Sulla vicenda delle decontaminazioni nelle basi statunitensi dismesse è invece intervenuto, lo scorso 28 ottobre, il senatore del PCG Inoue durante una seduta della commissione Esteri e Difesa, della Camera alta.
Il nuovo accordo sulla cooperazione militare, recentemente sottoscritto, prevede che sia la nazione asiatica ad essere responsabile della decontaminazione da sostanze tossiche nelle aree precedentemente occupate da basi nordamericane. Il parlamentare comunista ha chiesto, anche alla luce di questa problematica, che l'accordo venga rivisto.
In ambito nucleare sembra avvicinarsi sempre più la riattivazione dell'impianto – gestito dalla KEPCO – di Satsumasendai (Prefettura di Kagoshima). Lo scorso 28 ottobre, l'assemblea cittadina, a maggioranza, ha votato una risoluzione favorevole alla riattivazione dell'impianto. Un ulteriore tassello nel percorso che porterà la centrale ad essere nuovamente operativa (dopo lo spegnimento precauzionale del 2011 a seguito degli eventi catastrofici che colpirono il Sol Levante) e che segue le relazioni favorevoli dell'Agenzia Regolatrice per il Nucleare ed il parere positivo del governo. Sull'eccessivo ottimismo dell'Agenzia Regolatrice rispetto a rischi di nuovi disastri naturali che possano, come conseguenza, causare crisi nucleari, è intervenuta nuovamente la Società Vulcanologica, che, lo scorso 3 novembre, ha inviato all'ente una proposta di modifica delle linee guida che permettono alle centrali di operare in aree in cui potrebbero verificarsi eruzioni vulcaniche (tra esse vi è anche la centrale di Satsumasendai).
(con informazioni di Japan Press Weekly 29 ott. - 4 nov. 2014)