Alex Marsaglia

Alex Marsaglia

Nato a Torino il 2 maggio 1989. Laureato in Scienze Politiche con una tesi sulla storica rivista del Partito Comunista Italiano “Rinascita” e appassionato di storia del marxismo. Idealmente vicino al marxismo eterodosso e al gramscianesimo.

Sabato, 14 Settembre 2013 00:00

Estate: lavoratori schiavi per una stagione

I dati sul turismo della stagione estiva appena trascorsa si dimostrano alquanto incerti: secondo il Centro Studi di Federalberghi il risultato complessivo del trimestre estivo è pari ad un +0,8% determinato da un -2,7% di clientela italiana e da un +4,7% di quella estera con un giro d'affari che, comunque, anche nel 2013 subirà una flessione quantificabile al momento in un -8%; le condizioni di chi sostiene il settore turistico col sudore versato quotidianamente, stagione dopo stagione, peggiorano inesorabilmente. Il calderone retorico dell'ottimismo come volano della crescita dunque non risparmia nessuno.

L'alto commissario delle Nazioni unite Pillay nell'aprile scorso sentenziò: «La detenzione arbitraria e perpetua per la maggioranza dei detenuti a Guantanamo, già prosciolti da ogni accusa o processo, e pronti ad essere trasferiti nei loro rispettivi paesi, o in paesi terzi disposti ad accoglierli, è una sistematica violazione del diritto internazionale da parte degli Stati Uniti», dunque «Guantanamo deve essere chiusa».

Marx, nella seconda sezione del libro I del Capitale, così sintetizzava la mercificazione della forza lavorativa: “il mutamento di valore del denaro che si deve trasformare in capitale non può verificarsi in questo stesso denaro, in quanto esso, quale mezzo d'acquisto e quale mezzo di pagamento, realizza soltanto il prezzo della merce che acquista o paga, mentre, quando rimane nella sua propria forma, si solidifica in pietrificazione di grandezza di valore immutabile. E il mutamento non può neanche derivare dal secondo atto della circolazione, la rivendita della merce, in quanto tale atto fa solo tornare la merce dalla forma naturale alla forma di denaro. Per questo occorre che il mutamento avvenga nella merce acquistata nel primo atto, D-M, ma non nel suo

L'autore dell'attuale legge elettorale - peggiorativa rispetto alla stessa legge Acerbo, nonché messa in discussione dalla stessa Cassazione che ha sollevato la questione di costituzionalità - poteva esimersi dall'esprimere il suo pensiero sul grave affronto fatto dal Pd con l'inserimento di un ministro donna e di colore? Ovviamente no e com'è suo solito l'ha fatto nel peggiore dei modi, cioè tornando al Manifesto della Razza degli pseudoscienziati fascisti. La storpiatura del darwinismo compiuta da Calderoli è risultata evidente a tutti tranne che alla senatrice Fuksia del M5S e a Cota (il che dice tutto sulla qualità dell'attuale opposizione parlamentare): discendiamo dalla scimmia, ma qualche “razza” è meno evoluta e quindi più vicina allo status di ominide. Mentre la

Lunedì, 08 Luglio 2013 00:23

Il debito è vostro

Il grido sorto nel cuore dell'occidente quando nel settembre 2011 a Wall Street i manifestanti si accingevano a lanciare il movimento di occupazione delle piazze è oggi confermato dal Sole 24 Ore stesso: il debito pubblico è un debito privato. Il 99% l'aveva detto all'1%: “il debito è vostro”.
Il 2010 è stato l'anno di svolta di questa crisi proprio perché lungi dall'innescarsi una ripresa dell'economia mondiale si è verificata la più tremenda offensiva di classe da oltre un secolo. I governi hanno travasato l'enorme debito privato nei conti pubblici, facendo diventare la crisi delle banche una

Da uno sguardo più ampio sulla diffusione mafiosa, che comprenda più in generale la situazione europea, possiamo poi facilmente notare come dalla scomparsa dell'Unione Sovietica e con la conseguente balcanizzazione dell'est europeo, sia emerso un fenomeno ben più grave e probabilmente inedito a livello storico. Questo fenomeno è quello dei Mafia-State, ossia del tragico passaggio: dalla presenza della mafia all'interno dello Stato, all'inglobamento dello Stato stesso all'interno della mafia. (vedi inchiesta di Foreign Affairs qui). Come viene fatto notare nell'inchiesta di Naìm: l'assenza dell'Italia (e del Giappone con la Yakuza) dalla lista è ascrivibile alla lunga e assodata tradizione di legami tra mafia e Stato (vedi ricostruzione storica su L'Internazionale qui). Dunque, viviamo una situazione particolarmente paradossale: l'Italia non fa neppure più notizia, è scontato persino per Foreign Affairs che punta

Martedì, 18 Giugno 2013 00:00

Italia: Mafia-State che non fa più notizia

È ormai luogo comune la diffusione del fenomeno mafioso anche al Nord Italia. Nonostante i maldestri tentativi della Lega, rivolti a far passare il fenomeno come “occasionale”, “episodico” e sostanzialmente dovuto al confino di qualche boss nelle città settentrionali del paese; il fenomeno mafioso si sta strutturando sempre più come un processo organico al nostro sistema economico e credo che sarebbe vano affrontare il problema scindendolo dalla base economica capitalista che lo genera (e lo accentua).

Giovedì, 06 Giugno 2013 00:00

Venire da lontano e non sapere dove andare

Quale analisi per ripartire?

Il panorama della società italiana in cui i comunisti agiscono e che occorre analizzare vede: un partito-azienda e un partito-apparato governare assieme in un governo politico, dopo aver sostenuto un governo tecnico sceso in politica. Nulla di più catastrofico. L'unica opposizione parlamentare di rilievo è confinata ad un movimento con evidenti pulsioni personalistiche e di destra su temi nodali come la cittadinanza, e questo nonostante la sua “pancia” comprenda molti che fino a qualche tempo fa non avevano remore a definirsi “di sinistra”, ma che oggi cantano in coro la cantilena della “fine delle ideologie” (questo dovrebbe interrogarci sulla necessità di una politica ideologica nel post-ideologico trionfante).

La chiamano “Madre del loro sfruttamento”, è la Granarolo: l'impresa casearia italiana che dovrebbe dare il latte, ma in realtà come M. Thatcher lo toglie per accumulare profitti privati e lasciarli socialmente inutilizzati, o peggio. Infatti, l'impresa italiana leader nel mondo della produzione lattiera non solo affama i suoi dipendenti e attacca i loro diritti con pratiche illegali, ma applica pure nuove forme di dominio e asservimento della manodopera.

Martedì, 14 Maggio 2013 00:00

Cacciabombaridieri F35: un caso emblematico

Monopolio economico e del potere tra multinazionali e dominio militare.
Il caso emblematico degli F 35 di Cameri.

Cameri (NO), il cantiere dei nuovi F35 voluto dal neutrale e austero governo Monti è lì, pronto a sfornare nuove macchine di morte in nome del “progresso” e della “crescita economica”. Questo stabilimento incarna bene l'aspetto deumanizzante del nostro modello economico. Infatti, nell'estate scorsa l'austero governo “tecnico” ha deciso un cospicuo intervento pubblico per finanziare la costruzione di caccia-bombardieri - nonostante il periodo di crisi economica gravissima - contraddicendo così le linee guida del pensiero economico austeritario. Il muro del silenzio calato sulla vicenda, nonostante la campagna elettorale, ha dato modo di occultare ai più le connivenze politiche del Pd che consentirono la realizzazione del progetto in totale assenza di opposizione.

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