Domenica, 02 Agosto 2015 00:00

Pillole dal Giappone #95 - Le chiese protestanti per la pace

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Le comunità protestanti del Sol Levante, preoccupate dalle politiche militariste del governo Abe, chiedono il ritiro dei disegni di legge volti a regolamentare l'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa.
La Chiesa Unita in Cristo, lo scorso 14 luglio, ha rilasciato un durissimo comunicato nel quale si afferma che “non è il volere di Dio che giovani prendano le armi per uccidere”.
Il giorno seguente ha espresso la propria posizione il reverendo Kano Yoshitaka della Convenzione Battista del Giappone: “non pensiamo che la nostra fede ci limiti unicamente sulla questione della salvezza. Noi dobbiamo anche prendere posizione sui temi politici. Basandoci sull'interpretazione della Bibbia, non consentiamo né l'uso della violenza né che alcuno venga ucciso”.
Posizioni di netta contrarietà sono stati espressi anche dalla Chiesa Luterana, da quella Anglicana e da varie altre chiese evangeliche. Storicamente contraria al militarismo è anche la Conferenza Episcopale nipponica.

Per una intensificazione delle proteste contro i controversi disegni di legge si sono proclamati anche metalmeccanici, portuali e tipografici aderenti alla confederazione sindacale, vicina ai comunisti, Zenroren.
Nonostante critiche ed opposizioni alla legislazione, la maggioranza conservatrice è intenzionata a far passare l'intero pacchetto di disegni di legge entro settembre.

Intanto, sulle tensioni inerenti lo Stretto di Hormuz, l'ambasciatore dell'Iran in Giappone nega che possa emergere una crisi tale da impedire che dallo Stretto transitino le importazioni petrolifere nipponiche. Il premier Abe ha più volte citato le tensioni sullo Stretto di Hormuz (dal quale passano la gran parte delle importazioni di greggio del Sol Levante) come una delle situazioni che, per motivi economici, possono mettere a rischio la sicurezza nazionale del Giappone spingendolo ad intervenire con proprie truppe nell'area.

Sul fronte lavoro, intanto, dopo che, lo scorso 10 luglio, la Commissione Centrale per le Relazioni Lavorative ha dichiarato come scorretta la pratica di IBM Giappone di sottrarsi al confronto con il sindacato su diversi casi di licenziamento di sindacalisti, il colosso industriale è stato costretto ad informare i metalmeccanici di Zenroren circa la propria disponibilità (imposta dall'organismo governativo) di trattare con le organizzazioni sindacali la vicenda.

(con informazioni di Japan Press Weekly 22 – 28 lug. 2015)

Ultima modifica il Sabato, 01 Agosto 2015 12:48
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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