Grande opposizione popolare ai disegni di legge presentati dalla maggioranza conservatrice per l'impiego delle Forze di Autodifesa all'estero. Manifestazioni simultanee si sono tenute in tutte e 47 le Prefetture. A Tokyo, nei pressi della sede della Dieta, con circa 120.000 partecipanti, si è tenuta la protesta più numerosa.
“Uniamoci per far crescere l'opposizione ed ottenere il ritiro dei disegni di legge e le dimissioni del Primo Ministro Abe” ha affermato nel proprio discorso ai manifestanti il leader del Partito Comunista Shii. Presenti alla dimostrazione anche i leader del Partito Socialdemocratico e del Partito Democratico.
Contrario alla nuova legislazione in fase in discussione anche la Federazione Nazionale dei Sindacati dei Lavoratori Portuali. Proteste si sono tenute nei porti di Tokyo, Osaka, Yokohama e Kobe.
Un appello per il ritiro dei disegni di legge è arrivato anche da oltre 300 avvocati ed accademici che, lo scorso 26 agosto, hanno convocato una conferenza stampa.
Tra i giuristi in prima linea contro le politiche militariste di Abe, il presidente della Federazione delle Associazioni Forensi Susumu Murakoshi e l'ex direttore dell'Ufficio Legislativo del Governo Masasuke Omori: “è totalmente inaccettabile che un governo arbitrariamente cambi la tradizionale interpretazione del carattere pacifista della Costituzione” ha dichiarato quest'ultimo.
In ambito scolastico, la città di Imabari (Prefettura di Ehime), lo scorso 28 agosto, ha deciso di eliminare dalle scuole medie cittadine i testi pubblicati dalla casa editrice revisionista Ikuhosha.
Nel settore dei trasporti, lo scorso 31 agosto, il deputato comunista Shozo Majima ha chiesto, insieme ad un gruppo di cittadini di Fukuoka, che la compagnia ferroviaria Kyushu Railway rimetta il personale in 12 stazioni, sulla linea Kashii, che da marzo ne sono sprovviste.
Per l'azienda che gestisce la linea il servizio ai passeggeri e la loro sicurezza possono essere coperti mediante assistenza telefonica e videosorveglianza. Di parere opposto il gruppo civico che ha chiesto il ripristino del personale, per il quale il miglior modo per avere una stazione sicura e funzionale è la presenza di un numero adeguato di dipendenti.
(con informazioni di Japan Press Weekly 26 ago. - 01 sett. 2015)