Dopo due album "acerbi" (Greetings From Asbury Park e The Wild, The Innocent & the E Street Shuffle) dove però spiccavano delle chicche notevoli (vedi i must "Rosalita" e "4th July, Asbury Park - Sandy"), il giovane Bruce voleva raggiungere un nuovo livello alzando l'asticella.
E ci riuscì con la leggendaria E-Street Band: Garry Tallent al basso, Max Weinberg alla batteria, Roy Bittan al piano, Steve Van Zandt ai cori e alla chitarra e i defunti Danny Federici all'organo e Clarence "Big Man" Simmons al sassofono.
Musicalmente risulta (decisamente) più rock con testi molto poetici e diretti: tutte le canzoni in questo album sono fra le più famose ed apprezzate dai fan di Springsteen. I testi parlano di una America ferma, dura, aspra e difficile soprattutto per le ambizioni giovanili. E poi c'è quell'effimero "american dream" che porta via tutto, come un uragano.
Come in un film, Bruce inventò tanti personaggi, storie d'amore, rocambolesche fughe introdotte da sapienti "scenografie di note" con le tastiere.
Scooter e Big Man, Mary, Wendy, Magic Rat, Eddie, Terry (che tornerà anche in "The Promise" del 1978) sono il frutto della grande immaginazione di Springsteen che unì sogni giovanili con qualcosa che aveva visto mentre guidava. Invece delle ambientazioni da sogno, Bruce "utilizzò" come location le natie, assolate e polverose strade secondarie del New Jersey.
Il disco si apre con un pezzo che hanno fatto la storia: l'immortale "Thunder Road". Una fuga di amore con Mary con cui il protagonista fugge da una città di perdenti (e soli) per raggiungere la Terra Promessa. Anche se Mary non è una bellezza, a lui va bene così.
È l'ultima opportunità per avverare i sogni. La strada per il Paradiso è lunga e tortuosa fino all'assolo finale del sax di Clarence Simmons, opportunamente miscelato alle tastiere. Dopo un inizio che metterebbe Ko chiunque, ecco "Tenth avenue freeze out". Il brano racconta la storia della formazione della E Street Band. Bad Scooter è il Boss (le iniziali B e S sono le stesse del vero nome), il salvatore è Big Man (ovvero il sassofonista Clarence Simmons). 10th Avenue Freeze-Out è il nome di una bancarella di gelati della Decima Avenue a Belmar, nel New Jersey. Seguono "Night" e "Backstreets" che chiudono il cosiddetto lato A. In questi due pezzi è descritto il grigiore e la stanchezza della ripetitiva vita quotidiana della working class.
L'unica salvezza è la fuga, reale o immaginaria, verso un mondo migliore. Succede al protagonista di "Night" che, vessato dal lavoro quotidiano, tenta di stringere i denti. Ma la stessa cosa capita anche ai due amici di "Backstreets" (strade secondarie), avendo scoperto l'irrealizzabilità dei sogni e la mediocrità della vita, sperano presto di poter raggiungere la libertà. Il lato B del disco si apre con la titletrack ovvero la sensazionale "Born to run". Questo pezzo abbraccia le convinzioni dei pezzi precedenti, amplificando il tema della fuga. Gli eroi della "working class" sono tali perché tengono duro dalle difficoltà e dall' effimero american dream. Eroi e antieroi distratti, tristi che hanno imparato la lezione della vita sulla loro pelle. L'unica salvezza è farsi dare un bacio senza fine da Wendy e scappare da quest'inferno. La musica fa breccia nel cuore con la sua pienezza, riesce a dar corpo al sogno e Bruce trascina la corsa con convinzione, lasciando intravedere le leggendarie performance live che lo renderanno famoso.
Dopo questo pezzo magnifico, arrivano la ballata d'amore "She's the one", che riprende il tema del bacio infinito di "Born to run", e "Meeting across the river". In questo pezzo il protagonista chiede aiuto a Eddie. Vuole farsi dare uno strappo per incontrare qualcuno per scappare. E' la loro ultima occasione. Purtroppo siamo quasi alla fine, ma manca ancora il pezzo da 90 di chiusura del disco: sto parlando di quel capolavoro che è "Jungleland". Noto prevalentemente al pubblico di Springsteen per l'interminabile assolo del sax di Simmons (pare che per l'eccessiva pignoleria di Bruce, ci vollero 16 ore per registrarlo). Con i suoi dieci minuti abbondanti di durata, chiude degnamente l'album, tra peccato, speranza e immagini oniriche, prendendo spunto dalla vita di adolescenti di strada. Il Boss ambienta questa storia a Harlem. Il protagonista è Magic Rat che vuole scappare dal confine con il New Jersey,attraverso la Flamingo Lane, provando a convincere una ragazza scalza. Mentre nei bassifondi c'è un'incredibile fauna pronta a radunarsi, Magic Rat pianifica il suo viaggio nell'infernale Jungleland (giungla d'asfalto), ma anche la polizia si sta radunando per impedire a Magic Rat di portare a termine la fuga.
Born To Run raggiunge la Top Ten nelle hit parade in tutto il mondo e il tour è caratterizzato da concerti dalla durata record (il 31 dicembre 1980, al Nassau Coliseum di New York, vennero suonati 38 canzoni in 4 ore!). Se ancora non lo conoscete, seguite il consiglio di Jon Landau
"E ho visto qualcos'altro: ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome è Bruce Springsteen. In una sera in cui avevo bisogno di sentirmi giovane, lui mi ha fatto sentire come se ascoltassi musica per la primissima volta."
Gli amanti della vera musica capiranno.
Buon ascolto ! E grazie Bruce per averci regalato queste perle!
Tracklist:
1. Thunder Road (4:49)
2. Tenth Avenue Freeze-Out (3:10)
3. Night (3:00)
4. Backstreets (6:30)
5. Born to Run (4:30)
6. She's the One (4:30)
7. Meeting Across the River (3:18)
8. Jungleland (9:35)
A questo link potete ascoltarVi l'album completo
https://www.youtube.com/watch?v=tO4X