Proprio al fine di chiedere al governo la cancellazione dell'aumento delle tasse sui consumi si è tenuta il 28 gennaio presso l'Anfiteatro Hibiya di Tokyo una partecipata assemblea (1.600 persone) di piccoli commercianti: “lavoreremo per un cambiamento nelle attuali politiche e per ottenere il sostegno per le piccole e medie imprese, per la cancellazione dell'aumento delle tasse sui consumi, e per una crescita de redditi al fine di far riprendere l'economia” ha dichiarato durante il proprio intervento Minoru Kokubun, presidente dell'organizzazione Zenshoren.
Negli stessi giorni si è tenuta a Tokyo un'assemblea nazionale della federazione giapponese dei sindacati dei lavoratori dei trasporti su gomma, organizzazione che raggruppa tra gl'altri conducenti di taxi e scuolabus. Il sindacato, tramite il discorso di apertura del proprio presidente Takashiro, ha espresso la propria netta contrarietà all'aumento delle tasse sui consumi (particolarmente colpito sarebbe in questo caso il settore dei taxi) ed ha adottato un programma di azione per ottenere aumenti salariali. Le azioni rivendicative dovrebbero avere il loro culmine in una giornata nazionale di lotta da tenersi il 6 marzo proprio in coincidenza con le trattative tra sindacati e Ministero dei Trasporti.
In materia pensionistica si registra il pieno successo dell'azione intrapresa dal Sindacato Giapponese dei Pensionati contro il taglio delle pensioni. L'organizzazione guidata da Hiroyasu Tomita aveva invitato i beneficiari ad inoltrare ricorsi amministrativi contro i tagli agli assegni pensionistici (tagli in parte già effettuati lo scorso ottobre ed in parte progettati per aprile di quest'anno). I ricorsi presentati sono stati oltre 110.000, “dietro questi ci sono altri trenta milioni di pensionati arrabbiati” ha dichiarato Tomita.
(con informazioni di Japan Press Weekly 29 genn. - 4 febb. 2014)
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