Panama Papers: caos politico in Islanda
La prima testa a cadere a seguito dello scandalo sollevato dalla pubblicazione dell'inchiesta relativa ai "Panama Papers" è quella del Premier Islandese Sigmundur Davíð Gunnlaugsson. Esponente di spicco del centrista e liberale Partito Progressista, il giovane Gunnlaugsson (classe '75) ha vinto le elezioni politiche del 2013 in coalizione con la destra del Partito dell'Indipendenza, regalando al fronte dei conservatori una vittoria elettorale schiacciante.
Sleepdrunk Seasons #2: i protagonisti della nuova scena islandese
La nuova centralità assunta dalla musica Islandese nel panorama internazionale ha permesso negli ultimi dieci anni un proliferare di formazioni e progetti volti alla sperimentazione nei territori più variegati della galassia rock. Se nel precedente articolo (vedi qua) abbiamo provato a mettere in evidenza gli elementi generali che compongono e costituiscono la nuova generazione islandese, è ora il momento di passare in rassegna i protagonisti di questo movimento.
Una delle tante vie islandesi alla musica alternativa è quella di un pop sofisticato, classicista e fastoso. Protagonisti assoluti di questo genere sono una delle prime band a emergere dal sommovimento culturale avvenuto a metà del decennio scorso: gli Hjaltalín.
Primo di due articoli che si occupano degli ultimi dieci anni di musica islandese
Prima degli anni ottanta, la scena musicale islandese era estremamente chiusa e autoreferenziale: a dominare erano cantautori e complessi di musica tradizionale vichinga, i quali però, al di fuori del territorio nazionale, suscitavano più l’interesse degli etnomusicologi che degli appassionati.
Lo scorso 31 maggio le elezioni comunali celebrate in Islanda hanno visto l’ennesima affermazione della destra xenofoba e nazionalista del Framsóknarflokkurinn (letteralmente Partito Progressista) che col suo 10,7% dei consensi si è aggiudicata due dei 15 seggi che compongono il Consiglio Comunale di Reykjavik, ottenendo per la prima volta rappresentanza nella capitale dal 1974.
Il ritorno dei Sigur ros è un ritorno che prova a rispondere ad alcune domande. Dopo aver caratterizzato in maniera così profonda il decennio scorso, il gruppo islandese può ancora avere un ruolo centrale in quello attuale? Dopo tutto quello che hanno fatto in passato, possono veramente anche avere qualcosa di nuovo da dire? Il loro unico e irripetibile sound, un vincente ed altamente emozionante post rock realizzato tramite una sapiente e personalissima fusione di dream pop e ambient, ha rappresentato una delle pagine musicali più significative degli ultimi venti anni. Le loro atmosfere nordiche, apparentemente lontane e imperscrutabili, hanno in realtà saputo parlare un linguaggio universale, disegnando una geografia globale dei
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