Manifestazioni di protesta si sono tenute anche a Tokyo, Chiba ed Osaka contro i licenziamenti in blocco programmati dalla multinazionale IBM, “lavoratori usa e getta e licenziamenti arbitrari non sono tollerabili” ha dichiarato Shigemi Ikuma, Presidente del sindacato JMIU.
In ambito economico continuano ad affiorare le difficoltà causate dall'abenomics, a farne le spese anche i produttori di tofu. L'associazione di categoria Zentoren (che rappresenta circa 3.000 dei 10.000 produttori nipponici del popolare alimento) ha organizzato una protesta in seguito all'aumento del costo del latte di soia importato dagli Stati Uniti, aumento causato dalla politica monetaria pilastro degli interventi messi in atto dal Premier Liberal-Democratico. “Il forte calo del valore dello yen ci sta causando un danno reale. Nessuno pensa che l'economia potrà migliorare in una situazione del genere. Chiediamo al governo di prendere misure adeguate per aiutarci a sopravvivere” ha affermato Mokichi Aihara, membro della segreteria di Zentoren.
Sempre nel settore primario si è registrata una manifestazione indetta dalla Federazione Nazionale delle Cooperative di Pesca per richiedere al governo un intervento per bloccare l'aumento del prezzo del carburante (altro effetto causato dal deprezzamento dello yen).
(con informazioni di Japan Press Weekly 29 mag. - 4 giu. 2013)