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Martedì, 21 Ottobre 2014 00:00

All we need is love

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“All We Need is Love”.
Flash Mob a Empoli per chiedere la parità dei diritti civili per le coppie omosessuali.

Il 18.10.2014 Empoli, Piazza dei Leoni, si è tenuto il presidio a favore dei diritti civili e dei matrimoni omosessuali. Hanno aderito a quest'iniziativa: "Fabbrica comune per la sinistra", "Isrka-Laboratorio sociale","Il diritto di essere io","Dusca Bartoli sindaco x Empoli", "Arci empolese Valdelsa".
Dalle ore 18:00 la piazza inizia a riempirsi di persone, circa un centinaio tra donne, uomini e bambini si siedono simultaneamente,dando il via al Flash Mob, in sottofondo "All you need is love " dei Beatles, riprendendo il nome della protesta.

Al termine della canzone viene lanciato il riso e tutti si alzano. A parlare per prima è Lisa Lavoratorini rappresentante per la "Fabbrica Comune", con la quale ho parlato prima dell'inizio del presidio e che ha sottolineato come questa iniziativa non fosse "CONTRO" le proteste delle Sentinelle o le dichiarazioni del ministro Alfano, ma a FAVORE dei diritti civili, in questo caso specifico del matrimonio per le coppie omosessuali.
Il suo intervento sottolinea come non esistano persone di serie A e di serie B e conseguentemente non vi devono essere diritti diversi; fa un appello al governo e a Renzi, affinché s'impegni a uguagliare il diritto al matrimonio per tutti i cittadini.

Prosegue Dusca Bartali candidata a sindaco, sottolineando come sia giunto per l'Italia il momento di raggiungere le altre nazioni Europee dove questo diritto è già realtà.
Alessandro Marzi portavoce per "Iskra" chiede che questo governo faccia finalmente qualcosa per appianare le divergenze tra i suoi cittadini, elenca gli Stati che già hanno reso possibile il matrimonio tra persone dello stesso sesso: Olanda, Spagna, Danimarca, Francia, Belgio, Norvegia, Portogallo, Svezia. "Perfino il governo conservatore di Cameron si sta muovendo in questa direzione. Tutta l'Europa tende verso il riconoscimento di questo diritto ormai diventato fondamentale in uno stato che voglia essere considerato laico e moderno". Conclude poi sollevando il dubbio di quanto sia laico il nostro Stato, se non ascolta il 63% della popolazione che si è dichiarato favorevole al matrimonio omosessuale, ma continua ad ascoltare la Chiesa.

A concludere gli interventi vi è una rappresentante del circolo Arci Valdelsa, che si appella all'umanità che rende necessari questi diritti civili. Mettendo in evidenza il fatto che la diversità non abbia una valenza negativa, "un paese che ci vuole tutti uguali non è un paese libero".
Dopo vengono proiettate delle foto di coppie eterosessuali e omosessuali, mettendo in evidenza che l'unica cosa che conta è l'amore, "Cittadini come tutti, Matrimoni per Tutti".

Il Flash Mob si conclude sempre sulle note di "All you need is love".

Ultima modifica il Lunedì, 20 Aprile 2015 08:56

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