampolle come sistema di irrigazione primario.

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Ultima modifica il Sabato, 09 Novembre 2013 16:32
Eleonora Albisani

Nata l' 11 Marzo 1985 a Bagno a Ripoli (Fi). Diplomata al Liceo Scientifico " Giotto Ulivi" di Borgo san Lorenzo (Fi). Studente di Scienze Biologiche all' Università degli Studi di Firenze.

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