Domenica, 19 Luglio 2015 00:00

Pillole dal Giappone #93 - La Cina preoccupata dal militarismo nipponico

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)

Pechino sempre più preoccupata dalle politiche militariste nipponiche. L’approvazione di alcuni disegni di legge del pacchetto per l'impiego delle Forze di Autodifesa all'estero ha suscitato la dura presa di posizione cinese. “Per ragioni storiche, le mosse del Giappone in materia militare e di sicurezza sono tenute strettamente sotto osservazione dai vicini asiatici e dalla comunità internazionale. [….] Quest’anno è il settantesimo anniversario della vittoria della Guerra Popolare Cinese di Resistenza Contro l’Aggressione Giapponese e della Guerra Mondiale Antifascista. In un momento nel quale le persone in tutto il mondo ricordano la storia e sperano per la pace, noi con forza chiediamo al Giappone di trarre le dure lezioni dalla storia, di seguire il percorso dello sviluppo pacifico, rispettando le preoccupazioni per la sicurezza dei suoi vicini asiatici ed astenendosi dal mettere a rischio la sovranità e la sicurezza cinese e dal danneggiare la pace e la stabilità regionale” ha dichiarato la Portavoce del Ministero degli Esteri della RPC Hua Chunying.
Fortemente critico per il processo accelerato, e per il definitivo stop alla discussione sui due disegni di legge approvati, il Presidente dei democratici Okada: “esprimiamo la nostra forte opposizione al fatto che tale legislazione, la quale rappresenta una decisa inversione di tendenza rispetto alla politica di sicurezza nazionale del Giappone, e che con ogni probabilità è incostituzionale, sia stata trattata a tambur battente, con il primo ministro Abe che ha ammesso che ‘non si è approfondita la comprensione da parte dell’opinione pubblica’ […] Il governo avrebbe dovuto ritirare i disegni e far ripartire la discussione dall’inizio".
"Naturalmente ciò non esaurisce il tema. L’opposizione pubblica continuerà durante la sessione della Dieta. In tali circostanze, ciò che conta è che noi si crei una situazione nella quale la legislazione non possa essere promulgata
ha proseguito il leader del PDG.

Sempre in ambito militare, una ricerca resa nota lo scorso giugno, mostra come il 64% dei ricercatori universitari si opponga alla cooperazione nella ricerca scientifica tra esercito ed università. Se il ministero dedicato continua a tagliare fondi alle università, quello della Difesa ha stanziato - per l’anno fiscale 2015 - 300 milioni di yen per cofinanziare ricerca scientifica a uso bellico.

Non cessa intanto l’opposizione di cittadini ed istituzioni locali alla nuova base militare statunitense, in fase di realizzazione, nella Prefettura di Okinawa.
Il 7 luglio, la città di Nago, sotto la quale rientra anche il distretto di Henoko che ospiterà la base, ha iniziato lavori di ricerca di tracce archeologiche nei pressi di Camp Schwab.
Lo scorso febbraio una pietra, risalente al Regno delle Ryukyu, era stata trovata proprio nell’area dove sorgerà la base militare.
Un’ordinanza, votata a maggioranza dall’Assemblea della Prefettura, ha, nel contempo, posto dei limiti al trasporto di materiali da costruzione (in particolare sabbia) necessari alla posa di opere in mare e provenienti da altre aree del Giappone, in quanto tali materiali possono essere portatori di specie particolarmente invasive e non presenti nella flora e fauna tradizionale dell’isola.

Sul fronte lavoro, in parlamento si è tornato a discutere di lavoratori stranieri e della possibilità di espansione dell’utilizzo di questi lavoratori in settori dai quali, fino ad ora, erano rimasti esclusi, come i lavori domestici. Un’estensione che, se realizzata, condurrà ad un aumento dell’uso degli stranieri per lavori manuali scarsamente pagati per la senatrice comunista Tomoko Tamura. Il governo ha intenzione di iniziare a consentire l’assunzione di lavoratori stranieri nel settore dei lavori domestici a partire da alcune aree qualificate come aree economiche speciali. Rischi insisti in una eventuale estensione anche per l’avvocato Shoichi Ibusuki, sentito dalla competente commissione della Camera dei Consiglieri in qualità di esperto. Per Ibusuki vi sarebbero rischi legati all’abuso fisico delle lavoratrici, ad un perpetuarsi della mancata condivisione del lavoro domestico tra uomini e donne e ad una non applicabilità della Legge sulle Condizioni di Lavoro.

(con informazioni di Japan Press Weekly 08 – 14 lug. 2015, di fmprc.gov.cn e dpj.or.jp)

Ultima modifica il Domenica, 19 Luglio 2015 09:14
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

Devi effettuare il login per inviare commenti

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.