Nata a Mirandola nel 1994, studio Relazioni Internazionali all’Università di Pavia. Sono caporedattrice di Inchiostro, giornale studentesco del mio ateneo, e ho diverse esperienze di collaborazione con blog e giornali online.
I sondaggi lo danno quasi al 30% e Tsipras di dice convinto della sua vittoria alle prossime elezioni generali. L’ex braccio politico dell’IRA cerca di farsi strada in Europa, senza rinunciare alle proprie radici.
Il Sinn Fein del 2015 si sta affacciando in Europa, gradualmente volgendosi alla sinistra anti austerità.
Non è nuova alle orecchie dei cittadini europei la notizia che fra i paesi membri ci siano dei paradisi fiscali: Lussemburgo, Irlanda, Olanda, da alcuni punti di vista anche la stessa Inghilterra, sempre riluttante a cedere su una regolamentazione comune dei regimi impositivi. Non si è mai riusciti a trovare un accordo per uniformare le tasse dirette, e questo ha causato non poche frizioni.
Poi sono arrivate, negli scorsi mesi, le inchieste della Commissione sulle agevolazioni fiscali (i cosiddetti “aiuti di stato”) concesse ad alcune compagnie: il caso del Lussemburgo con Amazon e Fiat Finance e dell’Irlanda con Apple.
Ma le rivelazioni dell’ICIJ (International Consortium of Investigative Journalists) sono sorprendenti anche per chi conosceva questi antefatti. Più di 340 multinazionali hanno firmato accordi segreti con il Lussemburgo per spostare i loro profitti nel granducato, dove il regime di tassazione è molto più morbido rispetto a quello dei loro paesi d’origine. I documenti sono stati diffusi dal team di giornalisti, con un report, lo scorso 5 novembre.
Il numero delle aziende che hanno beneficiato suggerisce che l’aiuto di stato, lungi dall’essere una misura eccezionale, sia praticamente una norma del business europeo.
La Chiesa Cattolica e il mondo omosessuale non si sono mai trovati dalla stessa parte, in nessuna battaglia politica o su temi etici. Questo è un fatto piuttosto incontrovertibile. Ma la fede cattolica e l’omosessualità sono due aspetti inconciliabili della vita di una persona?
Per molti, anche in Italia, sembra di no.
Elezioni europee, queste sconosciute. Domenica scorsa si è votato, ma sui media e tra gli elettori stessi è palpabile una buona dose di perplessità. Qual è effettivamente il senso di eleggere un’istituzione così isolata e apparentemente inutile, nel labirinto della burocrazia europea?
La tornata di elezioni comunali si avvicina: anche a Pavia, città del “sindaco più amato d’Italia”. Ma non tutto è oro ciò che luccica: l’amministrazione di Alessandro Cattaneo ha diversi lati oscuri. E chi si spertica in lodi per il suo operato dimostra una certa ignoranza della situazione locale.
Alessandro Cattaneo, il sindaco di Pavia: il più amato d’Italia, il formattatore, il nuovo che avanza, il giovane efficiente che prende in mano la vecchia politica e le dà una svolta. Un personaggio che sui media nazionali appare carico di dinamismo e trasparenza. Manca poco alle elezioni comunali a Pavia, che si svolgeranno a maggio. Cosa aspettarci da questa consultazione elettorale?
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