Nato a Firenze nel maggio 1986, ma residente da sempre nel cuore delle colline del Chianti, a San Casciano. Proprietario di una cartoleria-edicola del mio paese dove vendo di tutto: da cd e dvd, giornali, articoli da regalo e quant'altro.
Da sempre attivo nel sociale e nel volontariato, sono un infaticabile stantuffo con tante passioni: dallo sport (basket, calcio e motori su tutti) alla politica, passando inderogabilmente per il rock e per il cinema. Non a caso, da 9 anni curo il Gruppo Cineforum Arci San Casciano, in un amalgamato gruppo di cinefili doc.
Da qualche anno curo la sezione cinematografica per Il Becco.
Prosegue il progetto culturale del Gruppo Cineforum dell'Arci di San Casciano. Tutto questo grazie al prezioso supporto di Chianti Banca, del Circolo Arci e della Pro Loco di San Casciano con il patrocinio del Comune stesso.
Dopo una decima edizione di gran qualità, la squadra è rimasta salda e ancora una volta ha aumentato la sfida.
Cosa succederebbe se i "poliziotteschi" italiani (venerati anche da Quentin Tarantino) si unissero alla commedia anni '80 con sprazzi di fantascienza alla "Ritorno al futuro"? È l'idea che ha avuto Massimiliano Bruno, regista e sceneggiatore di film di discreto successo come Nessuno mi può giudicare, Beata ignoranza e Viva l'Italia. Così ha convinto gli amici Giallini, Gassmann, Leo e Tognazzi di tornare nell'Italia del 1982. "Un periodo dove ci siamo divertiti tutti, forse troppo.
Gennaio sarà un mese ricchissimo di pellicole interessanti. Questa settimana ho recuperato il film di Schnabel su Vincent Van Gogh (interpretato da Willem Dafoe, premiato come miglior attore a Venezia 75) e il nuovo di Zemeckis sulla vita di Mark Hogancamp. Entrambe le pellicole parlano di persone che hanno utilizzato l'arte come terapia. Buona lettura!
Un grande film d'attori con prove magistrali di Bale, Adams e Rockwell.
Il 2019 riparte con il botto con una storia che merita di essere raccontata e vista con attenzione. Molti di voi diranno che non gliene frega nulla della politica, che sono tutti ladri,ecc... Roba già sentita. Basta andare a prendere un caffè al bar. Bene, chi la pensa così si sbaglia. E di grosso. "Vice" è uno di quei film che parlano al cuore delle persone e ci spiega quanto siano pericolosi personaggi (semisconosciuti alla massa) come Dick Cheney.
Il 2018 ci dice che il nostro cinema è fortemente in crisi. Non potrebbe essere altrimenti, visto e considerato il momento storico che stiamo vivendo. A livello produttivo si cerca il guadagno facile, "quello che il pubblico chiede" e questi sono i risultati. Vi faccio un esempio: storicamente in Italia i film musicali spesso andavano male. Quest'anno incredibilmente sono ai vertici. L'effetto nostalgia di Freddy Mercury ha portato in alto "Bohemian Rhapsody" e l'ennesimo remake di "A star is born" ha consacrato Lady Gaga.
A 82 anni Robert Radford lascia la recitazione dopo aver scritte pagine memorabili.
"Credo davvero che sarà importante, nei prossimi anni, assicurarci di accettare i rischi insieme alle certezze, e che la libertà dell'espressione artistica venga nutrita e tenuta in vita; perché credo che tenendo in vita la diversità si terrà in vita anche la nostra professione".
Cosa andrete a vedere il prossimo anno? Dopo un 2018 pessimo per i titoli italiani (ve ne parlerò nel ricco speciale di fine anno), il 2019 sarà un anno che porterà alcune novità. Ai primi di dicembre a Sorrento sono stati presentati agli esercenti, alla stampa e al pubblico i listini con tutte le novità del 2019 (con un occhio particolare al primo semestre).
Le novità della seconda parte dell'anno verranno analizzate a Riccione a inizio luglio.
Cosa hanno in comune il Cile del 1973 e l'Italia di oggi?
Tutti Voi lettori avrete sentito parlare dell'11 settembre 2001. Torri Gemelle, terrorismo, Bin Laden, Bush, Al Qaeda. Pochi però hanno sentito parlare di un 11 settembre precedente: quello del 1973.
Dopo il remake de "Il Grinta", i fratelli Coen tornano ai saloon e alla polvere del selvaggio west. Per la prima volta Netflix produce un film dei geniali Ethan e Joel, premiati nuovamente per la miglior sceneggiatura all'ultimo Festival di Venezia, presieduto da Guillermo Del Toro.
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