Non soltanto Corea del Nord nella politica estera del Sol Levante: la settimana appena trascorsa ha infatti visto un lungo tour di Abe nel Medio Oriente. Prima tappa, il 30 aprile, gli Emirati Arabi Uniti dove Abe ha avuto colloqui con l'omologo Mohamed bin Zayed. Lo stesso giorno l'ADNOC, la compagnia statale che gestisce le concessioni dei pozzi petroliferi ha sottoscritto con JODCO, società creata dalla nipponica INPEX, l'accordo per lo sfruttamento del giacimento di Lower Zakum. La società nipponica, rappresentata dal presidente Toshiaki Kitamura, in febbraio aveva ottenuto l'estensione per altri 25 anni delle concessioni di Satah e Umm Al Dalkh. In quest'ultimo giacimento la sua quota di partecipazione è passata dal 12 al 40%.
Crisi in Venezuela: che destino per la rivoluzione bolivariana?
Il governo venezuelano di Maduro in questi ultimi mesi si trova di fronte a una grave crisi di consenso che tuttavia andrebbe indagata a fondo per capirne le reali cause. Se da un lato vi sono stati errori strategici di gestione della rivoluzione, già chiaramente riconoscibili nell'ultimo periodo di governo Chavez, oggi siamo di fronte alla stretta finale di ciò che resta della rivoluzione bolivariana.
La borghesia compradora ancora fortissima in un paese dal passato coloniale così importante è tornata a sferrare il suo attacco nel momento di maggior fragilità e isolamento del Venezuela incamminato sulla strada del Socialismo del XXI secolo. Non ci sono più né Fidel Castro né Hugo Chavez e il contesto internazionale, con l'imperialismo di Trump scatenato, appare propizio.
ENI ci ripensa. L’ Off-shore Ibleo "non s’ha da fare”
La notizia uscita pochi giorni fa rappresenta una “novità” inaspettata sul fronte delle estrazioni petrolifere. Il referendum di Aprile, quello famoso sulle trivelle (in mare), d’altronde poteva rappresentare un trampolino di lancio per le ambizioni economiche delle compagnie petrolifere stazionanti nel Belpaese. Si apprende direttamente dall’azienda del cane a sei zampe che l’intenzione di realizzare il nuovo impianto “Prezioso K” anche se permane, secondo una nota dell’azienda, il progetto Argo Cluster. Il colosso petrolifero fa sapere che dietro alla scelta si inseriscono motivazioni relative alla sostenibilità del progetto stesso, anche se tutto ciò a parere dei vertici di Eni non rappresenta un disinvestimento nell’area.
Lungo il confine nord-est dell'Ecuador la natura ha creato qualcosa di unico: qui gli ecosistemi amazzonici e andini si incontrano lungo l'equatore mescolandosi e garantendo una biodiversità unica al mondo in un contesto in buona parte incontaminato. In un solo ettaro ci sono più specie di alberi che in tutto il Nordamerica. Alcune cifre possono renderci facilmente chiara la rarità e l'importanza di questa piccola fetta di mondo: 153 specie di anfibi (record mondiale), oltre 600 specie di uccelli e 183 di mammiferi. Tutto questo è tutelato dai 10.000 km2 del Parco Nazionale Yasunì, dichiarato Riserva della Biosfera dall'UNESCO, nel quale vivono pure svariate popolazioni indigene fra cui Tagaeri e Taromenane, le ultime a non aver mai avuto, volutamente, alcun tipo di rapporto diretto con la “civiltà”.
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