Dylan Dog: Profondo Nero. Una recensione.
Prima la notte del giudizio!
Dopo la trilogia ecco il prequel. La prima notte del giudizio è un film inadatto per chi ha gusti raffinati.
La quarta pellicola di questo microuniverso narrativo aggiunge ancora meno di quanto avevano fatto i due sequel. Non c’è bisogno di sperimentare o di avere coraggio: l’idea vincente (più per il mercato che per la critica) deve essere spremuta fino alla fine, non ci sono le condizioni per adattarsi a cambiamenti significativi.
L’horror è roba da ragazze
“Nessuno dei miei film preferiti è di genere horror, eppure il mio genere preferito da guardare è l’horror”, commenta un lettore sotto un articolo del Guardian sull’ascesa del post-horror. Per chi scrive è lo stesso: che si tratti di scegliere il film per la serata a casa o per l’uscita al cinema con gli amici, il peggior horror sarà sempre preferibile ad una pellicola mediocre o un salto nel vuoto di qualsiasi altro genere. Forse anche perché, pur nella varietà di storie, di stili, di “mostri” umani o meno e di metafore da essi incarnate, gli horror dimostrano generalmente meno pretese dei film loro coevi in altri generi, lasciando apprezzare maggiormente i propri punti di forza.
The Babadook
Il film da poco uscito è l’opera prima di Jennifer Kent, con la quale la regista australiana si è aggiudicata molti premi, fra cui il miglior horror del 2015 della rivista Empire. Se leggendo qua e là si crede di trovarsi di fronte alla solita storia dell’uomo nero ci si sta sbagliando: infatti, pur attingendo molto dalla tradizione di film in cui i titoli noti sono Boogeyman e Hide and Seek (Qualcuno nel Buio), il film è un mix molto ben azzeccato di paura, thriller psicologico e dramma.
Come molti altre pellicole film del genere, anche questa è ambientata in una casa monofamiliare e i protagonisti sono una madre, ormai sola, e un bambino con problemi psicologici; fin qua tutto già visto ma l’autrice riesce a mixare al meglio le esperienze cinematografiche di altri autori. I rimandi infatti sono molti: oltre i titoli sopra citati, lungo tutta la durata del film il comportamento della protagonista rimanda a quello di Christian Bale in El Maquinista (L’uomo senza sonno), il fatto di soffrire di insonnia permette all’autrice di confondere per tutto il film lo spettatore, lasciando molti interrogativi che non verranno comunque risolti.
Nocturna è una trilogia scritta da Guillermo Del Toro e Chuck Hogan. Pubblicata in Italia da Mondadori, la trovate sotto i titoli: La Progenie, La Caduta e Notte Eterna.
Per chi adora la visionarietà del regista di origini messicane, già autore di Cronos e Blade II nel campo delle storie di vampiri, si tratta di un’opera irrinunciabile. Principalmente per merito del primo volume. Una sceneggiatura (più che un romanzo) che con ritmo cinematografico descrive l’avanzare di una lunga ombra a partire dall’aeroporto di New York, dove un aereo atterra e si spenge improvvisamente, senza più dare segnali alla torre di controllo.
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