Manifestazioni, con alcune migliaia di partecipanti ciascuna, contro i disegni di legge volti a regolare l'impiego all'estero delle Forze di Autodifesa, si sono tenute, tra il 4 ed il 6 settembre, a Tokyo, Saitama e Nagoya.
Lo scorso 4 settembre, intanto, il Partito Democratico ed il Partito dell'Innovazione, hanno presentato alla Dieta, un disegno di legge inerente la sicurezza del territorio nazionale. “Uno degli obiettivi della proposta di legge è quello di affrontare la questione della difesa della regione sud-ovest, la quale è inclusa nelle Linee Guida del Programma di Difesa Nazionale come parte della politica nazionale del Giappone, ma è totalmente assente dalla legislazione sulla sicurezza nazionale proposta dal governo” ha dichiarato il senatore democratico, ed ex ministro della Difesa nei governi Hatoyama e Kan, Toshimi Kitazawa.
In ambito economico, dati resi noti dal Ministero delle Finanze lo scorso primo settembre ed afferenti l'anno fiscale 2014, hanno mostrato come il patrimonio delle maggiori aziende (quelle cioè con capitale superiore al miliardo di yen) del Sol Levante sia enormemente cresciuto in conseguenza della cosiddetta abenomics.
Ad avere i maggiori vantaggi, grazie al deprezzamento della moneta nazionale, le aziende che effettuano esportazioni, in particolar modo nel settore dell'auto.
Note meno liete arrivano, invece, per i lavoratori precari. Secondo dati governativi posto 100 il salario di un lavoratore a tempo indeterminato la media del salario di un lavoratore a tempo determinato è di 67,3. La stessa media, in Europa, è del 75,5.
Estremamente basso anche il tasso di trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato: il dato giapponese è del 24,2% contro il dato europeo del 36,6%.
(con informazioni di Japan Press Weekly 02 – 08 sett. 2015 e dpj.or.jp)