Importante manifestazione, lo scorso 3 maggio, a Yokohama, in difesa del carattere pacifista della Costituzione. La manifestazione ha visto la partecipazione di circa 30.000 cittadini: tra essi il premio Nobel per la letteratura Kenzaburo Oe.
Contro un processo che non tiene conto del cammino percorso dal dopoguerra da parte del Giappone anche il Presidente dei democratici Okada, che in un comunicato rilasciato in occasione del sessantottesimo anniversario dall'approvazione della Carta, afferma la possibilità che la Costituzione possa essere cambiata senza però rinunciare ai principi fondamentali del costituzionalismo nipponico.
Una manifestazione contro le armi nucleari, che ha visto la partecipazione di circa mille cittadini giapponesi coordinati dal Consiglio Giapponese contro le bombe A e H, si è invece svolta a New York il 26 aprile. Il giorno seguente sono iniziati i lavori della conferenza delle Nazioni Unite sul Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Tra i partecipanti alla manifestazione anche la senatrice comunista Yoshiko Kira.
Sempre in ambito militare è prossimo ad approdare in parlamento un pacchetto di dieci proposte - di provenienza governativa - volte a modificare la legislazione sull'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa.
Sul fronte lavoro, come era ampiamente prevedibile, si rincorrono voci che vedrebbero il ministro del Lavoro Yasuhisa Shiozaki intenzionato ad estendere la proposta di istituzione degli straordinari senza corrispettivo economico anche ad altri ambiti fino ad ora esclusi dalla bozza presentata dal governo.
Secondo quanto denunciato - anche con la diffusione di una registrazione - da un gruppo di avvocati che si occupano del fenomeno delle “black corporation”, il ministro, durante un incontro del think tank Japan Center for Economic Research ha affermato, in risposta all'obiezione mossa dalla Confindustria nipponica secondo la quale andrebbe abbassato il limite di reddito che sarà necessario per applicare la norma (che nella proposta del governo dovrebbe riguardare i lavoratori che guadagnano più di 10.750.000 yen l'anno), che “sarebbe apprezzato che taceste fino a quando il governo non sarà riuscito ad introdurre il sistema”.
Ciò indica la volontà del governo di utilizzare le “professioni alte” come testa di ponte per estendere in futuro il principio, alquanto medioevale, del lavoro straordinario senza corrispettivo economico.
Forte opposizione sulle nuove proposte di legge sul lavoro viene anche dai democratici: “il processo che si sta dipanando, nel quale il dibattito per cambiare la legislazione sul lavoro è unicamente considerato dal punto di vista della competizione industriale è discutibile. La crescita economica di una nazione non ha senso se i suoi cittadini non sono felici. Le condizioni del lavoro sono uno dei fattori alla base di ciò.” ha affermato il deputato, ed ex ministro, democratico Goshi Hosono.
(con informazioni di Japan Press Weekly 29 apr. - 12 mag. 2015 e dpj.or.jp)