Il libro di Vladimiro Giacchè (Anschluss. L'annessione. L'unificazione della Germania e il futuro dell'Europa, Imprimatur, 2013, € 18,00) ha il merito di presentare gli avvenimenti di quegli anni da un altro punto di vista, partendo dal contesto storico in cui si formò e si trovò ad operare la RDT, senza risparmiare critiche ai problemi - oggettivi - dell'economia tedesco-democratica (bassa produttività del lavoro, inefficienze, poca autonomia delle imprese etc.) illustrando con dati precisi la reale capacità ed il reale patrimonio della RDT.
Il testo ripercorre il disastro per milioni di cittadini dell'est dell'unificazione monetaria, l'esperienza della treuhand, holding nata con il governo Modrow con l'intenzione di tutelare il patrimonio delle “imprese del popolo” e diventata un meschino strumento di privatizzazione di quei beni senza alcuna considerazione per le conseguenze sociali di quella politica di “svendita e fallimento” tutta a favore delle aziende tedesco-federali.
Giacchè presenta in ultima analisi un'annessione con tratti coloniali di un intero Paese: la liquidazione della sua economia, la sostituzione delle sue elites, il riversarsi di aiuti di Stato paradossalmente a tutto vantaggio dell'economia tedesco-federale e la damnatio memoriae.
Un racconto poco gradito per i cantori del mercato perfetto ma da utilizzare a piene mani per chi invece è impegnato a smontare le narrazioni di chi in quegl'anni vinse.
Immagine tratta da: www.prlog.org