Sabato, 29 Dicembre 2018 00:00

Il cinema del 2018: top e flop dell'anno che sta per finire

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Il 2018 ci dice che il nostro cinema è fortemente in crisi. Non potrebbe essere altrimenti, visto e considerato il momento storico che stiamo vivendo. A livello produttivo si cerca il guadagno facile, "quello che il pubblico chiede" e questi sono i risultati. Vi faccio un esempio: storicamente in Italia i film musicali spesso andavano male. Quest'anno incredibilmente sono ai vertici. L'effetto nostalgia di Freddy Mercury ha portato in alto "Bohemian Rhapsody" e l'ennesimo remake di "A star is born" ha consacrato Lady Gaga.

Tuttavia il nostro cinema d'autore ha sempre qualità altissima. Nel 2018 i film di Moretti, Garrone, Sorrentino e Rohrwacher hanno avuto un discreto successo anche all'estero. Senza dimenticare il film evento sul caso Cucchi ("Sulla mia pelle"). Il 2018 a livello di incassi è stato molto povero. Già dal 2019 sono stati presi alcuni provvedimenti. Vedremo se cambierà, a cominciare dall'estate. Per la prima volta dopo tanti anni verranno programmati anche film di cartello come accade in tutto il mondo. Questo cambiamento sembra positivo, innanzitutto perchè ha fatto dialogare i vari distributori. Un evento epocale. La cosa negativa è che il nostro mercato è dominato dalle major americane che, anche nel 2019, investiranno prevalentemente su cartoni, cinecomics, reboot, remake e quant'altro. Nelle prime dieci posizioni del boxoffice ci sono soltanto opere di Warner, Fox, Disney e Universal. Prevalentemente film musicali, cartoni, fantasy e d'azione. La sorpresa è sicuramente Bohemian Rhapsody che ha sbaragliato la concorrenza con numeri da capogiro, mentre il film dato per sicuro vincitore (il mediocre sequel/remake di Mary Poppins) probabilmente non arriverà nelle prime posizioni.


Ecco in dettaglio il boxoffice della seconda parte del 2018:

1) “Bohemian Rhapsody” di Bryan Singer 18.9 mln di euro – 20th Century Fox
2) “Animali fantastici: I crimini di Grindelwald” di David Yates 12.7 mil. di euro – Warner Bros
3) “Hotel Transylvania 3” di Genndy Tartakovsky 12.2 mil. di euro – Sony/Warner Bros
4) “Gli Incredibili 2″ di Brad Bird 12 milioni di euro –Walt Disney
5) “Lo schiaccianoci e i quattro regni” di Lasse Hallström e Joe Johnston 9.4 mil. di euro - Disney
6) “Venom” di Ruben Fleischer 8.4 mil. di euro - Sony / Warner Bros
7) “A star is born” di Bradley Cooper 6.7 mil. di euro - Warner Bros
8) “The Nun – La Vocazione del Male” di Corin Hardy 5.4 mil. di euro – Warner Bros
9) “Mission: Impossible : Fallaout” di Christopher McQuarrie 5.2 mil. di euro – 20th Century Fox
10) "Il Grinch" di Peter Candeland e Yarrow Cheney 5.1 mil. di euro – Universal Pictures

Flop 

In attesa dei top, ecco intanto la flop 20. La classifica tiene conto di vari parametri: qualità, attese, livello di investimento, regista, qualità del cast tecnico e artistico, sceneggiatura, marketing. Vi faccio alcuni esempi: A star is born è stato un successo al botteghino, ma è la quarta versione di un film del 1936. Non aggiunge niente a ciò che abbiamo visto. La stessa cosa per i cinepanettoni italici, per il remake (camuffato) di Mary Poppins e per Venom. Per Solo e Gotti invece ci sono roboanti flop ai botteghini che, uniti alla qualità del film, li condannano. Le prime due posizioni vi sembreranno scelte da manicomio, eppure la qualità di queste opere sono veramente di basso livello.

20 Ore 15:17 Assalto al treno
19 Venom
18 Moschettieri del Re
17 A Star is born
16 Solo: A Star Wars Story
15 Red Sparrow
14 Gotti
13 Ritorno al bosco dei 100 acri
12 Macchine mortali
11 Fire Squad
10 Robin Hood
9 Arrivano i prof
8 Natale a 5 stelle
7 Jumanji - Benvenuti nella giungla
6 Cosa fai a Capodanno?
Eccoci alle prime 5 posizioni.
5 Il ritorno di Mary Poppins: La Disney ogni poco ci rivoga l'effetto nostalgia. Lo ha fatto con Star Wars, con i suoi classici: inizialmente ha funzionato, poi alla lunga ha stancato. Adesso ci riprova con la stucchevole ruffianeria da feste natalizie di Mary Poppins. In pratica un remake del film di 54 anni fa. Vedere attori di altissimo livello come Firth, Streep, Whishaw e Blunt ridotti così fa male al cuore. Qui c'è troppo zucchero, la pillola non va giù e viene il diabete. Chissà come finirà il film, eh?
4 Amici come prima: Tornano Boldi e De Sica, torna il cinepanettone per eccellenza. Minestra riscaldata, solite gag, solite battute sul basso andante. Il bello è che provano a confrontarsi con i cult di Billy Wilder e i limiti vengono inevitabilmente fuori.
3 Il vegetale: Già non sa cantare, in più la Disney lo fa anche recitare. Rovazzi imita Zalone. Se questo è il futuro del cinema italiano, meglio guardare altrove.
2 Mamma Mia! Ci risiamo. A me il musical non fa impazzire. Vedere attori come Skarsgard, Firth, la Streep ridotti in questo stato, fa veramente male.
1 Cinquanta sfumature di rosso: Un film totalmente vuoto. Manca totalmente la regia, gli attori sembrano due manichini (specie lui). E questo era annunciato come il gran finale. Cinquanta sfumature di allarme rosso.

Top 50

Dopo i flop, ecco cosa c'è da ricordare del 2018 cinematografico
 
50 Opera senza autore
49 Il primo uomo
48 Widows - Eredità Criminale
47 La casa sul mare
46 L'albero dei frutti selvatici
45 Un affare di famiglia
44 A beautiful day (You were never really here)
43 Una storia senza nome
42 Millennium - Quello che non uccide
41 A ghost story
40 Benedetta follia
39 I fantasmi di Ismael
38 Angel Face
37 Io sono tempesta
36 Ella e John
35 Il ragazzo invisibile - Seconda Generazione
34 Tre volti
33 Quello che non so di lei
32 Senza lasciare tracce
31 Downsizing
30 Ready Player One
29 Un posto tranquillo - A quiet place
28 Molly's game
27 Sono Tornato
26 I segreti di Wind River
25 Il sacrificio del cervo sacro
24 Don't worry
23 Lontano da qui
22 Roma
21 Morto Stalin se ne fa un altro
20 Ostili - Hostiles
19 The old man & the gun
18 Soldado
17 La ballata di Buster Scruggs
16 Lazzaro felice
15 Loro
14 L'ora più buia
13 Bohemian Rhapsody
12 Fahrenheit 11/9
11 The Post

Analizziamo posizione per posizione la top 10. Ci sono un po' di sorprese e ben tre film italiani.

10 Santiago, Italia (Nanni Moretti)
Torna Moretti. Un documentario semplice, diretto, essenziale, attualissimo che pone domande importanti. Cosa hanno in comune il Cile del 1973 e l'Italia di oggi? Purtroppo tante cose.

9 Sulla mia pelle (Alessio Cremonini)
Ancora un film italiano attualissimo che lascia basiti e senza fiato. Il caso Cucchi è sicuramente emblematico per l'epoca che viviamo. Al resto ci pensa un Alessandro Borghi semplicemente straordinario. Non è un caso che abbia fatto scalpore.

8 Il filo nascosto (Paul Thomas Anderson)
L'ultima pellicola di P.T. Anderson non è originale (prende spunto da Rebecca di Hitchcock), ma è cinema d'autore di massimo livello. Ogni dettaglio è al suo posto, tutto sa di ricercato, di voluto. Sembra un'opera d'arte. Al resto ci pensano la rivelazione Vicky Krieps che riesce nell'impresa di tener testa a un magnifico Daniel Day Lewis, giunto al suo ultimo film. Oscar ai costumi meritato.

7 L'isola dei cani (Wes Anderson)
Il ritorno di Wes alla stop motion dopo Fantastic Mr Fox. La solita cura dei dettagli, la solita vasta gamma di colori, il solito nutrito cast di attori/amici per un film d'animazione politico e attuale che vanta forti influenze dal cinema giapponese. Se siete cinefili, quest'opera vi entusiasmerà. Orso d'argento a Berlino per la miglior regia.

6 Blackkklansman (Spike Lee)
Dopo "Fa' la cosa giusta", l'afroamericano Spike Lee torna al cinema che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Una storia talmente incredibile da non essere vera, nonostante sia successa. Un poliziotto afroamericano prende contatti con il KKK, infiltrando il collega ebreo. Magistrale la coppia John David Washington - Adam Driver. Premiato con il Grand Prix a Cannes.

5 In Guerra (Stephane Brizè)
Le ragioni della sconfitta della sinistra, la difesa del posto di lavoro, le battaglie della classe operaia, la rabbia della classe media. Tutti questi temi sono raccontati in maniera maestosa da Brizè che torna a ruggire dopo "La legge del mercato". Strepitoso il protagonista Vincent Lindon. Film neorealista francese che manca terribilmente al cinema italiano che inventò il genere tra gli anni '60 e '70.

4 La Forma dell' Acqua (Guillermo Del Toro)
Del Toro, dopo il meraviglioso Il labirinto del fauno, torna a graffiare con una storia d'amore classica sullo sfondo della Guerra Fredda anni 50. Annienta la favoletta del principe azzurro made in Disney e riesce ad elevare la sfida. Una love story inconsueta, camuffata da noir, tra una muta e un "mostro" ai tempi della Guerra Fredda. Maestosi gli interpreti: dal cattivo Shannon alla protagonista Hawkins, passando per i ruoli di contorno. Leone d'Oro a Venezia e 4 premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Chapeu.
Eccoci arrivati ai 3 film migliori del 2018

3 Dogman (Matteo Garrone)
Il miglior film italiano dell'anno. Ispirato al fatto di cronaca del Canaro della Magliana, il regista romano lo rilegge in maniera impeccabile. Questo film è la summa di tutte le opere precedenti del regista romano. Un film sontuoso dominato da un Marcello Fonte giustamente premiato come miglior attore a Cannes. In parole povere Garrone è sempre Garrone.

2 L'uomo che uccise Don Chisciotte (Terry Gilliam)
Come si fa a non amare quel pazzo di Terry Gilliam? Dopo 25 anni di burocrazia, liti, ritardi, alluvioni e casini vari, l'ex Monty Phyton è riuscito a finire il suo film testamento: il Don Chisciotte di Cervantes. Un film attualissimo che ci spiega cosa significa districarsi oggi tra sogno e realtà, tra verità e illusione. Ben assortita la coppia Pryce - Driver. Ironico, riflessivo, incisivo e in linea con le opere precedenti di Terry Gilliam (su tutte La leggenda del re pescatore).

Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Martin McDonagh)
Visto quello che sta succedendo nel mondo, questo è il film dell'anno. Parla di odio, rabbia e rancore. I ragionamenti di pancia portano a cambiare le persone, ma spesso non in meglio. Una madre in cerca di vendetta ingaggia una lotta contro i poliziotti. Compra tre manifesti pubblicitari con messaggi controversi per smuovere le acque. Lo sceriffo di Ebbing prova a farla ragionare. Lei non ci sente. Inizia una guerra senza esclusione di colpi (anche bassi). Oscar sacrosanti per McDormand e Rockwell. Il regista ha pensato al film girando sull'autobus nelle ore di punta. Questo dovrebbe far meditare.


Adesso ecco dieci film significativi che usciranno nel primo trimestre del 2019. Queste pellicole sono già state annunciate. Ci sarebbe anche "La casa di Jack" di Lars Von Trier, ma la data non è ancora stata annunciata. Per ora si sa solo che uscirà tra febbraio e marzo.

1 La favorita (24 Gennaio) di Yorgos Lanthimos
2 Vice (3 gennaio) di Adam McKay
3 Il corriere (7 Febbraio) di Clint Eastwood
4 Il primo re (31 gennaio) di Matteo Rovere
5 Benvenuti a Marwen (10 Gennaio) di Robert Zemeckis
6 Green book (31 gennaio) di Peter Farrelly
7 Van Gogh - Sulle soglie dell'eternità (3 gennaio) di Julian Schnabel
8 The front runner (21 Febbraio) di Jason Reitman
9 Non ci resta che il crimine (10 Gennaio) di Massimiliano Bruno
10 La mia vita con John F. Donovan (7 marzo) di Xavier Dolan

Grazie a tutti per averci seguito! Le recensioni riprenderanno regolarmente dal prossimo 5 gennaio. Tanti auguri a tutta la redazione e a tutti i lettori!


Immagine liberamente tratta da www.wikipedia.org
Ultima modifica il Venerdì, 28 Dicembre 2018 16:57
Tommaso Alvisi

Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant'altro.

Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.

Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.

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