Mercoledì, 27 Dicembre 2017 00:00

Le superclassifiche del 2017

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Le superclassifiche del 2017

La classifica degli incassi 2017 ci dice che il mercato è in mano alle major (Warner, Disney, Fox e Universal). Dei primi 10 film che hanno incassato di più in Italia 9 appartengono a queste case. Nella top 10 di film nostrani resiste solo The place (Medusa). Nella classifica si avverte la presenza di numerosi film di supereroi, sequel e cartoni animati. Dei film d'autore si registra solo la presenza di Dunkirk e Blade Runner 2049 che, tuttavia, è stato un flop in America. La mancanza di titoli di qualità ci dice che anche nel cinema che il futuro non è molto roseo. Come avete potuto leggere nello speciale sul 2018, le prospettive per il prossimo anno non sembrano andare nella direzione opposta.

Boxoffice 2017 (aggiornata al 20 Dicembre)

1.”Cattivissimo me 3″ (Universal) - 17.9 milioni di € – 2.7 milioni di presenze
2. “IT” (Warner Bros) - 14.5 mil di euro (19/10/2017) – 2 milioni di presenze
3. "Assassinio sull'Orient Express" (20th Century Fox) - 9.7 mil di euro (30/11/2017) – 1.4 milioni di presenze
4. “Thor: Ragnarok” (Walt Disney) - 8.8 mil di euro (25/10/2017) – 1.2 milioni di presenze
5. “Dunkirk” (Warner Bros) - 8.7 mil di euro (31/8/2017) – 1.3 milioni di presenze
6. “Cars 3″ (Walt Disney) - 7.9 mil di euro (14/9/2017) – 1.2 milioni di presenze
7. “Star Wars Gli Ultimi Jedi” (Walt Disney) - 6.7 mil di euro (13/12/2017) – 987 mila presenze
8. “Justice League” (Warner Bros) - 6.7 mil di euro (16/11/2017) – 986 mila presenze
9. “Blade Runner 2049″ (Sony/Warner) - 5.4 mil di euro (5/10/2017) – 788 mila presenze
10. "The Place" (Medusa) - 4.2 mil di euro (26/10/2017) – 665 mila presenze

Veniamo adesso alla classifica dei film italiani che hanno incassato di più. La qualità non è eccelsa, ma bisogna dire che ai primi posti ci si difende (anche se The place non mi è piaciuto del tutto). Dopo il quarto posto francamente c'è molta mediocrità. E come per magia il cinema diventa specchio del Paese.

Classica boxoffice dei film italiani autunno - inverno 2017

1. “The Place” di Paolo Genovese – 4.2 mil di euro
2. “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi – 3.6 mil di euro
3 “Smetto quando voglio – Ad honorem” di Sydney Sibilia – 2.1 mil di euro
4. “Gli sdraiati” di Francesca Archibugi – 2.1 mil di euro
5. “Terapia di coppia per amanti” di Alessio Maria Federici – 1.9 mil di
6. “Caccia al tesoro” di Carlo Vanzina – 1.5 mil di euro
7. “Ammore e malavita” di Antonio e Marco Manetti – 1.5 mil di euro
8. “Il colore nascosto della cose” di Silvio Soldini – 1.4 mil di euro
9. “Chi m’ha visto” di Alessandro Pondi – 1.2 mil di euro
10. “Il premio” di Alessandro Gassmann – 847 mila euro

Detto questo, veniamo al meglio e al peggio del 2017.

Miglior film italiano: Smetto quando voglio (l'intera saga) di Sidney Sibilia
Miglior film europeo: Elle di Paul Verhoeven
Delusione italiana: The place di Paolo Genovese
Delusione cocente: La La Land di Damien Chazelle
Film oltre le attese: Manifesto di Julian Rosefeldt
Miglior documentario: Jim e Andy: the great beyond di Chris Smith
Miglior sequel: Blade Runner 2049 di Dennis Villeneuve
Peggior sequel: Cinquanta sfumature di nero di James Foley
Miglior cinecominc: Spiderman Homecoming di John Watts
Peggior cinecomic: Thor Ragnarok di Taika Waititi
Miglior film d'autore: Elle di Paul Verhoeven
Film più controverso: Madre! di Darren Aronofsky
Film non passato dalle sale che meritava considerazione: Voyage of Time di Terrence Malick
Miglior film d'animazione: Lego Batman di Chris McKay

Le interpretazioni maschili da ricordare: Valerio Mastandrea in "The place", Alessio Boni in "La ragazza della nebbia", Javier Bardem in "Madre!", Shahab Hosseini in "Il cliente", Stefano Fresi in "Smetto quando voglio ad honorem", Claes Bang in "The square".

Le interpretazioni femminili da ricordare: Marion Cotillard in "Allied", Amy Adams in "Arrival", Ana De Armas in "Blade Runner 2049", Isabelle Huppert in "Elle", Cate Blanchett in "Manifesto", Natalie Portman in "Jackie".

Iniziamo dai flop. E naturalmente qui non mancano, nelle zone nobili, i cinepanettoni italici e qualche americanata. Da segnalare la presenza dell'osannato La la land che è un film di una banalità sconcertante che annienta il sogno invece di alimentarlo. L'Italia in questa classifica è sempre presente. Podio di nefandezze tutto tricolore. 3 su 3 con Boldi, Moccia e l'immancabile "Supervacanze di Natale", il collage di 34 anni di boiate che piacciono tanto all'italiano medio. Francamente trovare un senso a quest'operazione è piuttosto difficile.

Flop 30
30. Thor Ragnarok
29. Saw Legacy
28. Collateral Beauty
27. Non è un paese per giovani
26. American Assassin
25. USS Indianapolis
24. La bella e la bestia
23.Fast and furious 8
22. Brutti e cattivi
21. The circle
20. Victoria e Abdul
19. Poveri ma ricchissimi
18. Addio fottuti musi verdi
17. 40 sono i nuovi 20
16. Bad moms 2
15. Power Rangers
14. Nerve
13. Transformers 5
12. Underworld Blood Wars
11. Come ti ammazzo il bodyguard
10. Fottute
9. Caccia al tesoro
8. Il tuo ultimo sguardo
7. La La Land
6. La Mummia
5. Baywatch
4. Cinquanta sfumature di nero
3. Natale da chef
2. Non c'è campo
1. Super vacanze di Natale

Veniamo alle 30 pellicole da ricordare di quest'annata non eccelsa per qualità e originalità. Nella top 10 bisogna registrare la presenza di due pellicole di Denis Villeneuve e di Sidney Sibilia. Nelle prime 3 posizioni, 2 film europei oltre al sequel di Blade Runner. Tenete conto che nella classifica compaiono solo i film usciti in Italia nel corso dell'anno solare 2017.

Top 30
30. Beata ignoranza (Massimiliano Bruno)
29. Omicidio all'italiana (Marcello Macchia)
28. Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar (Joacquim Ronning, Espen Sandberg)
27. Lego Batman (Chris Mc Kay)
26. Happy end (Michael Haneke)
25. Guardiani della galassia VOL.2 (James Gunn)
24. The Founder (John Lee Hancock)
23. I'm not your negro (Raoul Peck)
22. Trainspotting 2 (Danny Boyle)
21. Assassinio sull'Orient Express (Kenneth Branagh)
20. Spiderman Homecoming (John Watts)
19. Detroit (Kathryn Bigelow)
18. Star Wars: Gli Ultimi Jedi (Rian Johnson)
17. Loveless (Andrej Zvyagintsev)
16. L'intrusa (Leonardo Di Costanzo)
15. La ragazza nella nebbia (Donato Carrisi)
14. The Square (Robert Ostlund)
13. Silence (Martin Scorsese)
12. L'altro volto della speranza (Aki Kaurismaki)
11. Song to song (Terrence Malick)


Adesso analizzerò la Top 10 del 2017. Sul podio tre tipi di cinema totalmente differenti: un film tedesco, uno americano e uno francese.

10. Allied (Robert Zemeckis) - Regia di Zemeckis, sceneggiatura di Knight (Locke, La promessa dell'assassino) e due grandi attori (Cotillard e Pitt) conferiscono spessore a un'opera non originale, ma coinvolgente. È grande cinema infarcito di citazioni e tematiche importanti (vedi quella cosa chiamata fiducia) con fotografia vintage. Film d'azione tutt'altro che banale con una Cotillard sublime.
9. Jim e Andy: The Great Beyond (Chris Smith) - Questo documentario uscito su Netflix parla del backstage del film "Man on the moon" di Milos Forman (uno dei miei preferiti in assoluto). Mostra la complessa personalità di Jim Carrey e la sua totale immedesimazione nel personaggio di Andy Kaufman. Un'opera necessaria, da vedere e rivedere.
8. Il cliente (Asghar Farhadi) - Thriller psicologico tra Hitchcock e Polanski, diretto dall'iraniano Farhadi. Oscar al miglior film straniero meritatissimo. Il testo teatrale del commesso viaggiatore in salsa thriller in un rapporto di coppia. Attori stratosferici.
7. Jackie (Pablo Larrain) - Dopo "Neruda", il cileno Pablo Larrain firma il suo primo film americano e fa centro. Ci parla della vedova Kennedy nella sua vita pubblica e privata dopo i fatti di Dallas. Al resto ci pensa l'immensa Natalie Portman con un'interpretazione mimetica, ambigua e determinata. Spiazzante.
6. Dunkirk (Christopher Nolan) - Un' altra grande pellicola di Nolan che continua a parlarci della sua ossessione per il tempo. Un film bellico atipico, dominato dalle lancette, dal senso dell'attesa. Film attualissimo che parla di una pagina di storia poco nota ai più. Girato in 70mm con scene epiche su tre livelli (aria, acqua e terra). Peccato per la retorica nella parte finale che strizza l'occhio al botteghino.
5. Smetto quando voglio masterclass + Smetto quando voglio ad honorem (Sidney Sibilia) - Il secondo e il terzo capitolo della trilogia più geniale del cinema italiano degli anni 2000. Sibilia ci parla dei problemi che affliggono l'università e la ricerca in Italia con brio, battute spesso divertenti e tanta azione, prendendo spunto dal cinema americano degli anni 80-90. Cast corale di gran livello. Raro esempio di cinema autoriale italiano che funziona. E' destinato a diventare un cult per la generazione degli anni 2000 (e non solo).
4. Arrival (Denis Villeneuve) - Fantascienza umanistica alla Malick firmata dal grande Villeneuve. Film metafora dei nostri tempi che strizza l'occhio all'importanza del dialogo con gli altri. Fotografia superba, regia curatissima e una Amy Adams in stato di grazia che comunica solo con lo sguardo. Grande cinema.
3. Manifesto (Julian Rosefeldt) - 13 sfumature della straordinaria Cate Blanchett. Utilizza la sua celebrità per parlarci di gente comune. Questi antieroi sono un omaggio alla tradizione e alla bellezza delle icone del Novecento: il manifesto del partito comunista, il dadaismo, il Dogma 95 e tanto altro ancora. Chapeu. Alle nuove generazioni è da far vedere urgentemente.
2. Blade Runner 2049 (Denis Villeneuve) - Villeneuve regala gioie cinefile. Riesce a non sfigurare con il capolavoro di Ridley Scott proponendoci un film di fantascienza adulto e contemporaneo. Fotografia da estasi di Roger Deakins, omaggi a go-go (Inception, Shining, Her, Matrix) e una bravissima e spiazzante Ana De Armas. Cinema ambiziosissimo. In America naturalmente è stato un flop. Trump è meglio.
1. Elle (Paul Verhoeven) - Il film dell'anno è questo. Thriller con momenti di commedia pura che si diverte a contaminare generi e a mescolare le carte in continuazione. Politicamente scorretto, magistralmente interpretato da una sontuosa Isabelle Huppert (meritava l'Oscar). Film dark, scomodo, ironico, tagliente, appassionante, riflessivo, anarchico e privo di ogni senso di colpa e/o vergogna. Il cinema europeo ha bisogno di esempi come questo. Il futuro passa da opere come questa. Questo film dimostra che l'arte non deve dare quello che il pubblico richiede.

Intanto vi segnalo i 20 titoli da tener d'occhio nel 2018 (in ordine sparso):

L'amant double di Francois Ozon, Dogman di Matteo Garrone, L'ora più buia di Joe Wright, Ore 15:17 di Clint Eastwood, Soldado di Stefano Sollima, La forma dell'acqua di G. Del Toro, Ella e John di Paolo Virzì, Il filo nascosto di Paul T. Anderson, The post di Steven Spielberg, Il ragazzo invisibile 2 di G. Salvatores, Quello che non so di lei di Roman Polanski, Loro di Paolo Sorrentino, Tre manifesti a Ebbing... di Martin McDonagh, Downsizing di Alexander Payne, Kursk di Thomas Vinterberg, Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, La mia vita con J.F. Donovan di Xavier Dolan, L'isola dei cani di Wes Anderson, The killing of a sacred deer di Yorgos Lanthimos, Hostiles di Scott Cooper.

Prima di concludere il pezzo voglio ringraziare tutti/e quelli/e che hanno letto gli articoli proposti. I pezzi più letti e più visualizzati dal pubblico sono i seguenti:

Cinema: Manifesto e la doppia recensione Assassinio sull'Orient Express - Happy End
Musica: Automatic for the people dei R.e.m. e Into the wild

Segnalateci i vostri film più attesi! Auguro alla Redazione del Becco, a tutti i nostri lettori e alle nostre lettrici un 2018 pieno di soddisfazioni. Continuate a seguirci! Nel 2018 ci saranno tante sorprese!

Ultima modifica il Martedì, 26 Dicembre 2017 19:05
Tommaso Alvisi

Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant'altro.

Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.

Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.

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