Domenica, 31 Gennaio 2016 00:00

Pillole dal Giappone #119 – Riattivata la centrale di Takahama

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Riattivato, il 29 gennaio, il reattore numero 3 della centrale nucleare di Takahama (Prefettura di Fukui). Si tratta della terza riattivazione di un impianto nucleare dopo lo spegnimento precauzionale seguito al disastro di Fukushima, del 2011.
Il reattore numero 3 utilizza combustibile MOX (cioè un combustibile composto sia da uranio che da plutonio). La Kansai Electric Power Company, proprietaria dell'impianto, prevede che la centrale possa tornare attiva commercialmente per la fine febbraio. “Con ferma convinzione che non vedremo mai un incidente come quello di Fukushima, mi impegno a migliorare la sicurezza della generazione elettrica da nucleare, volontariamente e permanentemente, anche oltre il quadro normativo, pur essendo pianmente consapevole che sarà necessario uno sforzo instancabile per migliorare la sicurezza” ha assicurato, in un proprio comunicato, il presidente di KEPCO Makoto Yagi. Sono circa 180.000 gli abitanti, nelle Prefetture di Fukui, Kyoto e Shiga, ad abitare entro un raggio di trenta chilometri dalla centrale.

In ambito lavoro, mentre sono in corso le, tradizionali, negoziazioni salariali tra sindacati e confindustria, l'Istituto di Ricerca del Movimento Operaio (Rodo-Soken, think tank del sindacato Zenroren) ha proposto, sulla base di una propria ricerca su dati dell'anno fiscale 2014, che si utilizzino risorse pari a un sedicesimo dei profitti ottenuti dalle aziende con fatturato superiore a dieci milioni di yen, per aumentare i salari (e per la considerevole cifra di 59.000 yen al mese).
Nella propria conferenza stampa, del 12 gennaio, il presidente di Keidanren, Sadayuki Sakakibara, ha ribadito che eventuali aumenti salariali potranno essere unicamente previsti su base annua e non mensile.

E mentre Rodo-Soken denuncia un calo dei salari reali del 4,8% dal 2012 ad oggi, il governo sembra non intenzionato a retrocedere circa il programmato, nuovo, aumento della tassa sui consumi, previsto per aprile del 2017. La tassa dovrebbe aumentare dall'attuale 8% al 10%.

Si è, intanto, dimesso il ministro dell'Economia Akira Amari, dopo che la scorsa settimana un settimanale aveva avanzato, a suo carico, accuse di finanziamento illecito. Amari è stato sostituito da Nobuteru Ishihara, già Segretario del Partito Liberal-Democratico, e più volte ministro (all'Ambiente con Abe, alle Riforme Amministrative e successivamente ai Trasporti ed Infrastrutture con Koizumi).

Sul fronte elettorale, cattive notizie arrivano per gli anti-base di Okinawa. Nelle elezioni comunali di Ginowan (città che ospita attualmente la base statunitense che dovrà essere ricollocata a Nago), l'uscente Atsushi Sakima, appoggiato dai partiti di governo e pro-base, ha sconfitto Keiichiro Shimura, candidato appoggiato dal fronte contrario alle servitù militari nella Prefettura e dal governatore Onaga.

(con informazioni di Japan Press Weekly 20 – 26 genn. 2016; japantimes.co.jp; ryukyushimpo.jp; kepko.co.jp; ajw.asahi.com)

Ultima modifica il Sabato, 30 Gennaio 2016 18:44
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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