In ambito nucleare, lo scorso 6 novembre, l'Assemblea della Prefettura di Kagoshima, a grande maggioranza, ha approvato una risoluzione favorevole alla riattivazione dell'impianto di Satsumasendai. Fortemente negativo il giudizio del Partito Comunista che con il deputato Akira Kasai ha rilevato come numerose cittadine nell'area di maggior rischio (cioè a meno di 30 chilometri dall'impianto) abbiano espresso parere contrario alla ripresa di operatività della centrale.
A suscitare perplessità vi è anche il piano di evacuazione predisposto dalla Prefettura ritenuto non realistico (in particolare riguardo i tempi necessari alla totale evacuazione della popolazione dall'area maggiormente a rischio) da Naomi Kamioka ingegnere del traffico e vicepresidente dell'Associazione per la Ricerca sui Problemi dei Trasporti e Diritti Umani intervistata dal periodico comunista Akahata.
Sul fronte welfare, lo scorso 6 novembre, il senatore comunista Akira Koike è intervenuto per chiedere al governo di porre un freno alla pratica - adottata da molte istituzioni locali - di confisca diretta ai conti correnti dei cittadini insolventi rispetto ai premi assicurativi sanitari. L'esponente comunista ha sottolineato che ad essere oggetto di confisca - in violazione di legge - sono anche gli assegni pensionistici e prestazioni a sostegno dell'infanzia. Nella sua risposta il Ministero ha assicurato che istruirà le autorità locali ad ascoltare le ragioni fornite dai cittadini insolventi prima di intervenire con prelievi forzosi sui conti correnti.
Sempre in ambito welfare, il 4 novembre, si è tenuta una manifestazione presso gli uffici del governo per chiedere un aumento delle risorse destinate ai servizi per l'infanzia. La manifestazione ha visto la partecipazione di circa 400 lavoratori del settore.
(con informazioni di Japan Press Weekly 5 - 11 nov. 2014)