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La storia di un uomo che ha lottato per l'indipendenza e il sogno di una società più giusta ed equa in Angola.
“Per chi ha vissuto questa esperienza è normale essere un po’ frustrato, nonostante quel che è successo si possa comprendere… Ed io lo comprendo: c’era bisogno di creare una borghesia perché oggi, nel mondo, non c’è altro sistema, e siamo dovuti entrare nel mondo del capitalismo, aspettando che un giorno ci sia un’alternativa”.
Articolo di Daniele Coltrinari
“È finita”, così sembrerebbe: il prossimo 17 maggio si chiuderà ufficialmente il piano di assistenza finanziaria della Troika (Fmi-Ue-Bce) iniziato tre anni fa. Tuttavia la nazione lusitana sarà luogo di visite periodiche dei tecnici internazionali fino a quando non avrà restituito il 75% dei 78 miliardi ricevuti in prestito. Data prevista per ultimare definitivamente il prestito: 2037.
Articolo di Luca Onesti
La Confusione
Il termine “trattativa” ha un grande potere di suggestione, e spiega come pochi il rapporto che intercorre tra politica e criminalità organizzata in Italia. E in effetti il procedimento di indagine portato avanti dalla procura di Palermo, sfociato nel processo cosiddetto sulla “trattativa” che ha avuto inizio a Palermo il 27 maggio 2013 – come lo sono nondimeno i procedimenti della procura di Caltanissetta sulla strage di Via d’Amelio, e quello di Firenze sulle stragi del 1993 – è di cruciale importanza per ricostruire la storia recente del nostro paese. Così importante che è dovere civico di ogni cittadino seguirlo con la massima attenzione, specie ora che la tensione è salita dopo le minacce di morte che recentemente Totò Riina, dal carcere, ha pronunciato nei confronti del pm della Dda di Palermo Nino Di Matteo.
Articolo di Daniele Coltrinari e foto di Luca Onesti, sosteniamopereira.blogspot.it
Antonio Tabucchi non l'ho mai conosciuto, non ho avuto questa fortuna, questo privilegio, a differenza di tante persone che sono state presenti all'anniversario a due anni dalla sua morte.
È stato un evento che si è svolto lo scorso 25 marzo, presso L'Istituto italiano di cultura di Lisbona. Un Istituto che conosco da tempo e che, oltre alle attività che svolge quotidianamente, propone mensilmente eventi, conferenze e dibattiti di ottimo livello. Faccio questa premessa in modo che nessuno possa strumentalizzare quello che sto per scrivere: chissà se Tabucchi non sarebbe dispiaciuto della poca presenza “giovanile” durante il suo secondo anniversario.
Articolo e foto di Luca Onesti, sosteniamopereira.blogspot.it
“Quando attraversi Lisbona la domenica mattina, ricordati sempre di bere un bicchiere di ginjinha” canta Mariano Deidda nel suo ultimo disco dedicato a Fernando Pessoa, Mensagem.
Chi è solito passeggiare nel centro della capitale portoghese a poco a poco si costruisce una personale intricata mappa di luoghi e itinerari, e impara ad intermezzare il cammino di piccoli, piacevoli riti quotidiani. Uno di questi consiste nel concedersi una sosta alla liquoreria Ginja sem rival, in Rua Portas de Santo Antão, a due passi dalla centralissima piazza del Rossio, per assaporare un bicchiere di liquore all’amarena, la Ginja appunto, o un bicchiere di Eduardinho, un liquore che la leggenda narra abbia preso il nome da un pagliaccio che lavorava nel vicino teatro Coliseu ed era solito bere una mistura di liquori prima degli spettacoli, per stemperare la tensione.
Pochi giorni fa, subito dopo aver accertato gli arresti dei ragazzi italiani durante la manifestazione del 19 ottobre a Roma, il collettivo di Lisbona RDA assieme ad alcuni italiani si reca a Praca do Commercio, nel pieno centro della capitale, per esprimere solidarietà verso due ragazze arrestate del collettivo Universitario Autogestito di Napoli. E improvvisando balli, canti al suono di tamburi la piazza si colora improvvisamente di voci e melodie, che vogliono esprimere sostegno e solidarietà a Sara e Celeste, le due ragazze che, insieme agli altri manifestanti che si trovavano a Roma sabato scorso, sono state rilasciate il 23 ottobre dopo lunghi giorni di incertezza e di paura.
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