Martedì, 01 Gennaio 2019 00:00

Finito il 2018, annus horribilis per Facebook

Il 2018 è stato davvero un “annus horribilis” per Facebook e per il suo fondatore Mark Zuckemberg: scandali, accuse di spionaggio, crolli in borsa e addii di dirigenti vari.

Pubblicato in A Dieci Mani

Comunicazione in rete, riflessioni a piede libero – parte II

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Quello che, secondo chi scrive, sembra accadere tendenzialmente sul web non è un dibattito virtuoso in cui vengono esposti, spiegati, confrontati in maniera civile, due o più punti di vista contrapposti, ma è una gara a chi urla più forte contro il capro espiatorio di turno.

Pubblicato in Umanistica e sociale

 

Nell’ambito della manifestazione “Firenze Libro aperto 2018”, festival dell’editoria che si è svolto da venerdì 28 settembre a domenica 30 settembre presso gli spazi della Fortezza da Basso e che ha visto la presenza di illustri ospiti come Stefano Benni, Nanni Moretti, Marco Vichi, Fabrizio Gifuni, Daniele Vicari, Roberto Vecchioni e molti altri ancora, ho avuto l’occasione di assistere alla presentazione di due volumi, “Social linguistica” della sociolinguista e ricercatrice presso l’Accademia della Crusca Vera Gheno e “Disputa Felice”, del filosofo Bruno Mastroianni, entrambi editi dalla Franco Cesati Editori. Questo pezzo prende spunto, ma senza riportare nel dettaglio da questa presentazione per allargarsi a una più ampia e probabilmente troppo vaga e generica, riflessione sul nostro modo di comunicare, in particolare sulla rete.

Pubblicato in Cultura

Comunicare la tragedia, tra pornografia del dolore e impegno politico

Nell’ultimo periodo è raro trovare un giorno in cui i giornali e i telegiornali non ci parlino di migranti, in particolare della rotta mediterranea.
Il dibattito sui salvataggi dei migranti in mare da parte delle navi di alcune organizzazioni umanitarie ha ormai polarizzato l’opinione pubblica, ed da mesi occupa le copertine dei giornali e dei telegiornali.

Pubblicato in Società

Guida “pratica” per politici all'uso di Facebook e non solo

È notizia di questi giorni la bagarre scatenatasi in consiglio regionale a causa di un post "irrispettoso" dei consiglieri della Lega Nord ai danni del presidente Enrico Rossi. La seduta è stata interrotta e, soprattutto, c'è stata una violenta lite tra l'autore del post incriminato e il Governatore.

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Lunedì, 11 Dicembre 2017 00:00

La politica nell'era 2.0

La politica nell'era 2.0

Fare politica è un'attività vecchia come il mondo. Se si guarda il significato del termine si può leggere "scienza e tecnica, come teoria e prassi, che ha per oggetto la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica" (dizionario Google). Quindi si è iniziato a fare politica, ovviamente senza saperlo né dare questo nome alla propria azione, già nel momento in cui gli uomini hanno iniziato a vivere scientemente insieme.

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Martedì, 04 Ottobre 2016 00:00

La comunicazione sociale

Oggi 30 settembre il Cesvot (Centro servizi volontariato toscana) di Firenze ha ospitato la presentazione del libro “La comunicazione sociale”, scritto a quattro mani da Andrea Volterrani e Gaia Peruzzi. Oltre all’autore, erano presenti Federico Gelli, presidente del Cesvot, Carlo Sorrentino, docente di Sociologia dei processi culturali presso l’Università degli Studi di Firenze, Salvatore di Mola, sceneggiatore (co-autore televisivo, tra gli altri lavori, anche dell’ultra noto Commissario Montalbano), coordinati da Viviana Bossi, esperta in comunicazione no profit.

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Venerdì, 29 Luglio 2016 00:00

Potere: condividere un significato

Dal numero cartaceo di aprile Comunicazione e(') potere

Il problema della comunicazione appartiene al novero delle questioni non affrontate o poste in modo errato nel dibattito diffuso della sinistra italiana, di cui fanno parte anche le comuniste e i comunisti. Non è evidente o immediato, ma la costruzione del consenso è un tema che non appartiene in modo caratterizzante alla contemporaneità: l’evoluzione dei mezzi di comunicazione non può sostituire la consapevolezza del passato.

Retorica, teatro, stampa, radio, cinema, televisione, internet: sono solo alcuni dei passaggi più noti del flusso di tecnologie ed invenzioni che hanno segnato la storia. Il linguaggio e l’espressione sono imprescindibile parte dell’essere umano: se un’idea non può essere comunicata, semplicemente non è.

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Sabato, 14 Maggio 2016 00:00

La sinistra mette tristezza? - Parte III

Stimolata dalle domande di Palagi, Sara Nocentini, già assessora alla Cultura per la Regione Toscana, prende la parola. Le questioni sollevate dal Segretario PRC di Firenze riguardano il rapporto tra potere e governo, e tra governo e comunicazione, se questa ad esempio possa aver svuotato l’idea di governo inteso come progetto e se è possibile agire all’interno di questo stesso sistema per dar vita a dei “corto-circuiti” per provare a risolvere le contraddizioni interne ad esso, o se l’unica soluzione che resta sia quella di operare al di fuori, creando un “contro-potere”.

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Lunedì, 09 Maggio 2016 00:00

La sinistra mette tristezza? - Parte II

La discussione continua e prende la parola la giornalista e critica cinematografica Elisa Battistini, che tra le altre cose ha scritto, insieme ad Anna Maria Pasetti, “Il volto del potere”, una lettura contestualizzata del (citato precedentemente) film “Il ministro – l’esercizio dello Stato” di Pierre Schoeller. Battistini dice che la pellicola racconta la quotidianità (concentrata in pochi giorni) di un Ministro dei Trasporti francese, Bertrand Saint-Jean. Quest’ultimo viene svegliato in piena notte dal suo Capo di Gabinetto perché c’è stato un terribile incidente: un pullman pieno di giovani studenti è precipitato in un burrone da una strada, completamente innevata, delle Ardenne. Il ministro ovviamente si deve recare sul posto e fare la prima dichiarazione di fronte alle reti televisive. Già quindi dall’esordio si percepisce come l’esercizio dello Stato richieda una prontezza immediata, esiga un’efficienza quasi meccanica, delle risposte rapide, ben calibrate, strategiche. Ogni cosa, ogni gesto, ogni parole, ogni decisione, ogni espressione devono funzionare a pennello, la macchina del potere non deve incepparsi. Tutto il succedersi del film è una messa in scena perfettamente realistica e pienamente convincente delle funzioni, dei meccanismi, degli strumenti, delle operazioni strategiche dello Stato e dell’esercizio di potere. Ma se da una parte il ministro è trascinato nelle dinamiche che lo portano a un’ascesa di carriera, dall’altra il conflitto con se stesso appare in maniera sempre più tesa e forte: il conflitto tra l’aspirazione a salire più in alto e il senso, quasi nostalgico o comunque amaro, di una normalità non più possibile, tagliata fuori per sempre.

Pubblicato in Sinistre
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