Usualmente dura la posizione presa, lo scorso 16 gennaio, dal Portavoce del Ministero degli Affari Esteri di Pechino, Hong Lei rispetto all'attitudine nipponica di negare le atrocità connesse al massacro di Nanchino.
In ambito welfare, lo scorso 8 gennaio, la Federazione delle Istituzioni Mediche Democratiche del Giappone ha chiesto ai ministri delle Finanze e del Welfare un aumento delle somme destinate ai rimborsi delle prestazioni mediche e di assicurare adeguate risorse finanziarie ai servizi di assistenza.
I tagli alle strutture si riflettono principalmente sugli organici: la metà delle speciali case di cura di Tokyo soffrono di carenze croniche di personale. Una ricerca condotta lo scorso anno su 305 case di cura per anziani dal Consiglio Metropolitano per il Welfare ha mostrato come quasi la metà di esse avessero un rapporto lavoratori/pazienti inferiore allo standard fissato dal Governo. Nonostante queste deficienze il 59,7% di queste strutture non è in grado di assumere nuovi dipendenti.
Sulla vicenda, il 6 gennaio, è intervenuto il gruppo consiliare comunista all'Assemblea Metropolitana chiedendo al Governatore Masuzoe che si corrispondano cifre adeguate affinché le aziende del settore possano garantire un adeguato rapporto staff/pazienti.
(con informazioni di Japan Press Weekly 7 – 13 genn. 2015)