Sabato, 09 Maggio 2015 00:00

Ho visto cose che voi umani...

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Ho visto cose che voi umani...

È tornato nelle sale italiane (solo per due giorni) del circuito The Space, il cult di fantascienza per eccellenza degli anni '80: "Blade Runner" di Ridley Scott.
In attesa del secondo episodio (prodotto dallo stesso Scott, che sarà diretto da Dennis Villeneuve con Harrison Ford e Ryan Gosling nel cast) che ha ufficializzato le riprese nell'estate 2016, è stata una straordinaria esperienza visiva. Vedere un film come "Blade Runner" al cinema è una cosa indescrivibile: un godimento per occhi e orecchie. Vederselo a casa,seppur in compagnia,è una cosa tremendamente limitata.
Roba da cinefili.

Finalmente è stata proiettata la versione "Final Cut" del 2007 con audio "ripulito" e rimasterizzato. Credo lo sappiate in diversi che tale versione è considerata quella definitiva della pellicola e l'unica in cui a Scott è stata concessa totale libertà artistica. Presenta delle modifiche estetiche minori, tra cui piani di transizione, sfondi migliorati e voci ri-sincronizzate. Nel primo montaggio (datato 1982) c'erano la voce fuori campo di Harrison Ford e quel melenso finale con frattaglie di immagini scartate da Stanley Kubrick durante la lavorazione di "Shining" (1980). Una versione romantica, a dir poco "diabetica" (in puro stile Hollywood) di cui non sentivamo la necessità. La prima modifica sostanziale al film risale alla versione "Director's Cut" del 1992: venne rimossa la voce narrante fuori campo così come il (penoso) lieto fine, inoltre venne inserita la scena in cui Deckard sogna un unicorno. Scena che, nelle intenzioni di Scott, mostrerebbe la vera natura del protagonista.

Ovviamente non posso dirvi di più altrimenti rivelo il finale. Ispirato al romanzo "Il cacciatore di androidi" di Philip K. Dick, la storia,scritta da David Webb Peoples ha ispirato tutti i film di fantascienza usciti dagli anni Ottanta in poi (su tutti "Brazil" di Terry Gilliam del 1985). Lo stesso scrittore, che morì proprio nel 1982, ebbe modo di vedere 20 minuti del film e ne rimase estasiato. Scott e Peoples avevano capito il senso del libro e del suo "universo" senza averlo letto. Miracolo!
Ma di cosa parla il film? Veniamo dunque alla trama.

Siamo a Los Angeles,nel 2019 in una società distopica molto "orientale". Il pianeta Terra, a causa dell'inquinamento e del sovraffollamento, è diventato invivibile. La vita animale e vegetale è pressoché scomparsa, per cui è proibito uccidere veri animali. La città di Los Angeles è avvolta dalla nebbia prodotta dall'inquinamento e produce una pioggia continua. Le strade sono piene di veicoli e di persone di ogni etnia, anche se è nettamente predominante la componente asiatica. I moderni grattacieli e le industrie sorgono accanto ai palazzi più antichi e fatiscenti. In questo contesto, la Tyrell Corporation produce esseri del tutto simili agli umani che vengono utilizzati come forza lavoro nelle colonie extraterrestri. Vengono chiamati replicanti. "Il commercio è il nostro fine qui alla Tyrell. Più umano dell'umano è il nostro slogan." Chi di loro fugge o torna illegalmente sulla Terra infiltrandosi tra gli umani,avrà a che fare con l'unità "Blade Runner",ovvero agenti speciali ed ex poliziotti. Uno di questi,ormai da tempo fuori servizio,ma con una grande carriera alle spalle,è Rick Deckard (Harrison Ford). Un grande "cacciatore di androidi".

Viene richiamato dal capitano Harry Bryant. La missione è quella di ritrovare un gruppo di replicanti,modello Nexus 6, che si sono rifugiati a Los Angeles come "clandestini". Se solo avessero avuto il numero di Matteo Salvini, avrebbero chiamato lui e non Deckard. Facevano paura perché erano dotati di capacità intellettuali e forza fisica estremamente superiori agli uomini, ma con una longevità limitata a pochi anni. Alcuni vengono subito "ritrovati" da Deckard,ma il problema avviene poco dopo quando conosce Rachel (Sean Young),la segretaria del fondatore della Tyrell: scopre infatti che lei non è umana,ma è una replicante. Il guaio è che lei prova emozioni e i due ben presto si innamorano perdutamente l'uno dell'altra. A quel punto gli manca solo da catturare 3 replicanti: il capo Roy (Rutger Hauer) e Pris (Daryl Hannah). Poi si sarebbe Rachel nella lista. Ma nel frattempo Deckard è stato salvato dalla sua amata nel duro scontro con il replicante Leon.
Questo comporta delle forti complicazioni. Intanto Roy vorrebbe allungare la sua limitata vita. Si reca dal capo della Tyrell e lo uccide non appena scopre che ciò che vuole è impossibile. Grazie a Pris,si intrufola in casa del suo creatore genetico: J.F. Sebastian che è in fin di vita a causa di una malattia genetica.  Proprio qui avviene il duro scontro finale tra Deckard e Roy.  Quello sotto la pioggia in cui quest'ultimo,dopo aver salvato l'avversario,recita il famoso monologo: «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.» Il testo originale fu scritto dallo sceneggiatore David Webb Peoples, ma venne lievemente modificato da Rutger Hauer, che improvvisò la frase “like tears in the rain” (come lacrime nella pioggia). La frase, entrata fin da subito nella storia del cinema, è nota in tutto il mondo per ottenere una netta distinzione del piano fisico da quello cognitivo. Quando Hauer recitò la scena, la troupe cinematografica applaudì e alcuni persino piansero, per la potenza di tale monologo,allietato dalla splendida colonna sonora del greco Vangelis. Potere e influenza che solo il cinema e la musica possono avere nell'immaginario collettivo.
A pensare agli ultimi lavori di Ridley Scott, ci si commuove di fronte a quello che è sicuramente l'opera più ambiziosa e più riuscita del regista inglese. E se credete che sia una bella esperienza vivere nel terrore, allora vi piacerà essere schiavi di un mondo come quello moderno dove i cittadini sono meri consumatori. Aprite gli occhi,allargate i Vostri orizzonti,spalancate le Vostre porte. Un giorno anche voi potreste dire "ho visto cose..." O preferite immaginarle?

Blade Runner - The final cut
Regia: Ridley SCOTT
Cast: Rutger HAUER, Harrison FORD, Sean YOUNG, Daryl HANNAH
Sceneggiatura: David PEOPLES
Durata: 1h e 57 minuti
Distribuzione: Warner Bros

VOTO *****

PER LA REDAZIONE
FINALE VERSIONE 1982
https://www.youtube.com/watch?v=Cdsx22_I3i8

Monologo di Rutger Hauer

Ultima modifica il Sabato, 09 Maggio 2015 00:05
Tommaso Alvisi

Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant'altro.

Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.

Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.

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