Venerdì, 27 Ottobre 2017 00:00

Fumetti: consigli per prepararsi al Lucca Comics

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Come ogni anno è tempo di Lucca Comics (“and games”, ma lasciamo perdere...), un appuntamento che rappresenta una delle migliori opportunità di alleggerire il proprio portafogli investendo nel meglio della cultura fumettistica, o – al contrario – di alleggerire il proprio portafoglio comprando monnezza. Leggere recensioni aiuta, ma spesso sono papiri infiniti pubblicati da testare specializzate seguite solo da chi è già appassionato. Consci di queste difficoltà, al Becco abbiamo deciso di aiutare con questa piccola rassegna i fieristi più curiosi ma perplessi. Cinque fumetti vecchi e nuovi da comprare o recuperare assolutamente a questo Lucca Comics.

 

1. Spugna, The Rust Kingdom, Hollow Press 2017

In una landa desolata, dominata dai colori caldi della ruggine e della polvere, infestata di vermi e di “umani” deformi, uno spadaccino – il personaggio più antropomorfo della storia – affetta qualunque cosa si frapponga tra lui ed il suo misterioso obiettivo, sfidando esseri mostruosi e insidiose maledizioni. In qualche decina di pagine Spugna, pseudonimo di uno dei fumettisti italiani più talentuosi degli ultimi anni, ci trascina in un inferno fantasy tra il postumano ed il postapocalittico (direi post-tutto), dove la carne è l'unico valore di un'umanità verminosa e la forza dell'acciaio (arrugginito) l'unica ragione riconoscibile. L'indiscutibile talento grafico di Spugna, al servizio del grottesco, produce un autentico capolavoro. Affrettatevi, le copie in circolazione sono un migliaio, e anche Lucca potrebbe rimanere a bocca asciutta.

2. Ratigher, Trama - Il peso di una testa mozzata, Saldapress 2015

Trama è stato universalmente acclamato dalla critica e dagli appassionati, all'uscita. Meritatamente, Ratigher è una garanzia, la seconda edizione “low cost” (10.90 euro) Saldapress non delude affatto. Uno spirito di vendetta, il Bimbo Fango, irrompe nella vita dorata di due borghesotti annoiati. Nonostante sia ricoperto di melma, brusco, cattivo e armato di un tridente vuole anche lui fare quella vita vacua, almeno per una volta. O forse no. Forse vuole solo far provare a chi, con la sua stessa esistenza, fa la parte del vincitore in una guerra civile senza quartiere, il peso «di una testa mozzata». Mi permetto di condividere ciò che dice Massimo Galletti nella sua ottima recensione per lospaziobianco.it: una storia piena di odio, che (almeno secondo Galletti, e secondo me) racconta l'odierna guerra di classe feroce, ignorante, priva di ideologie e di speranze. È tutto vero, non si può non simpatizzare per il “cattivo”, per il Bimbo Fango. Aggiungo solo che, chiudendo il fumetto, ho avuto la netta sensazione che il Bimbo Fango abbia ragione. Che forse è un bene, che la lotta di classe di tutti i bimbi fango che si trovano nel campo “sbagliato” sia ignorante, feroce, postideologica e priva di speranze che non siano distruttive e autodistruttive. Guardate come sono quelli che stanno nel campo “giusto”.

3. Tuono Pettinato, Corpicino, GRRRzetic 2013/2015

Il corpo di un bambino ucciso, un giornalista, una comunità unita da un rituale di morte. Fantasia? No, realtà quotidiana. In quello che è il fumetto di Tuono Pettinato più pessimista – e più realista – il circo mediatico che il corpicino scatena è dissezionato con ferocia antropologica e con erudizione enciclopedica. Un libro angosciante, da leggere, rileggere, regalare, consigliare. L'editore GRRRzetic in compenso non esiste più, dato che ora va sotto il nome di GRRRZ Comic art book, quindi non so quanti e quali siano i problemi a reperire Corpicino. Ma vale sicuramente la pena fare il tentativo.

4. Nicolò Pellizzon, Gli Amari Consigli, Bao 2014

Ho serie difficoltà a scrivere qualcosa di sensato su Gli Amari Consigli. Vorrei dire che è un fumetto meraviglioso, graficamente ipnotico, di sicuro uno dei miei preferiti, e perché. Mi limiterò a dire che Pellizzon non ne sbaglia una, e che dovete assolutamente comprare e leggere Gli Amari Consigli per appassionarvi al suo stile e comprare e leggere anche tutta la produzione successiva. Come recita la quarta di copertina «Sara ha una vita normalissima, banalmente precaria. A parte il fatto che sente le voci, ma in questo periodo è l'ultimo dei suoi problemi. Anzi, ha deciso di cominciare ad ascoltarle. Non si sa mai che le cose migliorino...». Uno schizofrenico gotico postmoderno in cui una realtà destinata alla fine si scontra con una surrealtà che la spezza e la sovrascrive. Già che ci siete potete agguantare, sempre di Pellizzon, anche Haxa, il nuovo arrivato. Io lo farò di sicuro.

5. Claudia “Nuke” Razzoli, Effetto Casimir. Ordinaria disevoluzione di una coppia, Rizzoli lizard 2015

Cambiamo parzialmente di tono. Effetto Casimir ci trasporta nell'universo emotivo degli odierni venti-trentenni, tra idiosincrasie personali, esaurimenti nervosi e afflati artistici. La bravura di Nuke sta nell'evitare da un lato la trappola dell'eterna narrazione “relatable” piaciona e ipocrita popolarissima in questi ultimi anni, e dall'altro lato l'altrettanto popolare melensa malinconia autocompiaciuta, per offrirci invece una storia semplice ma brillante e godibile. Nuke aveva già sorpreso favorevolmente con l'autobiografico (e autoprodotto) Diari della Nuke, e si conferma tra le rivelazioni da seguire attentamente.

Menzione speciale. Tuono pettinato, Apocalypso, Comicout

Una raccolta di storie brevi di Tuono Pettinato, che spaziano dal demenziale alla raffinata critica sociale, passando per Gabibbi intenti a spaccare la faccia a loschi figuri, vescovi romani vittime di risse in bar Valdesi e dure verità sugli oscuri alleati di Rita Pavone. Uscito in origine come Apocalypso – gli anni dozzinali per il defunto editore Coniglio, finalmente riedito proprio in tempo per Lucca da Comicout. Indispensabile.

Ultima modifica il Lunedì, 29 Gennaio 2018 10:09
Niccolò Bassanello

Nato a Bozen/Bolzano, vivo fuori Provincia Autonoma da un decennio, ultimamente a Torino. Laureato in Storia all'Università di Pisa, attualmente studio Antropologia Culturale ed Etnologia all'Università degli Studi di Torino. Mi interesso di filosofia delle scienze sociali, antropologia culturale, diritti delle minoranze e studi sull'educazione. Intellettualmente sono particolarmente influenzato dai lavori di Polanyi, Geertz, Wittgenstein e Feyerabend, su cui mi sono formato, oltre che dal postoperaismo e dal radicalismo statunitense. Nel tempo libero coltivo la mia passione per l'animazione, i fumetti ed il vino.

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