Mercoledì, 13 Febbraio 2013 00:00

Pillole dal Giappone #5 – Il welfare sotto attacco

Scritto da
Vota questo articolo
(2 Voti)

I nuovi tagli al welfare agitano la società giapponese, una forte risposta popolare è stata la consegna di circa 100.000 firme al ministero guidato da Tamura.

Le firme sono state consegnate il 22 gennaio dai rappresentanti di un gruppo di associazioni per la difesa del carattere pubblico del sistema di welfare, tra essi, l'ex leader delle associazioni forensi Utsunomiya Kenji (già candidato per i comunisti ed altri partiti progressisti alla carica di governatore di Tokyo nelle elezioni del dicembre scorso) il quale ha dichiarato ad un funzionario del ministero: “l'aumento del numero dei percettori di prestazioni assistenziali è il risultato dell'espansione della povertà e dell'aumento del divario tra ricchi e poveri” invitando dunque il governo ad affrontare il problema ed a non peggiorarlo riducendo lo standard minimo di sussistenza (abbassando in sostanza la soglia sotto la quale si è considerati bisognosi di welfare benefits).

Inaba Tsuyoshi, rappresentante dell'organizzazione no profit Moyai ha sottolineato come una simile misura priverebbe molti giovani di sostegni finanziari per l'istruzione.

Proteste agitano anche il settore agricolo, la Federazione Nazionale dei Movimenti Contadini (Nominren) ha adottato lo scorso 23 gennaio, al termine della propria ventesima conferenza nazionale, un programma biennale di iniziative per contrastare l'adesione del Giappone all'Accordo Strategico Trans-Pacifico di Associazione Economica (attualmente in corso di negoziazione tra diversi Paesi che si affacciano sull'oceano Pacifico tra cui Stati Uniti ed Australia) e per rilanciare il settore agricolo.

Il Presidente Shiraishi Jun'ichi ha rimarcato nel proprio discorso di apertura il ruolo del Nominren a sostegno delle vittime della catastrofe del marzo 2011 e le pressioni esercitate per far ottenere le necessarie compensazioni ai residenti della Prefettura di Fukushima colpiti dall'incidente nucleare.

Alla conferenza è intervenuto anche il capo della segreteria del Partito Comunista Giapponese Ichida Tadayoshi il quale ha ricordato l'impegno del Nomrinen nel fornire cibo alle popolazioni colpite dallo tsunami e l'apertura a Fukushima da parte della Federazione di un negozio per la vendita diretta di prodotti agricoli verificandone la radioattività. Sull'Accordo Trans-Pacifico Ichida ha dichiarato: “lavoriamo insieme per informare i cittadini sui pericoli del trattato di libero commercio e per costringere Abe a rinunciare ad aderirvi”.

Prosegue nel contempo l'opposizione del Partito Comunista Giapponese ai “Liberal-Democratici con l'elmetto”, intervenuto ad una trasmissione televisiva, Ichida ha infatti manifestato l'opposizione del proprio partito ai tentativi dei conservatori di rivedere la legge sulle Forze di Autodifesa con l'obiettivo di facilitarne l'invio all'estero, utilizzando come scusa il sequestro avvenuto in Algeria nel quale hanno perso la vita dieci cittadini giapponesi. Nel sottolineare che i criminali vanno assicurati alla giustizia, Ichida ha allo stesso tempo messo in guardia sull'uso della forza come capace di alimentare una spirale di terrorismo e vendetta.

(con informazioni di Japan Press Weekly 23-29 genn. 2013)

Ultima modifica il Lunedì, 11 Febbraio 2013 10:16
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

Devi effettuare il login per inviare commenti

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.