Sono sicula arbreshe, originaria di un paese in provincia di Palermo, Piana degli Albanesi.
Mi sono laureata in Scienze della comunicazione a Palermo e attualmente vivo e lavoro a Pavia in un'associazione femminile
la Fildis, che si occupa di cultura, formazione e comunicazione di genere.
Amo la poesia, il cinema d'autore, mi interessano le storie di immigrazioni, di memoria e femminismo.
Aspettando l'alba
Sono una bambina di Benadir
mi piace esplorare,
quando compirò 14 anni potrò avere un safīnat al-barr
la mia nave del deserto,
un dromedario tutto mio!
per ora bevo il suo latte.
Un ritratto ricordo di Mario Nicosia, testimone della strage di Portella, avvenuta il primo maggio del 1947 a Piana degli Albanesi.
Un uomo carismatico che ha vissuto la sua vita all'insegna dell'impegno civile antimafioso.
Lo rivedo attento con gli occhi vispi, con la mano tesa a stringere un'altra mano, il giornale sotto il braccio, i piedi ben saldi e la schiena dritta, il bastone che gli conferiva nobiltà, la stessa che gli ha permesso di iniziare e proseguire il viaggio verso la conservazione della memoria, ponendosi come testimone della strage di Portella delle Ginestre del primo maggio 47', avvenuta a Piana degli Albanesi, per mano mafiosa, di cui i mandanti però rimangono tutt'oggi ufficialmente ignoti, è infatti definita la prima strage di Stato.
La notte non sa nulla dei canti della notte
È quel che è, come io sono quel che sono:
e nel percepire ciò percepisco meglio me stesso
e te
Solo noi due possiamo scambiarci
ciascuno con l’altro quel che ciascuno ha da dare.
Riaffermazione del romantico, Wallace Stevens
Il 4 novembre l'appuntamento di formazione è sul campo per i ragazzi del Servizio Civile e prevede una giornata di incontro e confronto con le persone detenute nell'unico carcere (maschile) che si trova Pavia. Gli occhi sono impazienti di conoscere ma le gambe non sono dello stesso avviso. L'ansia prende il largo quando vedo giungere Don Dario in bicicletta e una macchina carica di donne con i piccoli al seguito, divertiti fanno a gara per guardare fuori dal finestrino. E' giornata di colloqui ( di visite) alla Casa Circondariale Torre del Gallo.
L'importanza della formazione sentimentale nella mia famiglia
Quando al colloquio di selezione per il servizio civile mi domandarono perchè avessi scelto la Fildis risposi che ero una delle prime laureate in famiglia e per tale motivo un'associazione che si impegnava per l'emancipazione femminile attraverso l'istruzione era desiderabile e adatta alle mie esigenze.
Avrei dovuto dire anche che grazie all'esempio di tre donne che ho capito l'importanza dell'educazione alla pace, all'amicizia, alla sorellanza. Quando ero piccola mia nonna Rosa mi chiedeva spesso, oltre alla classica "hai mangiato?", quale fosse il mio andamento scolastico: mi confessò di aver conseguito la terza elementare con fatica avendo voti molto bassi nelle materie scientifiche. La causa era l'antipatia che lei aveva per i numeri, eppure nonostante le difficoltà e le diffidenze, Rosa riusciva a gestire il bilancio famigliare perfettamente.
Mercoledì 24 al Cinema Politeama di Pavia è stato proiettato il docu-film L'Inchiesta di Nella Condorelli, la serata è stata voluta dalla Fildis , sostenuta dal Comune di Pavia, in collaborazione con CinemaperPavia e Jaromil.
Il docu-film scava e fa luce sulla vicenda dei Fasci Siciliani, storia finita nel dimenticatoio forse perché si è conclusa con una cruenta repressione attuata dall’esercito governativo, forse perché è stata, nei fatti, una lotta di classe, forse perché l’enorme potere pacifico di pochi ha condizionato l’ azione del governo. La vicenda pesava nella coscienza di molti e perciò non poteva che essere ridotta a quattro righe nei libri scolastici.
La storia dei Fasci viene riprodotta, dalla documentarista catanese, in chiave artistica e teatrale, alternando alle immagini paesaggistiche della Sicilia i disegni di Nico Bonomolo e i monologhi di Francesco Foti ed Enrica Rosso.
Sabato 28 marzo all’Università centrale nell’aula del ‘400 l’associazione socio-culturale Nafrisy (acronimo che nasce dall’unione dei nomi delle fondatrici: Nathalie, Frieda, Sylvie)ha presentato la seconda edizione della giornata della donna africana.
Nafrisy è una realtà giovanissima, che ha due anni di vita ma si porta dietro sogni e speranze a lungo silenti, finalmente emersi e valorizzati grazie al progetto Sfide (Servizi alle Famiglie per L’Integrazione, Il Dialogo e L’empowerment) patrocinato dal Comune di Pavia in collaborazione con l’Università di Pavia e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Master Immigrazione e Genere. Senza dimenticare il ruolo dell’associazione Con-Tatto che ha sostenuto queste donne sin dall’inizio del loro percorso.
"L’Europa è incapace di concepire una cultura di pace". Non appena varco la soglia dell’aula 400 dell’Università di Pavia, vedo decine di teste abbassarsi in segno di accettazione triste. ‘
Dal momento della sospensione del servizio obbligatorio militare anche il servizio civile sarà interamente volontario. Qualsiasi giovane potrà comunque concorrere alla difesa della patria con mezzi ed attività non militari. I futuri volontari potranno continuare a favorire e promuovere la solidarietà e la cooperazione. Oltre tutto, il servizio civile sarà anche alla portata delle donne. Insomma sarà solo una questione di scelta personale.
Era il 2001 quando queste parole vennero pronunciate dall’allora ministro della difesa Sergio Mattarella, ora divenuto Presidente della Repubblica, che così poneva fine alla leva obbligatoria e dava avvio al servizio civile aperto a tutti.
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