Martedì, 02 Febbraio 2016 00:00

Una Dystopia in grado di riabilitare i Megadeth

Scritto da
Vota questo articolo
(3 Voti)

È una romantica decadenza distopica. La voce straziata di Mustaine implora perdono per lo scadente livello delle sue recenti dichiarazioni, fortunatamente travolte dalla qualità della novità discografica che propone con i Megadeth ad inizio 2016.

Non era difficile sorprendere, dati i lidi in cui la storica thrash metal band era finita. Aiutano gli ingressi delle struggenti mani di Kiko Loureiro (Angra) alla chitarra e la bellica batteria di Chris Adler (Lamb of God), in grado di rinvigorire anche il basso dello storico David Ellefson.

Si apre spingendo al massimo, atterrando e lasciando senza fiato. The threat is real chiarisce le regole del gioco, travolge e ricorda che Mustaine resta una creatura musicale di raro livello, per quanto discutibile sul piano umano. Dystopia è un meraviglioso tuffo nel passato, con assoli avvolgenti e una voce che guida tra le macerie di una realtà da affrontare con rassegnato eroismo.
 
Fatal illusion è un inno di rabbia, dove la sessione ritmica regala le maggiore soddisfazioni. Un piacevole intermezzo prima di Death From Within, tra le canzoni più riuscite dell'album e in cui ci si torna a sorprendere di cosa siano riusciti a tirare fuori i Megadeth nel 2016. 
 
Ovviamente gli anni sono passati, ma non riuscire ad apprezzare la voce di Bullet to the brain o Post American World vuol dire essere prevenuti. C'è spazio per una ammaliante Poisonous Shadows, dai suoni meno duri, ad introdurre Conquer or Die, pezzo strumentale in cui le due chitarre si inseguono e costringono ad alzare ulteriormente il volume. 
 
Il trittico di chiusura propone la furia di Lying in State, la meno convincente The Emperor e una cover dei Fear (Foreign Policy).
 
Tra le macerie prodotte dal declino dei Megadeth si alza il suggestivo canto di una creatura ferita, fiera e piena di rabbia consumata
 
Se dal vivo Mustaine recuperasse quanto ha saputo riprendere sul piano della composizione, ci sarebbe da inchinarsi di fronte alla nuova incarnazione di un nome controverso quanto imprescindibile. Non pensate al passato, sappiate abbracciare il presente, o lasciate perdere, a costo di perdervi un buon disco.
 
01) The Threat Is Real – 4:22
02) Dystopia – 4:59
03) Fatal Illusion – 4:15
04) Death from Within – 4:47
05) Bullet to the Brain – 4:29
06) Post American World – 4:25
07) Poisonous Shadows – 6:02
08) Conquer or Die! – 3:33
09) Lying in State – 3:34
10) The Emperor – 3:52
11) Foreign Policy – 2:28
Ultima modifica il Martedì, 02 Febbraio 2016 12:04
Dmitrij Palagi

Nato nel 1988 in Unione Sovietica, subito prima della caduta del Muro. Iscritto a Rifondazione dal 2006, subito prima della sconfitta de "la Sinistra l'Arcobaleno". Laureato in filosofia, un dottorato in corso di Studi Storici, una collaborazione attiva con la storica rivista dei macchinisti "ancora IN MARCIA".

«Vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile» (Victor Serge)

 

www.orsopalagi.it
Devi effettuare il login per inviare commenti

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.