L’associazione Il Becco, con i fondi del DSU Toscana destinati alle attività studentesche, promuove una giornata di confronto, in forma di conferenza, agli studenti di tutte le discipline che vogliano condividere le proprie riflessione sul concetto di potere inteso nelle sue diverse accezioni e nei sui diversi aspetti, intercettando ed esaminando quelle dinamiche della società che intrecciano il tema del potere nelle sue diverse manifestazioni.
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I greci antichi si avvalevano di due termini differenti per indicare due diverse accezioni del potere: δύναμαι stava ad indicare l’avere la facoltà, il mezzo, la possibilità oggettiva o la capacità effettiva di fare qualcosa nelle condizioni permesse dalla realtà e nei limiti determinati dalle leggi della fisica e dalla nostra condizione umana; il verbo ἰσχύω invece era usato nel senso di “avere influenza, esercitare un’influenza”, possedere cioè la capacità di condizionare, influenzare o modificare per imposizione la volontà di altri. Questi due significati si intrecciano tra loro: il potere individuale inteso come autonomia decisionale del singolo o del gruppo entra in conflitto con un potere esterno che, direttamente o indirettamente, ne condiziona e ne determina l’azione, il pensiero, il comportamento.
Sul concetto di Potere si sono interrogati in molti, fin dall’antichità. Per i sofisti, ad esempio, il potere era strettamente collegato al linguaggio, alla parola. Hobbes ha dotato di legittimità il potere politico in quanto frutto di un patto reciproco tra cittadini per la loro autoconservazione. Il sociologo Max Weber ha definito il potere (distinguendolo da potenza, Macht) come la capacità di un soggetto di esercitare un controllo (ricorrendo talvolta anche all’uso della forza) sul comportamento di altri individui sociali (“la possibilità di trovare obbedienza, presso certe persone, ad un comando che abbia un certo contenuto”). Per Foucault esiste un legame indissolubile tra potere e sapere, che si condizionano a vicenda, ed il filosofo ha mostrato come non ci sia verità che non sia imbrigliata in un rapporto di forza e che sapere e scienza sono di per sé micro-forme di potere, così come lo è il linguaggio. Questi esempi, qui solamente abbozzati ed estremamente semplificati, sono solo alcuni dei moltissimi che ineriscono alla definizione di potere e ai suoi aspetti valoriali.
Oggi è sempre più complesso capire il rapporto tra volontà personale ed influenze esterne, tra libertà di determinazione individuale e scelte imposte da un potere che può agire sia in maniera esplicita, violenta, coercitiva, sia in maniera defilata e pervasiva, agendo sulla formazione della propria autoconsapevolezza e sulla percezione della realtà.
Il potere si esprime in ogni ambito della nostra esistenza, dalla politica, alla religione, all’etica, alla comunicazione, al linguaggio, all’arte, alla scienza e i suoi effetti possono essere più o meno espliciti, più o meno dannosi.
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Ai partecipanti si richiede di inviare un abstract di 500 parole che, partendo dalle diverse accezioni del termine “potere”, vada a esaminare le forme ed i modi con cui il potere si esprime (o si è storicamente espresso), le manifestazioni presenti e passate del potere gli effetti che esso produce nella sfera privata, pubblica, individuale, le modalità con cui oggi la società si rapporta con il potere e chi lo detiene; preferibilmente (ma non obbligatoriamente) scegliendo una di queste linee di riflessione:
• Hard Power e Soft Power
• Filosofia e potere
• Comunicazione, storytelling e creazione/manipolazione del consenso
• Il concetto di potere nel corso della storia
• Rapporto tra potere e società
• Geopolitica e nuove sfide
• Minoranze e maggioranze
• Rivoluzioni
Agli autori selezionati sarà richiesto di produrre un elaborato di lunghezza tra le 2000 e le 9000 parole che dovrà poi essere esposto in una relazione di 15 minuti in occasione della conferenza conclusiva che si terrà giovedì 1 dicembre 2016 a Firenze.
I lavori saranno valutati da una commissione apposita e l’autore dell’elaborato ritenuto più interessante sarà premiato con un buono acquisto per libri di 50 euro. Gli elaborati dei partecipanti saranno pubblicati su un numero della rivista Il Becco e sul sito www.ilbecco.it.