“Sia il ministro Dario Franceschini che il direttore generale dello spettacolo dal vivo Salvatore Nastasi mi hanno rassicurato sul fatto che il decreto sul quale sarà posta la fiducia lunedì non prevede alcun rischio di rimanere senza lavoro per i 53 lavoratori in esubero. Questi verranno trasferiti dalla Fondazione del Maggio ad Ales, la società in house del Ministero”.

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Mercoledì, 13 Novembre 2013 00:00

Quale futuro per il Maggio Musicale Fiorentino?

Lunedì 11 novembre 2013, in Borgo de' Greci a Firenze si è discusso di fondazioni lirico-sinfoniche. La Camera del Lavoro di Firenze ha ospitato un'importante iniziativa (Le Fondazioni Lirico-Sinfoniche in tempo di crisi ed i recenti provvedimenti normativi), durante la quale, partendo dalla drammatica situazione del Maggio Musicale Fiorentino, si è discusso del destino delle fondazioni.

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Peggio non poteva andare, davvero. Le più nere previsioni sul destino del Maggio Musicale Fiorentino si sono realizzate. A renderle realtà sono state le parole del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla fine dell'incontro per discutere la situazione della Fondazione tenuto a Roma alla presenza del sindaco Matteo Renzi, del Commissario Francesco Bianchi e del Ministro per i Beni Culturali Massimo Bray.

I commenti non lasciano adito a fraintendimenti: è stato deciso che la liquidazione è l'unica via per rilanciare il Teatro. Il fatto che si decida di perseguire questa strada significa che non c'è la minima intenzione di capire come mai il Maggio Musicale Fiorentino vive il tragico momento in cui si trova e soprattutto che non si intende fare tesoro dell'esperienza maturata in questi mesi. Oramai lo sanno anche i muri: la situazione finanziare della Fondazione è pessima. Un buco di bilancio di 35 milioni di euro, una perdita nel solo 2013 di tre milioni ed una previsione negativa per il 2013 di altri 6 milioni di euro.

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Chissà se Giuseppe Verdi quando in quel lontano 11 marzo 1867 vide mettere in scena per la prima volta la sua opera lirica Don Carlo avrebbe mai pensato che a Firenze questa sarebbe stata rappresentata a metà per problemi di cassa. E' esattamente questo che è successo lo scorso 2 maggio nell'ambito dell'inaugurazione della nuova stagione del Maggio Musicale Fiorentino. Il maestro Zubin Mehta ha infatti diretto lo spettacolo vedendo trasformare l'opera lirica in concerto. Niente soldi per regia e scenografie.

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