Domenica, 24 Dicembre 2017 00:00

Pillole dal Giappone #217 – Aegis al via e nuovo record nelle spese militari

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Settimana iniziata con la risposta cinese alle manovre nippo-statunitensi: le forze aeree della Repubblica Popolare hanno effettuato lo scorso lunedì esercitazioni nel Mar del Giappone dallo Stretto di Tsushima fino a Taiwan. Di una esercitazione di routine in acque internazionali ha parlato il Portavoce del Ministero della Difesa Nazionale di Pechino Shen Jinke.
La Repubblica Popolare ha visto con fastidio i tentativi sudcoreani e taiwanesi di intercettazione ed indentificazione dei propri aerei (nello specifico dei bombardieri H-6K e dei jet Su-30). Lo scorso 16 dicembre Cina e Russia congiuntamente avevano simulato tramite sofisticati software un attacco missilistico. Le mosse cinesi sono dovute, anche se il sottile linguaggio diplomatico non ammette lo si dica esplicitamente, alle mosse nipponiche e statunitensi nell'area.

Proprio il 19 dicembre il governo ha approvato l'installazione di due nuove batterie parti del sistema antimissilistico Aegis. Tokyo prevede, spendendo svariati miliardi di dollari, di difendere con tale sistema l'intero territorio nazionale entro il 2023. Fanno già parte del sistema Aegis alcuni cacciatorpedinieri della marina mentre l'aviazione nipponica è armata di missili intercettori PAC-3. “Non possiamo dire quali saranno i costi finali ma proseguiremo su questa strada il più velocemente possibile andando incontro alla domanda dell'opinione pubblica rivolta al governo affinché affronti con rapidità ed urgenza il tema della difesa missilistica” ha affermato il ministro della Difesa Itsunori Onodera protagonista di una maxirichiesta (5.260 miliardi di yen quasi del tutto accolta) di fondi per il suo dicastero per l'anno fiscale che inizierà ad aprile 2018.
“Il Giappone contribuirà alla stabilità nella regione Asia-Pacifico e nel mondo” si legge nel rapporto per il 2018 del Ministero: un rapporto che farà discutere per gli enormi investimenti in tecnologie belliche potenzialmente offensive.

Sul fronte delle servitù militari sono ripresi il 18 dicembre i voli degli elicotteri USA CH-53E. Lo stop, avvenuto in seguito ad un incidente le cui conseguenze potevano essere tragiche (è stato ferito un bambino di Ginowan), è durato meno di una settimana.
“Abbiamo ritenuto che gli Stati Uniti hanno adottato le misure necessarie a consentire la ripresa dei voli” ha affermato il Segretario Generale del Gabinetto Yoshihide Suga.
“Le vite dei cittadini non sono considerate importanti” è stato il commento di Tomoko Miyagi, madre del dodicenne ferito, per fortuna lievemente, ad una mano la scorsa settimana da un componente perso da un elicottero USA di stanza a Futenma. Una mozione di protesta è stata approvata il 20 dicembre, all'unanimità, dall'Assemblea della Prefettura. “Un sentimento di sfiducia cresce tra la gente di Okinawa e, come ha mostrato l'ultimo incidente, le misure messe in atto dagli Stati Uniti per prevenire tali accadimenti non funzionano” si legge nel testo della mozione.
Frattanto il governo si appresterebbe a tagliare i fondi destinati all'alleggerimento dei disagi causati dalla presenza USA nella Prefettura. Il contributo dovrebbe scendere a 310 miliardi di euro per il 2018 (è stato di 315 miliardi nel 2017 e 350,1 nel 2014). I fondi hanno subito una costante riduzione da quando, nel 2014, è stato eletto l'esponente dell'opposizione ed antimilitarista Takeshi Onaga.

Per quanto concerne i rapporti Corea del Sud-Giappone lo scorso 19 dicembre è nuovamente fallito il tentativo di accordo sulla vicenda delle “comfort woman”: il fenomeno di schiavitù sessuale portato avanti in Corea, ma non soltanto, dalle truppe coloniali nipponiche durante, e prima, della Seconda Guerra Mondiale. Di ritorno dagli Stati Uniti, dove ha incontrato Rex Tillerson e partecipato al Consiglio di Sicurezza ONU, Taro Kono ha incontrato Kang Kyung-wha, ministra degli Esteri della Repubblica di Corea. Nonostante l'accordo del 2015, benedetto dalla comunità internazionale, il nuovo Presidente sudcoreano Moon ha con chiarezza, anche a costo di guastare i rapporti con il potente vicino, sostenuto che il Sol Levante deve chiaramente riconoscere che vi fu schiavitù sessuale e che essa fu portata avanti come politica di Stato (e dunque non, come sostengono numerosi politici liberal-democratici, frutto di crimini individuali).
I due ministri hanno comunque concordato una nuova, l'ennesima, dichiarazione congiunta che invita la Cina ad intensificare le pressioni verso la Corea del Nord affinché abbandoni il proprio programma missilistico e nucleare.

Posizione autonoma, nonostante tutto, è stata assunta dal Giappone al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite convocato il 21 dicembre per discutere dello spostamento dell'ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme. “Il Giappone appoggia la soluzione due popoli-due Stati” ha spiegato il Portavoce dell'esecutivo Yoshihide Suga.

In economia è giunta lunedì una nuova ammissione da parte di Mitsubishi Materials di casi di falsificazione circa la qualità dei componenti prodotti. I clienti danneggiati sarebbero circa 300 e si concentrerebbero nella sussidiaria Mitsubishi Cable. Si tratta dell'ennesimo scandalo, dopo quelli che hanno riguardato Kobe Steel (che il 22 dicembre ha annunciato una inchiesta interna a carico di tre suoi dirigenti), Nissan e Subaru che colpisce l'industria manifatturiera del Sol Levante.
Sempre lunedì il presidente di Subaru, Yasuyuki Yoshinaga, ha presentato alla propria società un rapporto condotto da un ente terzo circa le ispezioni sui propri veicoli effettuate da personale senza le dovute certificazioni. Previsto in questo caso il richiamo di 395.000 veicoli.
Sempre nel settore auto Toyota ha annunciato che entro il 2025 offrirà una versione elettrica di tutti i propri modelli. La società, che ha in corso colloqui con Parasonic per sviluppare nuovi modelli di batterie, prevede di vendere 5,5 milioni di automobili elettriche (la metà del volume totale delle auto attualmente vendute) entro il 2030. Proprio Toyota ha annunciato mercoledì scorso di aver venduto nel 2017 10.350.000 veicoli segnando un +2% rispetto al 2016.

In crescita a novembre anche le esportazioni totali del Giappone che hanno segnato un +16% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il surplus commerciale nipponico di novembre ha toccato il miliardo di dollari segnando un +23% rispetto al novembre 2016 nonostante il +17% nelle importazioni causato in massima parte dalla crescita del prezzo del petrolio. A costruire questi dati è stata in massima parte la domanda cinese (+25% nei confronti del Giappone e rappresentante, da sola, del 20% delle esportazioni nipponiche in Asia) e statunitense (+13%).
Intanto, nonostante le voci circolate nelle scorse settimane, la Banca del Giappone non intende tornare indietro rispetto alla propria politica di allentamento monetario. Se da un lato tale politica è fondamentale nel mantenere bassi i tassi di interesse sul debito dall'altro ha fallito l'obiettivo di portare il tasso di inflazione al 2%.
“Il Paese non è in uno stato di deflazione ma comunque la Banca Centrale proseguirà con le misure di monetary easing fino a quando l'obiettivo del 2% non sarà raggiunto” ha detto il Governatore Haruhiko Kuroda mercoledì scorso dopo che il board della BOJ ha approvato (con 8 voti favorevoli ed uno contrario) le nuove misure di stimolo.

Sempre al fine di fornire uno stimolo all'economia lo scorso venerdì il governo ha approvato il bilancio di previsione per l'anno fiscale 2018 segnando un nuovo record di spesa pubblica: 97.710 miliardi di yen (862 miliardi di dollari). Quasi 33.000 miliardi saranno destinati alla spesa sociale mentre 5.190 finiranno nel bilancio della difesa.

Cattive notizie per la compagnia di bandiera Japan Airlines che ha subito una truffa informatica che ha avuto come effetto una perdita economica pari a 380 milioni di yen (3.360.000 dollari). La truffa, forse partita da Hong Kong, è stato un classico caso di “scamming”. La società ha versato la somma credendo ad una mail che la informava del cambiamento delle coordinate bancarie verso le quali destinare l'importo.
Nel contempo, mercoledì scorso, l'Agenzia Nazionale di Polizia, ha comunicato dei dati riguardanti la repressione delle truffe informatiche: nella seconda metà di quest'anno sono stati ben 20.000 i siti farlocchi di shopping on line individuati e 122 sono i conti bancari attualmente sotto indagine.

A Tokyo è stato ufficialmente stabilito dalla Prefettura Metropolitana la data di apertura del nuovo mercato del pesce, che sostituirà quello di Tsukiji. Il nuovo mercato, realizzato sul sito inquinatissimo di Toyosu e la cui acquisizione da parte della Prefettura è oggetto di indagini della magistratura e dell'Assemblea Metropolitana, aprirà i battenti l'11 ottobre 2018.

In ambito nucleare, dopo che voci vi erano state nelle scorse settimane, è giunta il 22 dicembre la comunicazione ufficiale di KEPCO circa lo smantellamento dei reattori 1 e 2 della centrale di Oi (Prefettura di Fukui). I reattori, aventi una capacità di 1.175 megawatt l'uno, avrebbero compiuto i 40 anni di attività nel 2019. La decisione è giunta in seguito agli enormi costi che la società avrebbe dovuto affrontare per venire incontro alle prescrizioni dell'Agenzia Regolatrice per il Nucleare.
La notizia è un altro duro colpo per il governo che prevedeva di tornare ad una produzione di energia elettrica da nucleare tra il 20 ed il 22% ai livelli, cioè, pre-2011. “Questa decisione non avrà effetti immediati sul nostro obiettivo” ha sostenuto sicuro il ministro di Economia, Industria e Commercio Hiroshige Seko.

Potrebbe essere, intanto, depositato a gennaio, probabilmente con la collaborazione del Partito Costituzionale Democratico (Koizumi non è più parlamentare dal 2009), un disegno di legge proposto dall'ex Presidente Koizumi per l'uscita del Giappone dal nucleare.

In ultimo, sabato l'Imperatore Akihito ha tenuto il proprio discorso alla stampa in occasione del suo 84° compleanno. Intervenendo circa la propria abdicazione, che avverrà come previsto il 30 aprile 2019, il massimo rappresentante del Sol Levante si è detto “grato degli sforzi e del pensiero che molte persone, nei loro rispettivi ruoli, hanno dedicato alla materia”. Destinati dall'Agenzia per la Casa Imperiale l'equivalente di 30,9 milioni di dollari per le spese necessarie alla successione. Tra le uscite previste vi è il restauro del trono ed il rinnovo dei locali destinati alla residenza imperiale.

(con informazioni di mod.gov.cn; mod.go.jp; kepco.co.jp; mainichi.jp; asahi.com)

Ultima modifica il Sabato, 23 Dicembre 2017 13:23
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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