Per la prima volta infatti i Paesi del BRICS sarebbero finalmente in grado di bloccare lo scompiglio creato dagli Stati Uniti nel loro campo e a danno dei loro alleati, riuscirebbero a mantenere in carica governi a loro amici e fermerebbero – almeno per un po' – il rafforzarsi dell'islamismo radicale sunnita con effetti positivi per Russia e Cina, due Paesi che si trovano a fronteggiare l'estremismo religioso sul proprio territorio nazionale.
E' ancora presto per dirlo, ma un tale esito del conflitto siriano, che comunque continuerebbe in forma di “guerra sporca” e tramite l'appoggio logistico all'opposizione armata, oltre a salvare numerose vite rappresenterebbe la fine dell'egemonia indiscussa degli Stati Uniti e l'affermarsi di un mondo in concreto multipolare: un mondo in cui anche l'economia più forte con l'esercito tecnologicamente più avanzato deve scendere a patti con gli altri attori internazionali, un mondo che sembrava sparito definitivamente nel dicembre del 1991 e che riaffiora oggi ancora zoppicante ma con grandi prospettive davanti a sé.