È uscito lo scorso gennaio nelle sale, ma pochi lo hanno visto: è il caso de “I segreti di Osage County” di John Wells (“The company men”).
Basato sulla piece teatrale del premio Pulitzer Tracy Letts (che aveva analizzato tali temi in “Killer Joe”), in questo film si narra la storia della famiglia Weston originaria della contea di Osage, Oklahoma.
Il capofamiglia è Beverly (Sam Shepard) che però un giorno scompare. Puff.
Una delle figlie, Ivy (Julianne Nicholson), indice una riunione familiare per analizzare il caso anche perché c’è la madre Violet (la sempre grande Meryl Streep) che ha un tumore alla bocca.
Ed ecco che accorrono tutti alla casa natia: la sorella maggiore Barbara (Julia Roberts) con l’ex marito Bill (Ewan McGregor) e la figlia Jean (Abigail Bresil di “Little Miss Sunshine”), gli zii Charles Aiken (Chris Cooper) e Mattie (Margo Martindale) con il figlio “Little” Charles (Benedict Cumberbatch), la poco apprezzata Caren (Juliette Lewis) accompagnata dal fidanzato idiota Steve (Dermot Mulroney).
Venghino signori venghino, sembra essere il motto di famiglia.
Improvvisamente però si viene a sapere che Beverly è morto inspiegabilmente mentre si trovava in barca. Suicidio?
Non importa,in realtà alla numerosa famiglia gliene frega poco.
Ma il pubblico non lo sa. I segreti non sono ancora stati rivelati.
Per esempio Violet da vittima può trasformarsi in carnefice con un battito di ciglia, da donna tenera può divenire la più verbalmente violenta.
Ed ecco la famigerata scena del pranzo in onore del defunto capofamiglia che degenera in una confusa e coacerva “gara al macello” tra i vari componenti. Una sorta di tutti contro tutti che parte dalla capofamiglia Violet che,imbottita di farmaci,attacca moralmente uno per uno fino alla durissima reazione di Barbara. Inizia la baruffa tra la madre e la figlia maggiore (immagine speculare dell’una sull’altra) che si insultano,si mettono le mani sul collo: insomma se ne danno di santa ragione. In tutti i sensi.
E da qui parte l’effetto domino: i segreti e gli stati familiari vengono rivelati, le persone si dimostrano quello che effettivamente sono e non quello che dicono di essere,alcuni familiari ne “sputtanano” altri in cerca di vendetta (o di gloria personale ?).
Chi si salva? Chi emerge veramente? Difficile dirlo. A Firenze si direbbe “meglio palaia”.
Forse alla fine Julia Roberts ha proprio ragione quando dice che “grazie a Dio non prevediamo il futuro altrimenti non ci alzeremmo dal letto”.
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