L’autunno delle piazze quest’anno sarà inaugurato dai professionisti dei beni culturali. Una ventata di aria fresca per un movimento spesso diviso da assurde sfumature interne e che, mai come questa volta, prova a presentarsi compatto e pronto ad alzare la voce.

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Venerdì, 02 Febbraio 2018 00:00

Un pasticcio chiamato Scuola del Patrimonio

Un pasticcio chiamato Scuola del Patrimonio

La formazione da un po' di tempo a questa parte, nel nostro Paese, sta assumendo sempre più i connotati di un'eterna esperienza ciclica che pare non voler terminare mai.

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#PLaC. Un codice Etico per i lavoratori della Cultura

Nella giornata del prossimo 2 Febbraio, la campagna “Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali” presenterà, con l’iniziativa di lancio, presso la sala delle conferenze a Montecitorio, PLaC, un codice etico elaborato per l’annosa questione del settore dei beni culturali del nostro Paese e dei lavoratori dell’intero comparto. Sarà un momento importante in cui questa campagna, nata da oltre un anno e attiva anche con la denuncia verso bandi legati al “protagonismo” dei volontari ai danni dei professionisti, proverà ancora una volta a dire la sua all’interno di un dibattito notevole per il futuro sviluppo del Paese.

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In attesa della formazione del nuovo governo Renzi, in questi giorni, seguiti alle dimissioni di Enrico Letta, un gruppo di studenti dell’Università Federico II di Napoli ha avviato la mobilitazione per chiedere forte e chiaro la riconferma dell’attuale ministro Massimo Bray alla guida del Mibact; si tratta di quegli stessi studenti – allievi del professor Tomaso Montanari - che nel maggio del 2013 avevano manifestato proprio con Bray in occasione di Ricostruzione Civile, evento che aveva puntato i riflettori sulla situazione disastrosa de L’Aquila e dei beni culturali italiani.

Il Ministro Bray si è decisamente distinto rispetto a chi di recente lo aveva preceduto, ma abbiamo voluto chiedere con esattezza, ad una rappresentanza di studenti di Napoli, il perché di questa decisa presa di posizione che ha coinvolto  i principali social network italiani.

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