Una rivisitazione del passato volta anche ad obiettivi politici immediati, l'opinione del Presidente del Partito Comunista Giapponese Shii, il quale vede queste operazioni revisioniste inserite nel quadro di un percorso volto a far diventare il Giappone una potenza militare alleata degli Stati Uniti.
L'inquietante quanto naturale parallelismo tra quella fase storica e l'attuale Giappone ha qualche punto di appiglio proprio nelle nuove linee guida per la difesa nazionale approvate dal governo lo scorso 17 dicembre.
Il piano prevede un rafforzamento delle Forze di Autodifesa funzionale al loro eventuale impiego all'estero. In risposta alla nuova area di difesa aerea cinese ed alle mosse nordcoreane è previsto un rafforzamento del settore aereo e la creazione di un'unità simile ai marines a stelle e strisce.
Spostandosi sulle vicende interne, il 19 dicembre sono giunte le dimissioni del governatore di Tokyo Naoki Inose. Il passo indietro del politico conservatore giunge il giorno successivo alla decisione dell'Assemblea Metropolitana di istituire, su proposta del Partito Comunista, una commissione d'indagine sui finanziamenti ricevuti dalla Tokushukai. Operante nel settore sanitario l'impresa è di proprietà di Torao Takuda, padre del deputato Takeshi. Inose ha smentito che il denaro ricevuto fosse un finanziamento dichiarando trattavasi di un prestito personale.
(con informazioni di Japan Press Weekly 18 - 24 dic. 2013)
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