Rua dos Remédios la si può percorrere in salita, se la prendi da Largo do Chafariz, oppure in discesa, dopo un primo tratto in pianura, se ti addentri da Rua Paraiso. A metà percorso circa, s'incontra una cappella costruita nella prima metà del XVI secolo in onore della “Madonna dei Rimedi” e da allora, questa strada prende il nome di Rua dos Remédios. Questa via, infatti, prima si chiamava in un altro modo e si narra che dopo la mezzanotte, fino alle 6 del mattino del giorno seguente, faccia parte del territorio dove s'incontravano gli zombie di tutta Lisbona.
Oggi gli zombie appaiono di giorno, indicativamente tra le 9 di mattina e le 6 del pomeriggio, li riconosci perché non sono portoghesi, parlano generalmente inglese, francese, tedesco e sono tutti muniti di trolley luccicanti e rumorosi. Fino a pochi tempo fa, gli zombie odierni li notavi a bordo dei tuk tuk (pittoreschi taxi a tre ruote utilizzati prevalentemente nel Sudest Asiatico e ora di moda a Lisbona). Agli zombie contemporanei piaceva scoprire Rua dos Remédios, seduti comodamente, senza sporcare le suole delle loro scarpe in questa “rua”. Una volte pare che Arturo abbia visto passare cinquantacinque tuk tuk in un'ora, quasi uno al minuto.
Poi le cose sono cambiate, dopo che l'amministrazione comunale di Lisbona ha deliberato che alcune vie di Alfama dovessero essere esclusivamente pedonali. Arturo continua a vedere gli zombie, molte volte la notte, quando apre il suo locale e viene assalito da questi morti viventi, disposti a pagare una birra o un cocktail più del dovuto. È in quel momento che in Rua dos Remédios s'incontrano e si conoscono i nuovi e i vecchi zombie, tornati a popolare di notte questa strada, nel tentativo di difendere il territorio dai nuovi colonizzatori.
E, dopo tanti secoli, i residenti storici portoghesi di Alfama sono contenti del ritorno dei loro vecchi nemici, ora alleati nella lotta per la sopravvivenza di un quartiere storico.
Sabato 2 dicembre il prossimo racconto di Notturno Alfama, sempre su Il Becco
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