Il tema del diritto alla cosiddetta autodifesa collettiva è stato posto anche durante la Conferenza Internazionale contro le Bombe Atomiche e all'Idrogeno tenutasi a Hiroshima dal 2 al 4 agosto. Alla importante riunione il vicepresidente del Partito Comunista Ogata ha stabilito un parallelo storico tra l'attuale politica di sicurezza nipponica e la teoria della deterrenza messa in atto dalle potenze nucleari nel secolo scorso. Un messaggio di appoggio al convegno è stato inviato dal Presidente del Kazakistan Nazarbayev, erano inoltre presenti delegati provenienti da Filippine, India, Stati Uniti, Russia, Corea del Sud, Vietnam e Isole Marshall. Sempre in ambito di politica della sicurezza lo scorso 31 luglio un gruppo di ricercatori universitari ha convocato una conferenza stampa per manifestare la propria opposizione al coinvolgimento delle università e degli istituti di ricerca nello sviluppo di nuovi armamenti.
Il professore emerito Satoru Ikeuchi dell'Università di Nagoya ha sottolineato come con il governo Abe il numero di progetti di ricerca che vedono coinvolti il Ministero della Difesa e le università siano cresciuti rispettivamente a quattro e cinque nel 2013 e 2014 contro la media negli anni precedenti (e fino al 2012, anno di insediamento del secondo governo Abe) di uno l'anno. “In linea con le politiche militariste del governo Abe, il Ministero della Difesa apertamente spinge per progetti di ricerca congiunti” ha affermato il docente. “Mentre si riducono gli stanziamenti per la ricerca alle università lo Stato cerca di attirarle con i programmi di ricerca congiunti sulle armi” ha sottolineato Junji Akai, professore emerito all'Università di Niigata.
Nel contempo il periodico comunista Akahata rivela che è già stato già scelto, in gran segreto, il general contractor che dovrà dare avvio ai lavori di costruzione della nuova base militare nel distretto di Henoko presso la città di Nago (Prefettura di Okinawa).
Secondo la fonte di Akahata ad aggiudicarsi l'appalto è stata la Taisei Corporation, una delle maggiori aziende nipponiche nel settore edile.
In ambito economico, una ricerca promossa dal Ministero degli Interni e pubblicata lo scorso 29 luglio mostra come nel mese precedente la spesa per i consumi delle famiglie in seguito all'aumento della tassa sui consumi sia scesa percentualmente molto di più rispetto a quanto avvenuto in seguito all'aumento della stessa tassa nel 1997. Parallelamente al calo dei consumi che colpisce i redditi tanto dei lavoratori dipendenti quanto dei dettaglianti nessuna nuova buona sul fronte salariale. In ambito di salario minimo un organismo consultivo del Ministero del Lavoro (il Consiglio Centrale per i Salari Minimi) ha proposto che la media nazionale dei salari minimi subisca un accrescimento di 16 yen (11 centesimi di euro).
Attualmente la media dei salari minimi per ora è di 764 yen (poco più di 5,50 euro), sulla base delle indicazioni provenienti dal Consiglio Centrale ciascuna prefettura stabilirà l'importo del salario minimo sul proprio territorio.
Una così bassa crescita porterà il salario minimo ad una media di 780 yen, un aumento del 2,1% rispetto allo scorso anno insufficiente tuttavia a coprire l'aumento (del 3%) della tassa sui consumi. In aumento sarebbero inoltre le disparità tra i salari minimi tra le diverse regioni. “I giovani si dirigeranno verso le aree urbane se continuano a vedere poche opportunità lavorative e bassi salari. L'attuale sistema di salari minimi differenti da regione a regione non è in grado di risolvere questa situazione” ha affermato Yonosuke Ogoshi dell'Istituto di Ricerca del Movimento Operaio chiedendo l'istituzione di un salario minimo nazionale.
Nel contempo il congresso nazionale del sindacato Zenroren tenutosi a Tokyo dal 27 al 29 luglio ha auspicato la caduta del governo Abe e la ferma opposizione della confederazione alle politiche portate avanti dai conservatori tanto in tema di difesa quanto di politiche del lavoro. Pieno appoggio alle iniziative di lotta del sindacato è stato espresso dal Presidente del Partito Comunista Shii, intervenuto durante la prima giornata del congresso. L'assise ha anche rinnovato i propri vertici nazionali eleggendo il nuovo Presidente Yoshikazu Odagawa ed il nuovo Segretario Generale Hisashi Inoue.
(con informazioni di Japan Press Weekly 30 lug. - 12 ago. 2014)