Non cessano, intanto, manifestazioni di dissenso contro i disegni di leggi volti a facilitare l'impiego delle Forze di Autodifesa all'estero. Cinquemila studenti delle scuole superiori hanno manifestato a Shibuya (Tokyo) lo scorso 2 agosto.
Sempre in tale ambito, grande preoccupazione ha destato nell'opposizione, l'ammissione - fatta lo scorso 3 agosto durante i lavori della Commissione Speciale su tali disegni di legge della Camera alta - da parte del ministro della Difesa Nakatani circa la possibilità che, nell'ambito del supporto logistico a truppe alleate, forze giapponesi possano trasportare ogni tipo di arma: dunque, è il rischio, anche armi vietate da convenzioni internazionali.
Interrogato dal senatore comunista Inoue circa la possibilità che truppe nipponiche siano coinvolte nel trasporto di bombe a grappolo, il ministro non ha fornito una risposta convincente.
“Con queste leggi, il governo giapponese non sarebbe in grado di dire 'no' a richieste statunitensi di trasportare armi bandite e mettere in guardia gli Stati Uniti dall'usarle. In quale modo questi disegni di legge contribuiscono alla pace mondiale?” ha affermato il senatore.
Preoccupato circa la possibilità che forze armate giapponesi possano avere a che fare persino con armi atomiche il senatore democratico Kenzo Fujisue, il quale ha chiesto che tale possibilità vada esclusa includendo un esplicito riferimento di legge.
In ambito agricolo, mentre si rinnovano le richieste del movimento contadino Nouminren di interrompere le trattative concernenti il Trattato di Libero Commercio Trans-Pacifico (discussioni invero arenatesi da tempo), dati rilasciati dal Ministero dell'Agricoltura hanno mostrato come, lo scorso anno, il Giappone abbia coperto con alimenti nazionali il 39% del proprio fabbisogno, fallendo l'obiettivo ministeriale del 45%.
(con informazioni di Japan Press Weekly 29 lug. - 4 ago. 2015 e japantimes.co.jp)